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CRONACA

Catania, quartiere San Berillo: arrestato pusher e trovata droga nascosta in vecchi edifici

Una nuova attività di controllo integrato del territorio nel quartiere “San Berillo” è stata coordinata dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Centrale” per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga e per prevenire fenomeni di illegalità diffusa, a garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’ordine pubblico, così come disposto dal Questore di Catania.

Il pattugliamento fisso e dinamico, tra piazza Stesicoro, via VI Aprile, via Buda, via Maddem, via Tezzano, piazza della Borsa e via Archimede, ha visto impegnati, oltre ai poliziotti del “Centrale”, anche tre equipaggi del reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, un equipaggio delle unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura e una pattuglia della Polizia Locale.

Nel quartiere San Berillo, prima di eseguire i minuziosi controlli antidroga, i poliziotti hanno chiuso tutte le eventuali vie di fuga a possibili spacciatori. A destare i sospetti degli agenti, è stato un giovane, un catanese di 29 anni, seduto di spalle su uno scooter dal quale proveniva un odore di sostanza stupefacente. Le intuizioni dei poliziotti sono state confermate dall’infallibile fiuto del cane antidroga “Maui” che ha agevolato il ritrovamento di 22 involucri, in plastica, contenenti marijuana per un peso di 106 grammi, nascosti nel sottosella del motociclo.

Addosso al giovane, risultato senza precedenti, è stata trovata la somma di 210 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Quanto rinvenuto è stato sequestrato dai poliziotti.

Lo scooter è risultato privo di copertura assicurativa, per cui è stato sottoposto a sequestro amministrativo.

Il 29enne è stato è stato arrestato in flagranza per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza con rito direttissimo.

Sempre grazie all’unità cinofila, sono state effettuate ulteriori ispezioni nelle viuzze del quartiere dove tra gli anfratti murari di vecchie case sono stati trovati due involucri di hashish per un peso totale di 73 grammi, mentre sotto una porta saldata di un edificio abbandonato in via Buda è stato trovato un involucro contenente 25 grammi di marijuana

L’attività delle unità cinofile si è concentrata anche in zona Stazione/terminal Bus di via Archimede con controlli ai bagagli in stiva e all’interno dei bus in arrivo a Catania da ogni parte della Sicilia, come pure per prevenire eventuali borseggiatori, a tutela della sicurezza dei tanti turistici che, proprio in questo periodo, affollano la citta.

I poliziotti hanno effettuato nel quartiere San Cristoforo mirati controlli su 8 soggetti, per verificare il rispetto della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Complessivamente, sono state identificate 105 persone, di cui 21 con svariati precedenti, e controllati 41 veicoli, riscontrando diverse violazioni al Codice della strada.

Nello specifico, dai controlli effettuati sono state accertate alcune irregolarità quali la mancata copertura assicurativa per la responsabilità civile, comportando il sequestro del mezzo, la guida senza patente e senza carta di circolazione.

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CRONACA

Catania, modificava pistole a salve per renderle funzionanti e letali: 45enne arrestato

Nove pistole, alcune delle quali a salve ma modificate per renderle funzionanti e letali, sono state sequestrate a Catania dai carabinieri nell’abitazione del quartiere di Librino di un 45enne.

L’uomo, che è stato arrestato per detenzione di armi clandestine, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione si sarebbe specializzato nell’alterare le pistole a salve che, trasformate in armi capaci di sparare proiettili, avrebbe poi rivenduto alla criminalità. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

Le armi erano nascoste nel cassetto di una parete attrezzata del salotto in cui sono stati trovati anche diversi arnesi come trapani con punte piccole, potenzialmente idonei a smontare parti d’armamento. Le armi sequestrate sono una una pistola semiautomatica Beretta 8000 F Cougar calibro 9×21 con la matricola cancellata completa di caricatore; una pistola a salve marca ATAK modello Zoraki 917T calibro 9 mm la cui canna era stata sostituita in modo da poter esplodere i proiettili calibro 9 corto con 13 proiettili nel caricatore; una pistola a salve marca Blow modello tr-914 calibro 9mm con la canna modificata.

Le modifiche apportate ad altre sei pistole a salve, tra cui 3 revolver calibro 9 mm e 3 semiautomatiche calibro 8 mm, avevano riguardato invece la foratura e il taglio della canna, la sostituzione di altri congegni come la culatta otturatore, il mirino e il grilletto, o semplicemente la rimozione del tappo rosso. I militari dell’Arma hanno anche trovato un grilletto per pistola revolver munito di innesto metallico che probabilmente sarebbe stato montato su uno dei revolver a salve recuperati.

