CRONACA
Catania, quartiere San Cristoforo: denunciato giovane accusato di resistenza a Pubblico Ufficiale
È durata pochissimi minuti la fuga, a bordo di un’auto, di cinque giovani, tra i 20 e i 25, che non si sono fermati al posto di controllo della Polizia di Stato, predisposto nell’ambito degli ordinari servizi di pattugliamento notturno, nelle vie e piazze della città.
Nello specifico, gli agenti delle Volanti dell’UPGSP impegnati in un posto di controllo nel quartiere San Cristoforo hanno notato un’auto sospetta. I poliziotti hanno intimato al conducente di fermarsi, ma l’auto con i cinque ragazzi, anziché fermarsi all’alt, ha di colpo accelerato, per poi darsi alla fuga. Grazie all’ausilio di un’altra volante, la corsa dei cinque giovani è stata immediatamente bloccata in via Barcellona.
Tutti gli occupanti sono stati accompagnati presso gli uffici di Polizia per gli accertamenti del caso.
Una volta identificati, è emerso che uno dei giovani aveva già precedenti penali.
Il conducente dell’auto è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, sanzionato per le diverse violazioni al Codice della strada ed è stato segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti dal momento che, durante il controllo effettuato all’interno del veicolo, è stata trovata della marijuana di 1,3 grammi.
CRONACA
Adrano: arrestato 31enne colpevole di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano hanno eseguito l’ordine di carcerazione per un cittadino adranita di 31 anni riconosciuto colpevole di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti e del reato continuato e in concorso di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Condannato dalla Corte di Appello di Catania, alla pena di 7 anni e 4 mesi, l’uomo è stato già destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con successiva concessione degli arresti domiciliari in attesa di giudizio definitivo.
Nel frattempo, il 31enne ha presentato un ricorso in Cassazione che, però, l’ha ritenuto inammissibile.
Divenuta definitiva la sentenza, la Procura della Repubblica presso la Corte di Appello ha emesso l’ordine di carcerazione per il periodo residuo di 3 anni e 5 mesi, considerando il precedente periodo di custodia cautelare come pena già espiata.
Gli agenti del Commissariato di Adrano hanno rintracciato l’uomo presso la sua abitazione che, dopo gli adempimenti di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
CRONACA
Catania, minacce di morte e botte anche alla figlia minore che difendeva la madre: braccialetto elettronico per un 59enne
“Tanto ormai la mia vita è finita, se non sei mia non sarai di nessuno. Se non sei mia è meglio che muoia”.”Io sono malato e prima che me ne vado porterò qualcuno con me”: sono alcune delle minacce di morte fatte da un 59enne catanese alla sua ex convivente e madre delle loro figlie minorenni che è stato indagato per atti persecutori.
Nei suoi confronti il gip, su richiesta della Procura distrettuale di Catania, ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, con l’obbligo dell’uso del braccialetto elettronico, con la prescrizione di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri sia dai luoghi che dalla vittima. Il provvedimento è stato notificato da Carabinieri del comando provinciale etneo che hanno indagato sul caso, coordinati dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere.
Le indagini sono state avviate dopo la denuncia della donna che aveva deciso di interrompere la relazione sentimentale con l’indagato, durata oltre 18 anni, durante la quale è avvenuta la nascita delle figlie. La vittima avrebbe subito violenza anche in presenza delle figlie minorenni e in strada, con la donna insultata e strattonata per i capelli. L’uomo avrebbe anche inviato messaggi al telefono di un delle figlie, minacciando la madre, annunciando che l’avrebbe aspettata sotto casa e che le avrebbe “buttato la macchina addosso e avrebbe fatto cose da pazzi”. Una delle ragazze è stata picchiata dal padre perché era intervenuta in difesa della madre.
CRONACA
Collina tra Catania e San Gregorio: rogo in una villa: nonni e nipoti salvati dai Carabinieri
Una coppia di 80enne e il loro nipote di tre anni, che non si sono accorti perché dormivano che la loro villa era stata invasa dal fumo di un vasto incendio divampato nella collina tra Catania e San Gregorio, sono stati svegliati e messi in salvo da una pattuglia di Carabinieri.
Militari dell’Arma che stavano controllando se le case lambite dalle fiamme fossero state tutte evacuate hanno visto la villa abitata, ma chiusa e nessuno rispondeva.
I Carabinieri hanno scavalcato il muro di cinta e individuata la camera da letto, hanno cominciato a bussare con forza, svegliando i due 80enni.
Alla domanda se fossero soli hanno segnalato la presenza del loro nipotino di tre anni, che stava dormendo anche lui. I Carabinieri hanno recuperato i due nonni e il piccolo e li hanno portati fuori dalla villa e mettendoli in salvo.
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