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CRONACA

Catania, controlli dei Carabinieri nel quartiere Nesima: due denunce e sanzioni per oltre 7mila euro

Aumento della sicurezza, reale e percepita dai cittadini, contrasto all’illegalità diffusa, nell’ambito degli stupefacenti dell’abusivismo commerciale, sono stati gli obiettivi dell’attività straordinaria a largo raggio messa in atto nel popoloso quartiere di Nesima dai Carabinieri della locale Stazione con il supporto dei colleghi del 12° Reggimento “Sicilia” e la collaborazione del personale dell’E-Distribuzione.

Al riguardo, la prima fase dell’articolato servizio, è stata dedicata alle verifiche tecniche degli impianti elettrici di alcune strutture sportive della zona.

Per una delle società controllate, in effetti, i tecnici della società E-Distribuzione seguendo i cavi di derivazione della corrente elettrica e non trovando alcun contatore, nei locali della società, hanno accertato poi come il titolare avesse effettuato un allaccio abusivo alla rete diretta con il classico by pass.

L’uomo, un 34enne catanese, non aveva mai chiesto, all’azienda fornitrice, la sottoscrizione di un contratto per l’erogazione del servizio, beneficiando così della relativa fornitura senza “dover” pagare.

Per questo motivo è stato denunciato dai Carabinieri per “furto aggravato”.

Tali condotte, oltre ad essere illegali, rappresentano un pericolo per l’incolumità pubblica, perché la manomissione degli impianti, nel caso dell’energia elettrica, mediante l’introduzione di un cavo per realizzare l’allaccio abusivo, esclude tutti i dispositivi antinfortunistici, con grave rischio di corto circuiti responsabili, talvolta, di vere e propri incendi. L’azienda, a seguito di tale condotte illecita, ha subito una notevole perdita economica, ancora in corso di quantificazione.

Successivamente, in una seconda fase del servizio, durante un posto di controllo predisposto lungo il viale Lorenzo Bolano, un equipaggio ha fermato e controllato un 29enne mentre transitava alla guida di una Ford Fiesta. I Carabinieri, a seguito della perquisizione, hanno trovato una dose di marijuana (0,5 grammi) che nascondeva in una piccola feritoia del cruscotto vicino al volante. Il giovane, avendo con sé modiche quantità di sostanze stupefacenti, è stato segnalato dai militari, quale “assuntore” alla locale Prefettura.

I militari dell’Arma, a corollario delle attività già svolte, hanno rivolto la loro attenzione anche alla circolazione stradale, con lo scopo di contrastare tutte quelle condotte di guida irresponsabili che possono costituire un pericolo per l’incolumità di pedoni e autisti.

In tale contesto, per un centauro catanese è scattato un approfondito controllo, dopo che era stato sorpreso da un equipaggio della Stazione mentre, a bordo di un Honda SH 125, sfrecciava lungo la via Pacinotti.

Fermato, quindi, e controllato, i Carabinieri hanno subito accertato che il giovane, un minorenne catanese, non aveva la patente di guida poiché mai conseguita, pertanto, effettuando ulteriori approfondimenti, hanno anche scoperto che tale condotta era stata già ripetuta in un’altra occasione negli ultimi due anni e ciò ha fatto scattare per il minore la denuncia all’Autorità Giudiziaria competente per “guida senza patente” con il contestuale sequestro dello scooter.

Alla madre del minore, che è risultata essere la proprietaria del mezzo invece, i militari operanti hanno contestato, naturalmente, la violazione del Codice della Strada per “incauto affidamento” dell’SH al figlio minore, infrazione che prevede il pagamento di una multa di 397 €.

Nel complesso, sono stati controllati una decina di veicoli e identificati circa 20 persone, tra conducenti e passeggeri, 7 sono state le sanzioni elevate per un totale di 7.748 € con il sequestro amministrativo per 4 veicoli ed al ritiro di 3 carte di circolazione per gravi condotte al codice della strada come l’assenza di copertura assicurativa e la guida senza l’utilizzo del casco e cinture.

CRONACA

Catania: scoperti e sequestrati due pc collegati abusivamente a piattaforme di giochi online all’interno di una cartolibreria

La Polizia di Stato ha scoperto due computer collegati abusivamente a piattaforme di giochi on line, all’interno di una cartolibreria e internet point di via Plebiscito.

I controlli eseguiti dalla squadra amministrativa della Divisione PASI hanno consentito di accertare l’irregolarità dei due dispositivi, violando le normative sulla protezione del giocatore e sul Preu (prelievo erariale unico).

