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SPORT

Sicilia: Fausto Firreri realizza il record mondiale paralimpico d’apnea lineare sotto il ghiaccio

In meno di un minuto ha percorso 30 metri sotto il lago di Lod, realizzando il record mondiale paraolimpico d’apnea lineare estrema sotto i ghiacci.

E’ l’impresa dell’atleta siciliano diversamente abile Fausto Firreri, 53 anni, che a Chamois, in Valle D’Aosta, si è tuffato nelle gelide acque del lago. 
    L’atleta è arrivato al lago stamattina dopo essersi dedicato per circa un’ora alla preparazione mentale in una stanza della stazione della funivia riscaldata appositamente per questa iniziativa.

Poi, a bordo di una sedia job, ha raggiunto il foro di start. La visibilità scarsa non gli ha permesso di raggiungere i 40 metri che si era prefissato. 
    “Nonostante seguissi il filo sistemato sott’acqua – ha spiegato – il fatto di non vedere bene mi ha condizionato in tutta l’attività di respirazione e di concentrazione. Nonostante tutto sono soddisfatto del risultato raggiunto. Per me, da sempre abituato al mare, l’ambiente di un lago, e per giunta ghiacciato è stata una novità ma ho affrontato anche questa sfida”. 
    Fausto Firreri, originario di Campobello di Mazara (Trapani) è un istruttore di apnea adulti e bambini da oltre 15 anni, brevetto raggiunto con la didattica Apnea Academy fondata dal pluricampione Umberto Pelizzari. Istruttore di nuoto primo livello Fin, è stato un giocatore di pallamano fino al 1992 quando, a causa di un incidente strale con la sua moto, subì l’amputazione della gamba sinistra. Oggi è uno sportivo diversamente abile. 


    Quella del lago di Lod non è la sua prima ‘sfida’ sportiva impegnativa. Per due anni consecutivi è arrivato secondo alla Traversata dello Stretto di Messina. Oggi ad accompagnare sott’acqua Fausto Firreri è stata Mattia Malara, detentrice di più record del mondo di apnea lineare sotto i ghiacci tra i normodotati. 
   

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CRONACA

Insulti razzisti durante una partita del campionato di Eccellenza: squadra abbandona il campo

Cori razzisti, insulti, versi della scimmia.

Jairo Allegria, attaccante colombiano dello Jonica, ha messo in scena una plateale protesta durante la gara di campionato fra la sua squadra e il Città di Avola, che a cinque minuti dalla fine vinceva tre a zero.

S’è seduto in campo e non ha più giocato. “Mi insultavano e continuavano a fare buuu – ha spiegato il calciatore – non me la sono sentita di continuare, non capisco la ragione di questo odio e di queste provocazioni. Non mi era mai successo di ricevere un simile trattamento”.

I compagni e lo staff tecnico hanno prima provato a convincerlo a continuare, poi hanno deciso di abbandonare il terreno di gioco, in segno di vicinanza. La gara, giocata nel Messinese, a Santa Teresa Riva, era valida per la quinta giornata di andata del girone B del campionato di Eccellenza. La vicenda viene ricostruita stamane dal quotidiano Gazzetta del Sud. Il club in cui milita il calciatore sudamericano si è stretto attorno a lui, con una nota pubblicata sui vari canali social: “La società in tutte le sue componenti stigmatizza e condanna i cori razzisti, continuati e percepiti da tutto lo stadio, provenienti in maniera inequivocabile dal settore ospiti, nei confronti del nostro tesserato Jairo Allegria, al quale esprimiamo la nostra solidarietà”. La replica del Città di Avola è affidata a un comunicato ufficiale. “La partita, giocata intensamente e condotta 0-3 dai nostri ragazzi, all’ 85′ non è stata sospesa, bensì abbandonata dalla squadra locale, che riceveva ordini dai vertici societari dopo aver sentito ipotetici insulti razzisti. Semmai fosse successo, ci discostiamo nettamente da tale isolato gesto. Ma usare un tema delicato e complesso come il razzismo per mascherare responsabilità e sconfitta è un atteggiamento anti sportivo e altrettanto intollerabile”.

I carabinieri hanno identificato gli autori dei cori razzisti. In settimana il giudice sportivo della Lega nazionale dilettanti in Sicilia deciderà se omologare o meno il risultato, principalmente sulla base del referto del direttore di gara, Luigi Canicattì di Agrigento.

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SPORT

Cosedil Saturnia Acicastello: domani esordio casalingo al PalaCatania contro il Brescia

Catania, 11 ottobre 2024 – Il PalaCatania è pronto ad aprire le sue porte ai supporter biancoblu per la prima partita casalinga della Cosedil Saturnia Acicastello. Appuntamento domani, sabato 12 ottobre, con il match contro Gruppo Consoli Sferc Brescia che prenderà il via alle 18 in punto. 

