CRONACA
Operazione congiunta di Carabinieri e Polizia: arrestati gli autori di un’aggressione avvenuta a Brolo
Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Brolo e personale della Polizia di Stato – Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando, nell’ambito di un’operazione congiunta, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Patti, dott. Ugo Molina, su richiesta della competente Procura della Repubblica, guidata dal dott. Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di quattro soggetti, di età compresa tra i 20 e 22 anni, tre dei quali già destinatari di DASPO Urbano emessi dalle Questure di Messina e Catania, resisi responsabili, in concorso tra loro, del reato di lesioni personali gravi commesso in Brolo il 24 luglio u.s..
Il provvedimento restrittivo scaturisce dall’esito delle indagini condotte congiuntamente dal personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando e dai militari della Stazione Carabinieri di Brolo, avviate subito dopo la cruenta aggressione avvenuta nella nottata del 24 luglio u.s., sia all’intero che all’esterno di un locale pubblico ubicato sul lungomare di Brolo. Le investigazioni condotte, in perfetta sinergia tra i due reparti operanti, sin dalle fasi immediatamente successive all’evento, attraverso la raccolta di convergenti dichiarazioni rese dalle persone offese e dai testimoni oculari, nonché l’acquisizione e la disamina di registrazioni video, in parte diffuse anche via web, in particolare su social network, hanno permesso di identificare tutti gli autori delle azioni delittuose contestate, di ricostruire l’intera dinamica dell’evento e le condotte dei singoli indagati, consistite in aggressioni caratterizzate da ferocia, efferatezza e brutalità.
Gli elementi raccolti hanno permesso di delineare i futili motivi delle aggressioni patite dalle persone offese, la prima delle quali è scaturita dall’invito rivolto da una di esse ad un indagato, a cui era stato semplicemente chiesto di rispettare la fila per poter usufruire del bagno, visto che con prepotenza aveva tentato di evitarla. Ne è conseguita una prima violenta aggressione, anche attraverso l’uso di bicchieri e bottiglie utilizzati come armi, per colpire ancora più violentemente i malcapitati, finanche al viso e alla testa. Gli indagati, agendo “in branco”, hanno posto in essere aggressioni, in rapida successione tra loro e proseguite anche all’esterno del locale, nei confronti dei soggetti intervenuti a difesa del primo. Le vittime hanno fatto tutte ricorso a cure mediche per le lesioni gravi riportate a seguito dei colpi ricevuti alla testa, al volto e in varie parti del corpo. La visione delle immagini acquisite hanno consentito di riscontrare le condotte degli indagati anche in ordine a danneggiamenti compiuti, all’atto di allontanarsi dal locale, su auto e motoveicoli in sosta.
Pertanto, nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Brolo e della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Capo d’Orlando hanno rintracciato i quattro indagati, traendoli in arresto in esecuzione della misura cautelare, sottoponendoli, al termine delle formalità di rito, agli arresti domiciliari presso le abitazioni da loro rispettivamente indicate, a disposizione dell’A.G. mandante.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
CRONACA
Catania: arrestato 25enne gambiano già ricercato per una condanna definitiva e trovato in possesso di droga
Doveva scontare una pena di 4 anni e 6 mesi, ma si era reso irreperibile da alcuni mesi. L’uomo, un gambiano di 25 anni, è stato individuato dalla Polizia di Stato durante una delle costanti attività eseguite per contrastare il fenomeno dello spaccio di droga in città.
Il 25enne non è passato inosservato agli agenti della Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione della Squadra Mobile che l’hanno fermato nel quartiere San Berillo vecchio dove è stato visto stazionare con un atteggiamento particolarmente sospetto.
Alla vista degli agenti, il giovane ha provato a spostarsi e a confondersi in un capannello di persone, nel tentativo di non destare le attenzioni dei poliziotti. In realtà, gli agenti della Squadra Mobile non l’hanno perso di vista un solo istante, monitorandolo costantemente in modo da valutare il momento migliore per intervenire. Con un’azione lampo, i poliziotti sono riusciti a fermarlo e neutralizzare qualsiasi tentativo di fuga. Sottoposto a perquisizione, il 25enne è stato trovato in possesso di un panetto di hashish, in parte già utilizzato, nascosto negli slip, e di un’ulteriore dose di hashish, trovata in tasca e già pronta per essere smerciata. Nel marsupio, il giovane aveva la somma di 70 euro in banconote di vario taglio e un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante, nonché diversi telefoni cellulari. Quanto trovato è stato sequestrato, mentre l’uomo è stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli ulteriori accertamenti dei poliziotti e il fotosegnalamento, eseguito presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, hanno permesso di rilevare come il 25enne fosse ricercato dallo scorso gennaio per una condanna definitiva e per questo destinatario di un ordine di carcerazione, dovendo espiare la pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre ad una multa, per i reati di lesioni personali, rapina e detenzione ai fini di spaccio.
