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CRONACA

Palermo: arrestato dai Carabinieri minorenne per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno arrestato un minorenne, palermitano, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e spendita di banconote false.

Nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio di droga, i militari hanno colto in flagranza di reato il giovane presunto pusher e, durante le operazioni di ricerca all’interno della abitazione, hanno rinvenuto 70 grammi di hashish nonché 380 euro, di cui 350 in banconote contraffatte.

Durante la perquisizione della casa della famiglia del 17enne sono stati inoltre recuperati altri 3700 euro in banconote false, per il cui rinvenimento sono stati denunciati in stato di libertà per spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, anche i genitori del ragazzo, una coppia palermitana di 36 e 35 anni. 

Le banconote verranno inviate al Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma per i necessari approfondimenti.

L’arresto del minore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni che ha disposto il collocamento in comunità del ragazzo.

Nel corso di un’altra attività, nel quartiere Ballarò, i Carabinieri del Radiomobile hanno denunciato in stato di libertà per spaccio di sostanze stupefacenti un 30enne, del luogo, già noto alle forze dell’ordine.

I militari, coadiuvati da un’unità del Nucleo Cinofili di Palermo e grazie al fiuto del pastore tedesco “Ron” hanno recuperato all’interno di un locale nella disponibilità dell’indagato, quasi 1 kg di marijuana destinata alla vendita al dettaglio.

La droga recuperata è stata sequestrata e verrà trasmessa al Laboratorio di Analisi per le Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per le verifiche del caso

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CRONACA

“Ti amo da morire”: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

CATANIA – “Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto  Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto.

E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto. L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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CRONACA

Caltanissetta, anziano trovato morto in casa: proseguono le indagini. Domani l’autopsia

Una ferita alla nuca di Ignazio Polizzi, l’uomo di 77 anni trovato morto ieri nella sua abitazione in via Lunetta a Caltanissetta, non convince gli investigatori che stanno tentando di fare luce su un decesso dai contorni poco chiari.

Così come non convincono le dichiarazioni del fratello, poco più giovane di lui che al momento dell’accaduto si trovava in casa e avrebbe fornito risposte contrastanti.

Un contesto umile quello in cui vivevano i due fratelli che condividevano l’appartamento con un’altra sorella, allettata e in stato di coma vegetativo, e una zia molto anziana. La vittima viene descritta dai vicini come una persona molto gentile che aiutava anche una famiglia di immigrati quando aveva problemi con le riserve idriche o in caso di altre necessità quotidiane. Il fratello invece, sempre secondo quanto raccontato dai vicini, si limitava solo a salutare. Intanto la Squadra Mobile di Caltanissetta sta continuando ad interrogare familiari e vicini di casa. Tutti si starebbero mostrando abbastanza collaborativi. La salma di Ignazio Polizzi si trova all’obitorio dell’ospedale Sant’Elia e nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia.

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CRONACA

Siracusa: ritrovato in una cella un pacco contenente droga e 22 cellulari. Il Sippe lancia l’allarme

Ben 22 telefoni cellulari, quasi un chilo di hashish e 2,5 grammi di cocaina, erano stati nascosti in un pacco postale destinato a un detenuto rinchiuso nel carcere di contrada Cavadonna a Siracusa.

Lo rende noto il Sippe, sindacato di polizia penitenziaria.

Gli agenti dopo la scoperta hanno effettuato una perquisizione nelle celle trovando altri 14 telefonini. “Chiediamo immediati interventi – dice il dirigente nazionale del Sippe, Nello Bongiovanni – perché la carenza del personale è diventata oramai cronica e pericolosa per la sicurezza degli istituti penitenziari. Il Sippe da tempo chiede provvedimenti seri ed una riforma totale della polizia penitenziaria”. 
   

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