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CRONACA

Scordia, atti persecutori ai danni della ex moglie: 43enne posto agli arresti domiciliari

I Carabinieri della Stazione di Scordia, nell’ambito delle indagini a carico di un 43enne di Scordia (CT) indagato per “atti persecutori”, hanno eseguito un provvedimento del GIP del Tribunale di Caltagirone, che ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’attività investigativa svolta, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con l’indagato, ha posto in luce il comportamento ossessivo dell’uomo ai danni della moglie 32enne, la quale, già in precedenza, lo aveva denunciato con conseguente successiva sentenza di condanna emessa a carico del coniuge, divenuta irrevocabile nello scorso mese di aprile.

Il 43enne infatti, ancora roso dal morbo della gelosia, avrebbe continuato a perseguitare la donna e solo per l’intervento di un’amica di quest’ultima che, venuta a conoscenza dell’ennesima aggressione subita dalla vittima, ha avvertito i Carabinieri.

L’immediato intervento dei militari, accorsi presso l’abitazione della donna, ha trovato la ferma decisione di quest’ultima di sporgere nuovamente un’ulteriore denuncia nei confronti del marito reo, a suo dire, di non voler accettare la sua decisione di porre fine al loro matrimonio.

Il 43enne, invece, avrebbe tentato di coartare la sua volontà pedinandola, controllandole il telefono e contestandole continuamente di intrattenere rapporti extraconiugali, addirittura con tossicodipendenti e che, per tal motivo, le avrebbe fatto “togliere i figli”, due ragazzi minori d’età <<… ti sei messa con un tossico, ti dovresti vergognare, ti tolgo i figli!!! …>>.

La gelosia dell’uomo, pertanto, avrebbe accresciuto esponenzialmente la sua aggressività nei confronti della donna con violenze fisiche di ogni genere, spesso acuita anche dal diniego della moglie ai suoi tentativi di approccio sessuale.

La denuncia della donna, unitamente al compendio delle attività di riscontro fornite dai Carabinieri di Scordia alla locale Procura della Repubblica, ha consentito all’Autorità Giudiziaria l’emissione della misura cautelare nei confronti del 43enne, con la contestuale applicazione del braccialetto elettronico.

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CRONACA

Ramacca, scappano alla vista dei Carabinieri: arrestati due pregiudicati su un’auto rubata

Nell’ambito dei servizi preventivi finalizzati al contrasto della criminalità, con l’obiettivo di innalzare il senso di sicurezza reale e percepita secondo le linee guida del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia hanno arrestato due pregiudicati di 44 anni, rispettivamente originari di Palagonia e Adrano (CT). Entrambi sono ritenuti responsabili del reato di ricettazione, mentre il soggetto di Adrano è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare, intorno alle 14:30, i Carabinieri, impegnati in un servizio perlustrativo nel territorio del comune di Ramacca, hanno notato un comportamento sospetto da parte del conducente di una Fiat Uno, che si dirigeva verso Caltagirone nei pressi di una rotatoria.

L’uomo infatti, in compagnia di un passeggero, alla vista della “gazzella” ha fatto due giri nella rotatoria, per poi invertire la propria direzione di marcia verso Paternò, accelerando al massimo il motore.

Ovvia, a questo punto, la reazione dei militari che hanno subito attivato le sirene e i lampeggianti, ponendosi all’inseguimento dell’auto sospetta con l’obiettivo di procedere al suo controllo. L’auto, naturalmente, è stata bloccata con i due fuggiaschi solo dopo alcune centinaia di metri.

Grazie alla sinergia con la Centrale Operativa di Palagonia, che ha proceduto immediatamente a svolgere accertamenti sia sui soggetti che sull’auto, i militari hanno appreso non solo che i due uomini avevano numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, ma anche che la Fiat Uno era stata rubata il giorno precedente a Santa Maria di Licodia (CT). In effetti, gli investigatori hanno accertato che il blocchetto di accensione del mezzo risultava forzato, presumibilmente mediante l’uso di un grimaldello.

I due 44enni sono perciò stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto, mentre il veicolo è stato restituito al proprietario che, felice per aver riavuto ciò che credeva perso per sempre, ha ringraziato i Carabinieri.