Ultimati gli adempimenti di rito, l’uomo è stato condotto in carcere per l’espiazione della pena.
CRONACA
Catania, ruba capi di abbigliamento e 9 paia di scarpe in un negozio del centro commerciale: arrestata
Un pomeriggio di shopping a “costo zero”, era questo l’obiettivo di una 27enne straniera residente a Catania, con precedenti di polizia, che l’altro giorno, è stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania per “furto aggravato”.
In particolare, la donna si è recata presso un centro commerciale alla periferia del capoluogo etneo e, munita di carrello, ha cominciato ad aggirarsi per la galleria guardando le vetrine, fino a quando non è entrata in un negozio multi brand. Qui, dopo aver provato diversi capi di abbigliamento all’interno dei camerini prova, ha scelto quelli che le stavano meglio e, dopo aver rimosso l’antitaccheggio, li ha riposto nel carrello. Successivamente è passata al reparto scarpe, dove la donna ne ha provate e scelte ben 9 paia, aggiungendole ai vestiti già selezionati.
La giovane, poi, evidentemente non intenzionata a pagare la merce, approfittando di un momento in cui il negozio era particolarmente affollato e dunque l’attenzione delle commesse era rivolta ai vari avventori che in quel momento facevano acquisti, si è diretta, velocemente, verso l’uscita spingendo il carrello pieno di merce.
Convinta che il colpo fosse andato a segno senza problemi, si è diretta, quindi, verso l’uscita del centro commerciale, ignorando che il sistema di videosorveglianza la stava riprendendo e che i negozianti si erano già accorti delle sue manovre e, perciò, avevano avvisato i Carabinieri.
Sicura di essere riuscita nel suo intento, la donna si è diretta verso i parcheggi, ma si è trovata di fronte la pattuglia del Nucleo Radiomobile che, ricevuta la dettagliata descrizione della ladra, ha aspettato che la stessa uscisse dalla struttura.
I militari dell’Arma, infatti, posizionati davanti alle uscite del centro commerciale, avevano già effettuato un discreto filtraggio degli avventori, osservando attentamente le persone che uscivano con l’intento di individuare la sospettata. Poi, trascorso qualche minuto, hanno riconosciuto la giovane ladra che, alla vista dei Carabinieri, ha inizialmente cercato di cambiare direzione, ma è stata subito fermata.
Gli investigatori, quindi, notando l’evidente imbarazzo e nervosismo della donna, le hanno chiesto di esibire lo scontrino di acquisto di tutte quelle scarpe e vestiti ma, ovviamente, lei non lo aveva.
Fatta rientrare all’interno della galleria commerciale e messa in sicurezza, l’equipaggio ha celermente ricostruito tutte le sue mosse, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, dal momento in cui era entrata nello store, fino al successivo tentativo di fuga, purtroppo per lei andato a male.
Tutta la merce rubata, del valore di diverse centinaia di euro, è stata restituita ai responsabili del negozio, che hanno ringraziato la gazzella per il pronto intervento. La ladra è stata arrestata per “furto aggravato” e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha convalidato l’arresto e disposto a suo carico la misura degli arresti domiciliari.
CRONACA
Palermo: rubati nel weekend i cavi elettrici della scuola Giovanni Falcone sita nel quartiere Zen
Furto durante il fine settimana nella scuola Giovanni Falcone allo Zen a Palermo dove i ladri hanno rubato i cavi di rame degli impianti nell’istituto.
Alla riapertura della scuola dopo il ponte di tutti i Santi il personale ha provato ad attivare la corrente elettrica, ma senza riuscirci.
Inizialmente si pensava a un blackout, poi l’amara sorpresa. “Sono amareggiato, ma non ci arrendiamo – dice il dirigente Massimo Valentino – Dobbiamo ripristinare subito la funzionalità della scuola o trovare una sede provvisoria. La scuola è chiusa perché non ci sono le condizioni di sicurezza visto che ci sono i pozzetti aperti”.
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