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POLITICA

Sicurezza sul lavoro in Sicilia: alla Regione istituito un tavolo di concertazione per arginare i rischi

Un tavolo permanente di concertazione per la salute e la sicurezza degli ambienti di lavoro è stato costituito all’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. Tra i compiti del nuovo organismo, istituito dal presidente della Regione Renato Schifani, l’osservazione, il monitoraggio e la predisposizione di proposte finalizzate a migliorare le condizioni per arginare i rischi di incidenti nei luoghi di lavoro.

«In questa fase, dove la Sicilia è interessata da numerosi cantieri, per opere del Pnrr, fondi strutturali e altri programmi di finanziamento – dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano – è emersa la rilevante necessità di istituire un tavolo di concertazione. Abbiamo ritenuto opportuno adottare uno strumento per mettere a fuoco soluzioni che possano garantire migliori condizioni di sicurezza nel campo dell’edilizia, dell’agricoltura, del manifatturiero, della portualità e della logistica, settori che, come riporta la cronaca, sono i più colpiti dagli infortuni sul lavoro. Il governo Schifani sta mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per invertire il trend di incidenti e morti durante le attività lavorative che è, purtroppo, in crescita. L’istituzione del tavolo ha, infatti, una funzione di indirizzo e sensibilizzazione, con gli obiettivi strategici di un’occupazione più sicura e fondata sulla salute di lavoratrici e lavoratori ovvero cultura, informazione e formazione sull’ambiente di lavoro, qualità della prestazione, dell’impresa e dello sviluppo, assistenza e controllo».

Il tavolo, proposto dalle organizzazioni sindacali, è composto dall’assessore alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro, che lo presiede, dagli assessori alla Salute, all’Agricoltura, alle Infrastrutture, alle Attività produttive, all’Istruzione e al Turismo, dal dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro, dal direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Catania, dal direttore regionale Inail, dai segretari generali regionali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dai presidenti di Confindustria Sicilia, Ance Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confcommercio Sicilia, Cna Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confapi Sicilia, Coldiretti Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Cia Sicilia, Legacoop Sicilia, Confcooperative Sicilia, Agci Sicilia. Il tavolo può essere integrato da esperti per specifiche tema

AMBIENTE

Rifiuti in Sicilia: dalla Regione nessuna autorizzazione per una nuova discarica a Lentini

In merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Scalpello, nel comune di Lentini (Sr), proposto dalla società Gesac s.r.l., l’assessorato regionale del Territorio e Ambiente precisa che la pratica risale al 2020 e che non ha rilasciato alcun Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) né, tantomeno, ha approvato la realizzazione dell’impianto. Al momento, infatti è stata rilasciata soltanto la Via (Valutazione di incidenza ambientale), che – è bene precisare – non costituisce autorizzazione alla realizzazione e alla gestione della discarica, ma rappresenta uno dei passaggi dell’iter; si tratta di un parere endoprocedimentale per il quale la Cts (Commissione tecnica specialistica) ha espresso parere favorevole. Si sottolinea, inoltre, che il rilascio della Via è condizionato all’ottemperanza del quadro prescrittivo rispondente a 26 condizioni ambientali e non è vincolante rispetto all’autorizzazione finale, e che vi è ancora la necessità di acquisire una serie di pareri tecnici, così come stabilito dalla legge.

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ECONOMIA

Rifiuti in Sicilia: dalla Regione un piano decennale per le discariche pubbliche dismesse

Un piano operativo decennale per mettere in sicurezza e bonificare le discariche pubbliche dismesse dell’Isola e procedere al risanamento ambientale delle aree che risultano inquinate. Lo ha annunciato, d’intesa con il presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro nel corso di un incontro che si è svolto questa mattina con l’Anci Sicilia. In particolare, l’assessore ha preannunciato che nei prossimi giorni sarà pubblicato un avviso pubblico con cui i Comuni potranno accedere alle risorse per eseguire le indagini necessarie per accertare l’attuale grado di contaminazione dei siti.

«L’iniziativa – ha detto Di Mauro – rientra nella più ampia azione che il governo Schifani sta ponendo in campo col primario interesse di tutelare l’ambiente e la salubrità dei luoghi. Il primo passo di un più articolato percorso volto a permettere ai Comuni che riscontreranno la persistente presenza di elementi inquinanti di procedere alla bonifica dei siti». All’incontro, oltre all’assessore, erano presenti il dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti Arturo Vallone e il capo di gabinetto dell’assessorato Filiberto Fiorito, oltre al presidente regionale dell’Anci Sicilia Paolo Amenta, il vice presidente Leonardo Spera e il segretario generale Mario Alvano. Prossimamente, sarà organizzato un nuovo confronto tra le parti al fine di effettuare una periodica verifica del corso e dello stato degli interventi.

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AMBIENTE

Emergenza siccità in Sicilia, Schifani: Potabilizzare l’acqua del mare rappresenta una soluzione

“Ormai con la desertificazione e con le mutazioni climatiche dobbiamo cominciare a guardare, specialmente noi che siamo un’isola, al tema del riutilizzo delle acque del mare. Lo hanno fatto paesi come Dubai e gli Emirati arabi, vivono di questo perché lì non piove mai.

Penso che la Sicilia debba cominciare a guardare con coraggio, ma con convinzione, alla soluzione del problema attraverso l’utilizzo dell’acqua del mare, la desalinizzazione e grossi impianti di potabilizzazione. Questo è lo scenario al quale io guardo e penso sia uno scenario obbligatorio”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, intervenendo al recruting day di Webuild a Palermo per la selezione di 200 persone da inserire in un piano di formazione.

“Adesso ci stiamo muovendo per tamponare l’emergenza idrica però facendo in modo che queste misure facciano parte di un intervento strutturale, non buttare soldi a pioggia ma fare in modo che sia l’inizio di un percorso di ristrutturazione della rete idrica di Agrigento, di quella di Caltanissetta, di sistemazione di alcune realtà inserite in un progetto più ampio”, ha aggiunto.
   

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