Sono in corso le indagini per risalire ai clienti del 45enne. Le armi verranno inviate al Risdi Messina per gli accertamenti tecnici.

L’arresto si inserisce in una più ampia e continua azione di contrasto al traffico di armi posta in essere dall’Arma di Catania su tutta la provincia etnea volta a debellare le capacità militari dei clan che solo nel 2024 ha permesso di recuperare 32 pistole, sette fucili automatici, sei mitragliatrici, 15 fucili da caccia, e più di 1.500 munizioni, per un totale di 66 persone tra arrestate e denunciate.

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CRONACA

Catania, treno imbrattato alla stazione: siracusano 40enne denunciato dalla Polizia

La Polizia Ferroviaria di Catania ha denunciato in stato di libertà, un quarantenne, originario della provincia di Siracusa, per il reato di deturpamento di un treno regionale con un scritta con della vernice gialla.

In particolare il capotreno di un treno in servizio tra Catania e Siracusa, una volta giunto a destinazione, si è accorto che un vagone del convoglio era stato imbrattato con della vernice, pertanto ha sporto denuncia presso il locale Posto di Polizia Ferroviaria.

Lo scambio di notizie info-investigative tra i diversi presidi della Polizia Ferroviaria della regione ha fatto sì che gli investigatori di Catania risalissero al presunto autore del graffitaggio, ossia un uomo che, il giorno precedente, era stato indicato da alcuni operai come il soggetto che si era impossessato di una latta di vernice gialla e di un rullo impiegati per i lavori per il rifacimento della segnaletica orizzontale all’interno di quella stazione centrale.

Il quarantenne è lo stesso soggetto che la settimana prima era stato deferito all’autorità giudiziaria, sempre dalla Polfer di Catania, per aver imbrattato un pilastro della stazione centrale etnea con una scritta fatta con un pennarello; in quella circostanza gli agenti gli avevano sequestrato 65 matite colorate e 3 pastelli a cera.

La Polizia Ferroviaria attenziona particolarmente il fenomeno del graffitaggio atteso le consistenti ripercussioni economiche, a danno delle ferrovie, che dallo stesso derivano, legate al ripristino dei luoghi e delle cose nonché alla ricaduta sulla cittadinanza in termini di disservizi. Spesso, infatti, i convogli deturpati sono inutilizzabili e ciò può comportare ritardi o soppressioni di corse.

Solo a Catania dall’inizio dell’anno la Polizia Ferroviaria ha denunciato 7 writers, di diversa età e nazionalità, sorpresi ad imbrattare sia treni che infrastrutture ferroviarie.

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CRONACA

Caciotte e occhiali nascosti sotto la maglietta: 37enne autrice dei furti denunciata dalla Polizia

Siamo nella sala delle partenze dello scalo aeroportuale catanese quando una donna, di 37 anni, in attesa del suo volo per la Germania, ha deciso di prendere dei “souvenir”, rubando delle caciotte e un paio di occhiali dagli scaffali di alcuni negozi. Il suo piano, tanto maldestro quanto illegale, è stato interrotto dagli agenti della Polizia di Frontiera di Catania che l’hanno scoperta e denunciata per furto aggravato.

In particolare, dopo aver ricevuto una denuncia di furto da parte del dipendente di uno dei negozi dell’aeroporto “Vincenzo Bellini”, i poliziotti hanno iniziato una attività di indagine che ha portato all’individuazione dell’autrice dei furti.

La sua identificazione è stata possibile attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in aerostazione, che l’hanno registrata mentre si impossessava degli oggetti che non ha pagato prima di uscire dei negozi, così gli agenti sono riusciti a bloccare la donna prima che riuscisse partire alla volta di Memmingen (Germania). 

Negli uffici della Polizia, la 37enne, originaria di Agrigento, ha consegnato agli agenti quello che aveva rubato, prelevando parte della refurtiva anche da sotto la canotta.
Dopo aver acquisito le denunce da parte dei responsabili dei punti vendita interessati, la passeggera è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato mentre il maltolto è stato riconsegnato ai negozianti che hanno espresso gratitudine nei confronti dei poliziotti.

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