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CRONACA

Aci Castello: pusher sfugge al controllo ma i Carabinieri lo rintracciano e lo denunciano

Prosegue incessante l’attività di prevenzione e repressione dei reati in genere tra cui quelli connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, portata avanti da parte dei militari dell’Arma di Catania, volte a contrastare una delle maggiori fonti di approvvigionamento della criminalità organizzata.

In tale contesto, i Carabinieri della Stazione di Aci Castello hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 25enne catanese, per “detenzione ai fini di e spaccio di stupefacenti”.

In particolare, i militari dell’Arma, impegnati in un servizio di pattuglia in tutto il territorio, durante un posto di controllo, organizzato In prossimità della via d’accesso al centro abitato, hanno scorto un Honda SH in avvicinamento, il cui giovane conducente, non appena si è accorto che l’equipaggio, ha inaspettatamente rallentato la corsa per fare inversione e fuggire.

Immediata la reazione dei Carabinieri che, saliti a bordo della loro auto, hanno dato il via all’inseguimento del ragazzo, il quale ha accelerato l’andatura per cercare di seminarli.

Per evitare di essere raggiunto, lo scooterista ha iniziato a svirgolare all’impazzata, imboccando prima la via N. Sauro e, al primo incrocio, contromano, la via Crispi, ed ancora contromano la via Manganelli e il lungomare C. Colombo.

Con la sua condotta di guida spericolata, il fuggitivo stava quindi chiaramente mettendo in serio pericolo non solo la propria incolumità, ma anche quella dei numerosi pedoni che affollavano, nei momenti concitati dell’inseguimento, i diversi locali della zona.

In quei concitati momenti il 25enne poi, arrivato nei pressi di un ristorante, capendo che stava per essere raggiunto dai militari dell’Arma, ha prima gettato a terra un marsupio di colore nero e poi, effettuando ancora sorpassi azzardati, ha proseguito la sua fuga in direzione di Catania, gettando sul bordo della carreggiata altri due involucri, per poi riuscire ad allontanarsi, poiché favorito dal traffico congestionato.

I militari, a bordo della vettura di servizio, a quel punto sono comunque riusciti a recuperare queste due dosi di droga – marijuana, mentre il marsupio è stato recuperato da personale della Polizia Locale che si trovava in sosta davanti al predetto locale.

Immediate e serrata le attività di indagine avviate dai militari dell’Arma che, tramite l’acquisizione delle immagini estrapolate dalle telecamere di video sorveglianza installate lungo il tragitto dell’inseguimento, hanno subito scoperto la targa completa dell’SH guidato dal malvivente.

I Carabinieri, quindi, grazie anche alla loro profonda conoscenza dell’humus criminale del territorio, sono così risaliti all’identità del 25enne, già gravato da precedenti specifici, presentandosi subito presso la sua abitazione nel quartiere “Picanello” di Catania, dove però non veniva rintracciato.

La pressione degli investigatori, però, ha portato il giovane ad uscire allo scoperto facendo in modo che si presentasse, poco dopo, a casa sua, dove vi era ancora un equipaggio della Stazione ad aspettarlo, ammettendo le proprie responsabilità.

Esaminato poi il contenuto del marsupio, i militari dell’Arma hanno trovato al suo interno 29 involucri di marijuana del peso complessivo di 238 grammi, 3 involucri di hashish del peso di 30 grammi, nonché, 8 involucri di cocaina del peso di 3,25 grammi.

L’interno quantitativo di droga trovato è stato chiaramente sequestrato dagli investigatori.

CRONACA

Catania, modificava pistole a salve per renderle funzionanti e letali: 45enne arrestato

Nove pistole, alcune delle quali a salve ma modificate per renderle funzionanti e letali, sono state sequestrate a Catania dai carabinieri nell’abitazione del quartiere di Librino di un 45enne.

L’uomo, che è stato arrestato per detenzione di armi clandestine, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione si sarebbe specializzato nell’alterare le pistole a salve che, trasformate in armi capaci di sparare proiettili, avrebbe poi rivenduto alla criminalità. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

Le armi erano nascoste nel cassetto di una parete attrezzata del salotto in cui sono stati trovati anche diversi arnesi come trapani con punte piccole, potenzialmente idonei a smontare parti d’armamento. Le armi sequestrate sono una una pistola semiautomatica Beretta 8000 F Cougar calibro 9×21 con la matricola cancellata completa di caricatore; una pistola a salve marca ATAK modello Zoraki 917T calibro 9 mm la cui canna era stata sostituita in modo da poter esplodere i proiettili calibro 9 corto con 13 proiettili nel caricatore; una pistola a salve marca Blow modello tr-914 calibro 9mm con la canna modificata.