In particolare, all’interno del locale, l’attenzione degli agenti è stata attirata dai due apparecchi risultati non conformi in quanto consentivano l’attività di gioco senza il controllo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Pertanto, i poliziotti hanno provveduto a sequestrare i dispositivi, comminando una sanzione amministrativa per 20 mila euro. Inoltre, è stata riscontrata la vendita di alimenti e bevande, tramite un distributore automatico, pur in assenza della necessaria autorizzazione, con la contestazione di un’ulteriore sanzione di 3 mila euro.

Le attività della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania si inseriscono nell’ambito delle azioni di monitoraggio e controllo volte a garantire il rispetto delle vigenti normative e a tutelare i cittadini.

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CRONACA

Catania, operazione antidroga <El Loco>: 5 arresti per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti

Guardia di finanza

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre indagati, gli arresti domiciliari per uno e l’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia giudiziaria per un quinto.

Sono le decisione del gip Catania, dopo gli interrogatori a cui erano stati sottoposti in applicazione della riforma Nordio, cinque indagati dell’operazione antidroga ‘El Loco’, della guardia di finanza, per cui la Procura aveva chiesto dei provvedimenti cautelari.

I reati ipotizzati, a vario titolo, sono produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, aggravati per tre di essi, dalla transnazionalità della condotta delittuosa.

L’inchiesta è quella scaturita da indagini del nucleo di polizia economico finanziaria di Catania, gruppo operativo antidroga del Gico, che portò il 26 settembre all’esecuzione di un’ordinanza cautelare nei confronti di nove presunti appartenenti a due diverse associazioni criminali che gestivano un vasto traffico di droga.

Il nuovo provvedimento del gip prevede la custodia cautelare in carcere per Carmelo Orazio Isaia, Rosario Platania e Michele Ierna, i domiciliari per Giuseppe Vinciguerra e l’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per Giuseppe Leonardi. Secondo la ricostruzione della Procura, Giuseppe Vinciguerra, 25 anni, avrebbe partecipato come investitore alla spedizione dalla Spagna di un carico di 80 kg di stupefacente, ordinandone una parte per poterla poi vendere. Iasia, 36 anni, e Platania, 37 anni, avrebbero provveduto a trasportare da Catania a Siracusa circa mezzo chilo di cocaina per poi cederla a un acquirente, salvo provvedere successivamente alla sostituzione con pari quantità di droga per lamentele ricevute sulla qualità del narcotico. Ierna, 24 anni, e Leonardi, 48 anni, avrebbero effettuato un trasporto dalla Spagna di circa 6 kg di marijuana e 5 kg di hashish. Nel complesso, l’operazione ha riguardato 21 indagati, di cui 14 destinatari di provvedimenti cautelari personali (12 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria). È stato inoltre eseguito il sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità finanziarie e altre utilità nella disponibilità e di proprietà dei principali soggetti coinvolti fino alla concorrenza della somma di 485.000 euro, corrispondente al profitto derivante dal traffico di sostanze stupefacenti

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CRONACA

L’associazione Addiopizzo denuncia la ricezione di 5 bonifici effettuati dalla mafia catanese per ottenere sconti di pena

Sul conto corrente dell’associazione Addiopizzo Catania a partire dal 16 ottobre sono stati accreditati 5 bonifici per un importo complessivo di 3.500 aventi la generica causale di ‘donazione a favore dell’associazione’.

Riteniamo che le donazioni siano state effettuate, verosimilmente, da alcuni soggetti di vertice della criminalità organizzata catanese con il precipuo scopo di accedere agli sconti di pena previsti dalla vigente normativa, grazie anche alle modifiche introdotte dal dgls 150/2022, la cosiddetta riforma Cartabia”.

E’ quanto scrive l’associazione Addiopizzo in una nota.

“Tralasciando la circostanza che i ‘benefattori’ non hanno avvertito l’esigenza di chiedere se l’associazione fosse disponibile ad accettare le suddette donazioni, evidentemente facendo loro l’antico adagio pecunia non olet, ciò che ci preme sottolineare è che Addiopizzo Catania non è assolutamente disponibile per il futuro ad accettare simili donazioni diventando strumento di un sistema procedurale frutto di scelte politiche scellerate che non condivide”, si legge nella nota.

“Siamo infatti fermamente convinti che i mafiosi ed i responsabili di gravi reati non debbano godere di benefici e sconti di pena. I 3.500 euro ricevuti, la cui restituzione non avrebbe comunque impedito ai ‘benefattori’ di ottenere gli sconti di pena, verranno utilizzati in progetti a favore della collettività di cui verrà dato conto. Sarebbe opportuno – conclude Addiopizzo Catania – che il tema della lotta alla mafia facesse di nuovo la sua comparsa nell’agenda politica iniziando magari dalla modifica di quelle norme che, con una semplice donazione, permettono sconti di pena agli autori di gravi reati”.
   

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