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CRONACA

Catania, quartiere Monte Po, sorpreso a passeggio: arrestato 38enne evaso dai domiciliari

L’azione di prevenzione e contrasto all’illegalità diffusa, ulteriormente potenziata su impulso del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, ha portato i Carabinieri della Stazione di Catania Nesima ad arrestare per “evasione” un 38enne catanese, pregiudicato per reati contro il patrimonio.

In particolare, nell’ambito di un servizio di pattugliamento del territorio, l’attenzione dei militari è stata attratta da un uomo che, a tarda sera, passeggiava in Piazza Mercato, nel popoloso quartiere di Monte Po. La profonda conoscenza del tessuto sociale e criminale della zona ha consentito ai Carabinieri di riconoscerlo per il 38enne già sottoposto agli arresti domiciliari in un’abitazione di quel quartiere. Il rapido scambio di informazioni con i colleghi della Centrale Operativa ha, poi, confermato che l’uomo non aveva alcuna autorizzazione ad allontanarsi da casa, tantomeno a quell’ora, perciò i Carabinieri hanno deciso di intervenire.

Consapevoli del rischio che l’evaso potesse accorgersi della loro presenza e tentare la fuga, i militari hanno mantenuto un’elevata cautela, continuando a monitorarlo a distanza per evitare di insospettirlo. Approfittando, però, di un momento di distrazione dell’uomo, gli investigatori sono subito passati all’azione: sono scesi dall’auto e lo hanno bloccato, neutralizzando ogni possibilità di fuga grazie a un’azione rapida e coordinata.

Lui ha cercato di giustificarsi raccontando di soffrire di insonnia e, quindi, di essere sceso in strada per fare quattro passi e, poi, tornare “tra le braccia di Morfeo”, ma le sue scuse non gli sono servite ad evitare l’arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’operato dei Carabinieri, è stato nuovamente sottoposto alla misura cautelare degli domiciliari.

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CRONACA

Catania, controlli nelle zone di Ognina e Picanello: 2 giovani segnalati per possesso di droga

Nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire ogni forma di illegalità diffusa e a innalzare il senso di sicurezza reale e percepita, secondo le direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, i Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante, supportati dai colleghi del 12° Reggimento “Sicilia”, hanno svolto nei giorni scorsi un servizio di controllo straordinario nei quartieri di Picanello e Ognina, incluso il lungomare. L’operazione ha interessato le aree di maggiore aggregazione e le vie di più alta affluenza della città.

In tale contesto, i militari hanno concentrato l’attenzione sul contrasto allo spaccio e all’uso di droga, soprattutto tra i giovani, effettuando diverse perquisizioni su persone e veicoli durante i posti di controllo. Durante le verifiche, sono stati individuati due giovani di 19 anni, entrambi nati a Catania e residenti rispettivamente a Sant’Agata Li Battiati e Gravina di Catania. I due, fermati in momenti diversi, hanno destato sospetti: uno è stato controllato sul lungomare alla guida di uno scooter, l’altro a bordo di una utilitaria nel centro dle quartiere di Picanello. Entrambi, durante i primi accertamenti, hanno mostrato un’evidente agitazione durante il controllo, lasciando intuire agli investigatorie che potessero nascondere qualcosa. Tale comportamento ha portato, infatti, i Carabinieri ad effettuare la perquisizione, che hanno permesso di rinvenire, in entrambi i casi, piccole quantità di marijuana. Considerata la modica quantità, la droga è stata sequestrata e i due giovani sono stati segnalati alla Prefettura di Catania, quali assuntori.

A corollario dell’attività antidroga, il dispositivo si è inoltre concentrato anche sul controllo della circolazione stradale per contrastare tutte quelle condotte di guida irresponsabili, che possono costituire un pericolo per la sicurezza pubblica. In tale ambito, complessivamente, sono stati controllati 34 persone e 25 veicoli, elevando 8 sanzioni per violazioni del Codice della Strada, tra cui 3 per guida senza casco, per un totale di oltre 4.000 euro in multe. Inoltre, 4 veicoli sono stati sottoposti a sequestro o fermo amministrativo.

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