Le modifiche apportate ad altre sei pistole a salve, tra cui 3 revolver calibro 9 mm e 3 semiautomatiche calibro 8 mm, avevano riguardato invece la foratura e il taglio della canna, la sostituzione di altri congegni come la culatta otturatore, il mirino e il grilletto, o semplicemente la rimozione del tappo rosso. I militari dell’Arma hanno anche trovato un grilletto per pistola revolver munito di innesto metallico che probabilmente sarebbe stato montato su uno dei revolver a salve recuperati.

Sono in corso le indagini per risalire ai clienti del 45enne. Le armi verranno inviate al Risdi Messina per gli accertamenti tecnici.

L’arresto si inserisce in una più ampia e continua azione di contrasto al traffico di armi posta in essere dall’Arma di Catania su tutta la provincia etnea volta a debellare le capacità militari dei clan che solo nel 2024 ha permesso di recuperare 32 pistole, sette fucili automatici, sei mitragliatrici, 15 fucili da caccia, e più di 1.500 munizioni, per un totale di 66 persone tra arrestate e denunciate.

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CRONACA

Catania, treno imbrattato alla stazione: siracusano 40enne denunciato dalla Polizia

La Polizia Ferroviaria di Catania ha denunciato in stato di libertà, un quarantenne, originario della provincia di Siracusa, per il reato di deturpamento di un treno regionale con un scritta con della vernice gialla.

In particolare il capotreno di un treno in servizio tra Catania e Siracusa, una volta giunto a destinazione, si è accorto che un vagone del convoglio era stato imbrattato con della vernice, pertanto ha sporto denuncia presso il locale Posto di Polizia Ferroviaria.

Lo scambio di notizie info-investigative tra i diversi presidi della Polizia Ferroviaria della regione ha fatto sì che gli investigatori di Catania risalissero al presunto autore del graffitaggio, ossia un uomo che, il giorno precedente, era stato indicato da alcuni operai come il soggetto che si era impossessato di una latta di vernice gialla e di un rullo impiegati per i lavori per il rifacimento della segnaletica orizzontale all’interno di quella stazione centrale.

Il quarantenne è lo stesso soggetto che la settimana prima era stato deferito all’autorità giudiziaria, sempre dalla Polfer di Catania, per aver imbrattato un pilastro della stazione centrale etnea con una scritta fatta con un pennarello; in quella circostanza gli agenti gli avevano sequestrato 65 matite colorate e 3 pastelli a cera.

La Polizia Ferroviaria attenziona particolarmente il fenomeno del graffitaggio atteso le consistenti ripercussioni economiche, a danno delle ferrovie, che dallo stesso derivano, legate al ripristino dei luoghi e delle cose nonché alla ricaduta sulla cittadinanza in termini di disservizi. Spesso, infatti, i convogli deturpati sono inutilizzabili e ciò può comportare ritardi o soppressioni di corse.

Solo a Catania dall’inizio dell’anno la Polizia Ferroviaria ha denunciato 7 writers, di diversa età e nazionalità, sorpresi ad imbrattare sia treni che infrastrutture ferroviarie.

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CRONACA

Caciotte e occhiali nascosti sotto la maglietta: 37enne autrice dei furti denunciata dalla Polizia

Siamo nella sala delle partenze dello scalo aeroportuale catanese quando una donna, di 37 anni, in attesa del suo volo per la Germania, ha deciso di prendere dei “souvenir”, rubando delle caciotte e un paio di occhiali dagli scaffali di alcuni negozi. Il suo piano, tanto maldestro quanto illegale, è stato interrotto dagli agenti della Polizia di Frontiera di Catania che l’hanno scoperta e denunciata per furto aggravato.

In particolare, dopo aver ricevuto una denuncia di furto da parte del dipendente di uno dei negozi dell’aeroporto “Vincenzo Bellini”, i poliziotti hanno iniziato una attività di indagine che ha portato all’individuazione dell’autrice dei furti.

La sua identificazione è stata possibile attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in aerostazione, che l’hanno registrata mentre si impossessava degli oggetti che non ha pagato prima di uscire dei negozi, così gli agenti sono riusciti a bloccare la donna prima che riuscisse partire alla volta di Memmingen (Germania). 

Negli uffici della Polizia, la 37enne, originaria di Agrigento, ha consegnato agli agenti quello che aveva rubato, prelevando parte della refurtiva anche da sotto la canotta.
Dopo aver acquisito le denunce da parte dei responsabili dei punti vendita interessati, la passeggera è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato mentre il maltolto è stato riconsegnato ai negozianti che hanno espresso gratitudine nei confronti dei poliziotti.

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