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POLITICA

Temperature elevate: il Ministero della Salute lancia la campagna “Proteggiamoci dal caldo”

Evitare di uscire nelle ore più calde, mangiare cibi freschi e privilegiare frutta e verdura e bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, sono tre delle dieci regole presenti nello spot che il ministero della Salute ha presentato per annunciare in conferenza stampa l’avvio della campagna “Proteggiamoci dal caldo”.

Lo spot, contiene indicazioni rivolte a tutti, a partire dalle categorie più a rischio, cioè anziani, malati cronici, donne in gravidanza e bambini.

Grazie alla collaborazione con Inail inoltre, sono previste anche informazioni specifiche sui rischi legati al caldo estremo nei luoghi di lavoro. Altro elemento di novità è il numero di pubblica utilità 1500 , un servizio che fornisce indicazioni utili su come proteggersi dal caldo e sui servizi socio-sanitari presenti sul territorio nazionale.

“Oggi lanciamo la campagna 2024 ‘Proteggiamoci dal caldo’ e presentiamo una serie di misure che mettiamo in campo per consentire alla popolazione di trascorrere l’estate in sicurezza. Con l’arrivo dell’estate e le possibili ondate di calore, proteggersi è fondamentale. Per questo anche quest’anno abbiamo previsto una serie di attività che includono iniziative di comunicazione come quella odierna e il potenziamento dell’assistenza sanitaria”, ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci presentando la campagna. “Le ondate di calore – ha aggiunto – mettono a dura prova anche il sistema sanitario, con molte città che devono affrontare un aumento della domanda di cure immediate a causa delle elevate temperature, soprattutto per le fasce di popolazione più a rischio. Per questo, anche per l’estate 2024, abbiamo raccomandato alle Regioni di rafforzare l’assistenza attivando il ‘codice calore’, il percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto soccorso”.

Quanto al decalogo, Schillaci ha rilevato che “raccoglie alcune semplici precauzioni e abitudini comportamentali che possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore”. Osservarle “può proteggerci”, ha concluso ricordando che l’estate 2023 “per la prima volta ha visto una riduzione dell’eccesso di mortalità per gli over 65: un risultato significativo”.

POLITICA

Acireale: unità mobili di strada e sportelli per il progetto di pronto intervento sociale “Un passo con te”

E’ partito una settimana fa e ha già intercettato diverse situazioni di disagio il progetto di Pronto Intervento Sociale “Un passo con te”, finanziato dal Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

Il progetto è il risultato di una co-progettazione che ha favorito l’integrazione e la collaborazione tra più Enti del Terzo Settore, che hanno sottoscritto una convenzione con il Comune di Acireale – capofila del DSS 14 – per la gestione del servizio di Pronto Intervento Sociale in qualità di Partner.

Il servizio prevede l’attivazione di sportelli di ascolto, il primo è già operativo in via Manzoni 5 ad Acireale, e di un’unità mobile di strada e rappresenta nel Distretto un punto di riferimento per le persone in condizione di povertà e a rischio di esclusione sociale.

L’intervento in strada, direttamente sul luogo del bisogno rilevato, ricopre un’importante funzione “ponte” con i servizi territoriali ed è finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in condizione di marginalità sociale, attraverso una risposta tempestiva all’emergenza e una successiva presa in carico multidimensionale, con il coinvolgimento dei Servizi Sociali territoriali.

Il progetto “Un passo con te” è stato presentato stamattina in Sala Stampa al Palazzo di Città di Acireale dal vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Valentina Pulvirenti, con l’assistente sociale Silvia Pantellaro, la presidente della Cooperativa Sociale Mosaico Claudia Pasqualino, il presidente del Comitato CRI di Acireale Simone Tringali, il presidente del Consorzio il Nodo Fabrizio Sigona, enti partner del progetto insieme al Consorzio Sol.Co., e alla Madonna della Tenda.

“È un progetto importante e molto utile perché ci consente di intervenire con i tempi, gli strumenti e il supporto professionale corretto sia nell’emergenza, sia nella prevenzione. E’ finanziato con il Fondo di Contrasto alla Povertà ed è suddiviso in due macroaree: il servizio di strada e il centro ascolto, potremo quindi intervenire direttamente sul territorio e avere un approccio diretto e una conoscenza delle reali esigenze. Se nei Comuni del Distretto non c’è una vera emergenza per i senza dimora è perché le strutture di accoglienza sono piene e vanno quindi supportate, e perché in tanti non vogliono o non riescono a raggiungere i servizi e le strutture. Serviva un ponte in grado di fronteggiare l’emergenza,la persona intercettata deve sapere che c’è una rete di persone, di professionisti, che si può prendere in carico i suoi bisogni. Ringrazio gli uffici che fanno un grande lavoro, la dottoresse Gulino e Pantellaro per il coordinamento con gli altri Comuni. Ringrazio gli Enti del Terzo Settore che sono fondamentali per la programmazione di servizi mirati e utili per i reali bisogni del territorio. Solo grazie alla rete che si è creata e alla piena integrazione stiamo realizzando progetti importanti e contestualizzati. Ringrazio infine le forze dell’ordine, partecipi anche oggi, per il quotidiano impegno a garanzia della sicurezza di tutti”, ha sintetizzato Valentina Pulvirenti.

