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CRONACA

Santo Stefano di Camastra, lancia un ordigno artigianale contro l’auto dei Carabinieri per una “challenge”: arrestato

Lancia un ordigno rudimentale contro un’auto dei Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, nel Messinese, mentre due militari stavano salendo a bordo.

L’esplosione, per un caso fortuito, non li ha raggiunti direttamente, ma alcune gocce di acido cloridrico, contenute nell’artificio, sono finte sulla divisa di un investigatore e danneggiato l’autovettura di servizio.

A lanciare l’ordigno rudimentale sarebbe stato un 22enne che è stato arrestato in flagranza di reato per pubblica intimidazione con uso di armi, fabbricazione o detenzione di materie esplodenti, danneggiamento e per violazioni in materia di controllo delle Armi.

Sul movente del gesto, al momento non si esclude alcuna ipotesi investigativa, compresa quella della partecipazione del 22enne a una “challenge” sui social. Il giovane, infatti, avrebbe ripreso alcune delle fasi preparatorie sino al lancio dell’ordigno rudimentale e alla sua deflagrazione, con l’intento, è l’ipotesi dei Carabinieri, verosimile poi pubblicarla online.

Secondo la ricostruzione il 22enne, tornato a Santo Stefano di Camastra dopo un breve periodo trascorso volontariamente in una comunità terapeutica di Amelia (Terni), si è appostato vicino alla locale compagnia Carabinieri e, dopo aver confezionato l’ordigno artigianale, miscelando all’interno di una bottiglia di plastica acido cloridrico e della carta stagnola, con un innesco, poi lo ha lanciato contro auto di servizio dei Carabinieri, che ha provocato una potente deflagrazione che avveniva a brevissima distanza dai militari che stavano salendo a bordo della vettura, rimanendo illesi. Il giovane sarebbe fuggito chiedendo un passaggio a un automobilista in transito.

Durante una perquisizione domiciliare i Carabinieri hanno sequestrato materiale per il confezionamento di ordigni artigianali, anche più potenti di quello utilizzato, i vestiti indossati, il contenitore dell’acido cloridrico, svariate formule chimiche e un petardo realizzato con del nastro di carta. L’ispezione del telefono cellulare, consentiva inoltre di accertare che il ragazzo da tempo avesse cercato sul web le modalità di confezionamento di ordigni. Il materiale sequestrato è stato inviato al Ris dei Carabinieri di Messina. L’arrestato è stato condotto in carcere.

CRONACA

Adrano, nascondeva cocaina ed eroina negli slip: 42enne del luogo segnalato alla Prefettura

Un uomo di 42 anni di Adrano è stato segnalato dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano alla Prefettura di Catania quale assuntore di droga che nascondeva negli slip.

Nel corso degli ordinari controlli del territorio, i poliziotti hanno fermato un’autovettura con due uomini adraniti di 42 e 45 anni che hanno dimostrato un certo nervosismo, sin dalle prime fasi degli accertamenti. Il comportamento dei due ha destato i sospetti degli agenti che hanno proceduto a un controllo più approfondito. Proprio in quel momento dagli slip del 42enne sono cadute due bustine in plastica, l’una contenente cocaina, l’altra eroina, entrambe sottoposte a sequestro.

L’uomo ha ammesso di essere un consumatore di sostanze stupefacente e di farne uso personale. A quel punto i poliziotti hanno trasmesso la segnalazione alla Prefettura per i profili di competenza, in ordine a sanzioni accessorie e adempimenti onerosi anche in relazione al periodo di sospensione della patente di guida che, per il momento, è stata ritirata.

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CRONACA

Catania, rione Cibali: sequestrati 12 chili di droga nascosta all’interno di uno spazio tecnico condominiale

I Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Piazza Dante di Catania hanno sequestrato 15 buste di plastica contenenti 11,5 chilogrammi di marijuana e otto panetti di hashish, per complessivi 764 grammi.

La droga era nascosta nel foro di un muro di uno spazio tecnico condominiale di un palazzo del rione Cibali, non lontano dallo stadio Angelo Massimino.

Indagini sono in corso per risalire all’identità delle persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.

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CRONACA

Modica e Scicli: controlli straordinari dei territori eseguiti da Polizia e Carabinieri

Controlli serrati interforze a Scicli e Modica rafforzati nell’ultima settimana, a seguito di alcuni eventi delittuosi verificatisi di recente nei due comuni e approfonditamente esaminati nel corso delle riunioni del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Ragusa.

I servizi svolti hanno permesso di attuare una vasta ed articolata attività di controllo del territorio, con la partecipazione di numerose unità di personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Nello specifico, in supporto alla componente territoriale (Compagnia CC di Modica, Tenenza CC di Scicli e Commissariato di P.S. di Modica), è stato impegnato nei controlli anche personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento CC “Sicilia”, del Reparto Prevenzione Crimine di Catania della Polizia di Stato e della Polizia Stradale di Ragusa.
La proficua collaborazione tra Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato si evince dai risultati conseguiti: infatti sono stati controllati 450 persone, 200 autoveicoli e 70 ciclomotori, elevate 26 contestazioni amministrative per violazioni al Codice della Strada e ritirate due patenti di guida.
Inoltre, sono state deferite in stato di libertà quattro persone, di cui due per spaccio, una per atti osceni in luogo pubblico e una per porto ingiustificato di due coltelli da cucina. Effettuate 4 perquisizioni personali e 3 locali, che hanno consentito, tra l’altro, di sequestrare 32 grammi di hashish e 2 grammi di marjuana. Tre soggetti sono stati segnalati alla Prefettura di Ragusa, quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Dieci esercizi commerciali oggetto di controllo, all’esito dei quali sono state contestate irregolarità amministrative ai titolari di due locali, rispettivamente sprovvisti il primo di licenza per somministrazione di superalcolici, l’altro di titolo per l’emissione sonora.
Sono state verificate anche le posizioni di 30 stranieri, due dei quali successivamente espulsi con accompagnamento al Centro di permanenza e rimpatrio di Caltanissetta.
Con il dispositivo di controllo attuato si è voluto dare un forte segnale della presenza dello Stato sul territorio di Scicli e di Modica.

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