Per Davide Saitta e compagni, dopo la vittoria da 3-1 messa a segno nella prima giornata del Campionato di Serie A2 Credem Banca 2024/25, quello di domani sarà un vero e proprio secondo esordio perché avrà luogo tra le mura amiche di un palasport che non vede l’ora di sentire risuonare il primo fischio d’inizio di stagione. Sull’altro lato del campo i giocatori siciliani troveranno una delle loro dirette concorrenti, un Brescia dalla grande voglia di rivalsa, che domenica scorsa ha sfiorato la vittoria contro Cuneo, perdendo solo al tie-break di un combattutissimo match. 

Sulla partita di domani così il tecnico Camillo Placì: “Brescia è una delle squadre costruite per vincere questo campionato così come Siena, Cuneo, Ravenna e come noi della Cosedil Saturnia. In questa fase è inutile immaginare la partita che potrebbe essere, va pensato invece a come gestirla al meglio per come si presenterà realmente”. I giocatori hanno iniziato la settimana analizzando il match contro Palmi per poi proseguire lavorando sui punti di forza e quelli sui quali c’è ancora strada da fare, intanto tutti concentrati sulla seconda giornata: “Mentalmente ci prepariamo ad una partita che pensiamo potrà essere fisicamente impegnativa, ma siamo in buona forma”. 

E sull’esordio al PalaCatania coach Placì dice: “Per me, che ho giocato qui solo con la nazionale ma non da coach di questa squadra, e per molti giocatori, ci sarà l’emozione della prima volta e speriamo che le gradinate e il tifo ci diano il loro supporto, domani e per tutto il proseguo di campionato. Faremo di tutto per scaldarli e renderli partecipi”. 

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POLITICA

Trofeo Coni, Schifani alla cerimonia di apertura: «Sport valore fondamentale per i giovani»

«Egregio signor Presidente della Repubblica, egregio signor Presidente del Senato, illustri autorità, cari atleti e atlete, è con grande orgoglio e profonda emozione che, a nome personale e della Regione, vi porgo il mio più caloroso benvenuto in Sicilia in occasione di questo importante evento. La presenza delle più alte cariche dello Stato e di tutti voi qui è la testimonianza di quanto lo sport rappresenti un valore fondamentale per il nostro Paese, soprattutto per i giovani». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani intervenendo alla cerimonia di apertura del Trofeo Coni 2024, in piazza Università a Catania, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del Senato Ignazio La Russa, del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, del sindaco di Catania Enrico Trantino, del presidente del Coni Giovanni Malagò, di altre autorità e di alcuni campioni olimpionici. «Lo sport – ha proseguito il governatore – è una palestra di vita, uno strumento prezioso per la crescita e lo sviluppo delle nuove generazioni. Attraverso la disciplina sportiva, i ragazzi e le ragazze imparano il rispetto delle regole, la forza di volontà, la solidarietà e lo spirito di squadra, valori essenziali non solo nelle competizioni, ma anche nella vita di tutti i giorni. Anche per questo motivo il mio governo ha voluto introdurre il cosiddetto voucher palestre, consentendo così a migliaia di giovani di avvicinarsi allo sport, distogliendoli, in molti casi, da potenziali distrazioni pericolose». «Oggi – ha aggiunto Schifani – celebriamo una vera e propria festa dello sport e dell’amicizia. Ecco perché non abbiamo esitato un attimo quando il presidente Malagò ci ha chiesto di ospitare qui nell’Isola e sostenere finanziariamente la nona edizione del Trofeo Coni. Una manifestazione che non è soltanto una sfida tra giovani atleti, ma un’occasione per incontrarsi, confrontarsi e crescere insieme. È un momento che unisce territori, culture e persone, all’insegna di una competizione sana e leale». «A tutti voi, giovani atleti – ha concluso il presidente della Regione – va il mio più sentito augurio: che possiate vivere questa esperienza con entusiasmo, divertimento e passione. Lo sport, in fondo, è prima di tutto una gioia condivisa, e spero che possiate portare con voi non solo medaglie e trofei, ma anche ricordi indimenticabili di questa nostra splendida terra e soprattutto nuove amicizie. Grazie ancora a tutti coloro che hanno reso possibile questa manifestazione, agli organizzatori e a tutte le autorità presenti. Che siano delle giornate all’insegna dello sport, del rispetto e dell’unità. Buona competizione a tutti! E che vincano i migliori!»

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