Alla presentazione del progetto sono intervenuti gli Enti del terzo settore del territorio, i rappresentanti dei Comuni e delle forze dell’ordine.

Il servizio di strada sarà garantito per almeno sei giorni settimanali, su tutto il territorio del DSS 14, al fine di offrire orientamento e assistenza alle persone senza dimora. Il servizio verrà svolto nelle giornate di: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8:30 alle ore 12:30; martedì, giovedì e domenica dalle ore 19:30 alle ore 23.30.

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POLITICA

Sicurezza sul lavoro in Sicilia: alla Regione istituito un tavolo di concertazione per arginare i rischi

Un tavolo permanente di concertazione per la salute e la sicurezza degli ambienti di lavoro è stato costituito all’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. Tra i compiti del nuovo organismo, istituito dal presidente della Regione Renato Schifani, l’osservazione, il monitoraggio e la predisposizione di proposte finalizzate a migliorare le condizioni per arginare i rischi di incidenti nei luoghi di lavoro.

«In questa fase, dove la Sicilia è interessata da numerosi cantieri, per opere del Pnrr, fondi strutturali e altri programmi di finanziamento – dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano – è emersa la rilevante necessità di istituire un tavolo di concertazione. Abbiamo ritenuto opportuno adottare uno strumento per mettere a fuoco soluzioni che possano garantire migliori condizioni di sicurezza nel campo dell’edilizia, dell’agricoltura, del manifatturiero, della portualità e della logistica, settori che, come riporta la cronaca, sono i più colpiti dagli infortuni sul lavoro. Il governo Schifani sta mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per invertire il trend di incidenti e morti durante le attività lavorative che è, purtroppo, in crescita. L’istituzione del tavolo ha, infatti, una funzione di indirizzo e sensibilizzazione, con gli obiettivi strategici di un’occupazione più sicura e fondata sulla salute di lavoratrici e lavoratori ovvero cultura, informazione e formazione sull’ambiente di lavoro, qualità della prestazione, dell’impresa e dello sviluppo, assistenza e controllo».

Il tavolo, proposto dalle organizzazioni sindacali, è composto dall’assessore alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, che lo presiede, dagli assessori alla Salute, all’Agricoltura, alle Infrastrutture, alle Attività produttive, all’Istruzione e al Turismo, dal dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro, dal direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Catania, dal direttore regionale Inail, dai segretari generali regionali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dai presidenti di Confindustria Sicilia, Ance Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confcommercio Sicilia, Cna Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confapi Sicilia, Coldiretti Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Cia Sicilia, Legacoop Sicilia, Confcooperative Sicilia, Agci Sicilia. Il tavolo può essere integrato da esperti per specifiche tema

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POLITICA

Università in Sicilia, Turano: «Governo Schifani al lavoro per garantire soluzioni abitative»

«Stiamo lavorando per migliorare le condizioni di vita degli studenti universitari siciliani, ma anche di quelli che giungono nella nostra Isola da diverse parti del mondo e in particolare dai Paesi mediterranei. La strategia del governo Schifani mira a promuovere iniziative e politiche volte a facilitare l’accesso a soluzioni abitative adeguate e sostenibili attraverso misure nazionali come la legge 481/2024 o l’avviso regionale che stanzia 22 milioni, oltre la metà dei quali destinati a interventi di residenzialità universitaria. Si tratta di una dotazione che potrà crescere perché le risorse finanziarie potranno essere integrate con eventuali dotazioni aggiuntive». 

Lo ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano, intervenendo oggi pomeriggio al workshop “Diritto allo Studio: analisi e implicazioni del D.M. 481/2024”, nell’ambito della due giorni promossa dall’Andisu, l’associazione nazionale degli enti per il diritto allo studio universitario, che proseguirà anche domani a Palazzo dei Normanni, a Palermo. 

L’azione portata avanti dall’esecutivo regionale, attraverso l’Ufficio speciale per l’Edilizia scolastica e universitaria dell’assessorato all’Istruzione, con l’avviso approvato con decreto dirigenziale n. 144 del 17 maggio 2024 nell’ambito del Pr Fesr Sicilia 2021-2027 – Priorità 5 “Una Sicilia più inclusiva”, prevede la realizzazione di nuove infrastrutture per la didattica e per la residenzialità e il potenziamento di quelle esistenti, al fine di agevolare gli studenti più bisognosi e meritevoli. Sono, inoltre, previsti interventi per l’innovazione tecnologica, incluso l’acquisto di strumenti e di attrezzature, e per la realizzazione ed il potenziamento di laboratori didattici. 

La dotazione finanziaria dell’Avviso è complessivamente di 22 milioni di euro, 8 dei quali destinati a interventi proposti dalle Università, 2 a quelli provenienti dalle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, mentre 12 milioni sono destinati a interventi di residenzialità universitaria.

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