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ECONOMIA

“De..Luca”…”De..Bacle” anche a Taormina, la coalizione di sinistra si propone giá come alternativa per governare la città

Comunicato stampa del Circolo del Pd di Taormina
“All’esito del voto bisogna chiaramente prendere atto che l’amministrazione in carica è minoranza. Se ieri si fosse votato per le comunali, con la stessa affluenza del 2023 avremmo sancito che in un solo anno di fatto avrebbe perso oltre 1.700 voti. Ed il ridimensionamento si estende a Messina, alla provincia ed alla regione, dove il risultato è il 7,5%, ben lontano da ogni possibilità di condurre una coalizione alternativa al centrodestra al governo. Per non parlare della deludente percentuale nazionale, che invece di essere una rampa di lancio ha segnato solo l’1,2%, con una flessione netta soprattutto dove si voleva l’exploit.
La luna di miele con la città è finita. Il papa straniero i miracoli non li fa, ammesso e non concesso che non vengano ritenuti tali la moltiplicazione dei lidi balneari, delle società pubbliche (vedi fondazioni, patrimonio, socialcity etc.), degli affidamenti alla municipalizzata e la moltiplicazione delle assunzioni interinali. Sì perché bisognerebbe dimostrare che il piano di raccolta rifiuti di Asm non sarà più costoso di quello scritto ai tempi dall’assessore reintegrato o i bus circolari alla fine non “circolino” vuoti, aumentando di fatto solo spese ed assunzioni.
Il dato è che la coalizione allargata del centrosinistra (PD, M5S, AVS, Azione, SUE) a Taormina ha ottenuto il 30% dei consensi, quindi si candida a pieno titolo per esprimere la sua proposta di governo per la città. Una proposta che andrà di pari passo con la voglia di rinnovamento, nelle persone, nei temi e nei metodi, che è emersa dalle amministrative del 2023 e dalle europee di ieri.
Proposta aperta a tutti i migliori che vorranno spendersi, oltre il perimetro politico del csn. Anche nel massimo rispetto dell’attuale composizione della minoranza consiliare, che però è chiamata a prendere posizione e rispondere alla relazione annuale, non per difendere il passato, ma per amore di verità e per chiudere una volta per tutte con la novella del cavaliere straniero che viene in soccorso della bella Taormina, abusata dalla vecchia politica, ma non per salvarla, piuttosto per sottometterla, perché nella fretta di far entrare i nuovi padroni dalla porta principale pare essere diventati stranieri in casa propria.”

ECONOMIA

Agricoltura, Consorzio di bonifica 2 di Palermo: 10 milioni di euro per le infrastrutture irrigue

Finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture irrigue per quasi 10 milioni di euro in favore del Consorzio di bonifica 2 di Palermo della Regione Siciliana. Sono fondi erogati dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

«Prosegue – dice l’assessore Salvatore Barbagallo – l’impegno dell’assessorato dell’Agricoltura nella realizzazione di interventi di ammodernamento delle reti irrigue siciliane. La riduzione delle perdite idriche nelle reti esistenti, l’ampliamento delle aree irrigate, il conseguimento di un’elevata efficienza idrica dei sistemi irrigui collettivi costituiscono obiettivi primari degli interventi finanziati. La nostra azione sarà inoltre orientata nei prossimi mesi a realizzare un modello organizzativo economicamente sostenibile per incentivare il riuso delle acque reflue depurate». 

Il finanziamento riguarda il progetto esecutivo denominato “Utilizzazione integrale delle acque invasate nel serbatoio Garcia – Opere di distribuzione irrigua zone III e IV B – II Lotto funzionale”. L’opera fa parte dei tre progetti finanziati al Consorzio di bonifica 2 Palermo dal Masaf. Il secondo lotto funzionale della zona irrigua “Fondovalle Belice” (zona III) attrezzerà 350 ettari e sarà servita da una opportuna vasca di compenso e accumulo (per un volume totale 18mila metri cubi). Le province interessate dalle opere sono quelle di Palermo, Trapani e Agrigento. Quattro i comuni in cui verranno realizzate le infrastrutture irrigue: Contessa Entellina (Pa), Poggioreale e Salaparuta (Tp) e S. Margherita Belice (Ag).

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ECONOMIA

Reddito di libertà: dalla Regione 236 mila euro per aiutare le donne vittime di violenza

Sostenere le donne vittime di violenza e che si trovano in condizione di povertà ad affrontare un percorso di indipendenza economica, di autonomia e di emancipazione, grazie all’assegnazione, per un determinato periodo, di una fonte di reddito stabile. È l’obiettivo dell’avviso rivolto ai Comuni che l’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha pubblicato per finanziare il cosiddetto “reddito di libertà”.

«Anche quest’anno – dice l’assessore Nuccia Albano – abbiamo finanziato una misura che aiuterà le donne ad affrancarsi dai casi di violenza domestica, favorendone l’indipendenza economica. Il reddito di libertà, finalizzato all’acquisizione o alla riacquisizione della propria autonomia e indipendenza personale, sociale ed economica, è un aiuto concreto per quelle donne che vogliono riprendere in mano la propria vita, mettendo anche al sicuro i propri figli. Tra le spese ammissibili, il contributo al pagamento del canone di affitto per abitazione o attività lavorativa, le spese di attivazione delle utenze, le polizze assicurative e l’apertura e tenuta di un conto corrente dedicato bancario o postale».

Il budget a disposizione dell’avviso, a sportello, è di 236 mila euro, fino a esaurimento fondi. I finanziamenti andranno ai Comuni che, in sinergia con i centri antiviolenza o con le strutture di accoglienza a indirizzo segreto iscritte all’albo regionale, vogliono avviare un progetto personalizzato in favore delle donne vittime di abusi e maltrattamenti, anche con figli minori o disabili. Potrà essere richiesto un contributo annuo non superiore a 10 mila euro per ciascuna donna.

L’istanza, firmata dal legale rappresentante del Comune richiedente, dovrà essere trasmessa in formato pdf, esclusivamente tramite invio con posta certificata all’indirizzo dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it a partire dal prossimo primo ottobre e non oltre il 31 dello stesso mese.

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ECONOMIA

Cantieri di servizio a Palermo, Albano: “Compilare subito la Did per la domanda”

Possedere la regolare dichiarazione di immediata disponibilità (Did): è quanto occorrerà nell’immediato per poter partecipare alla selezione per i cantieri di servizio, a Palermo, mentre il patto di servizio potrà essere sottoscritto anche successivamente alla scadenza di presentazione delle domande. È quanto si legge nella nota inviata al Comune di Palermo a firma del dirigente del dipartimento Lavoro della Regione Siciliana, Ettore Foti.

«Abbiamo inviato questo chiarimento al Comune di Palermo – dichiara Nuccia Albano, assessore regionale al Lavoro – in considerazione della mole di lavoro che si registra nel Centro per l’impiego di Palermo e dell’imminente scadenza entro la quale i potenziali candidati devono espletare le procedure burocratiche necessarie e presentare la domanda di partecipazione in maniera completa e adeguata. In questa maniera garantiamo ai cittadini interessati l’opportunità di partecipare ad un progetto fondamentale per il sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione. I cantieri di servizio, infatti, forniscono un prezioso contributo in diversi programmi di lavoro inseriti in progetti sociali o di riqualificazione, apportando benefici per i Comuni e dando dignità e ristoro economico a tante famiglie in difficoltà».

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