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CRONACA

“Voglio vedere mia figlia altrimenti vi finisce male”: 27enne arrestato dalla Polizia

Si è rivolta alla Polizia di Stato mentre si trovava al Pronto Soccorso dopo le lesioni procurate dall’ex compagno al culmine dell’ennesima lite. La donna ha chiesto aiuto alla Polizia dopo aver saputo dalla madre che, proprio negli stessi momenti, l’uomo, un 27enne di nazionalità senegalese, stava tentando di sfondare la porta dell’abitazione dei genitori, nel quartiere San Cristoforo, pretendendo di vedere la figlia di quattordici mesi.

A quel punto, sono intervenuti gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania.

Sul posto alcuni residenti hanno immediatamente attirato la loro attenzione indicando la presenza dell’uomo segnalato, piuttosto agitato, all’interno dello stabile.

Appena fatto accesso, gli agenti hanno udito le urla dell’uomo, intento a colpire con violenza la porta dell’abitazione. Alla vista dei poliziotti l’uomo ha iniziato a spintonarli violentemente e a minacciarli, perfino di morte, se non fosse riuscito a vedere la figlia.

La prolungata resistenza opposta dal soggetto ha costretto gli agenti a fare ricorso al taser, col quale è stato possibile bloccarlo e perquisirlo. All’interno del suo zaino sono stati rinvenuti e sequestrati un coltello da cucina con lama seghettata e appuntita, ed un uncinetto.

Riportata la situazione alla calma, gli agenti hanno appreso dalla madre della donna, da cui è partita la segnalazione, che da circa un anno, la figlia insieme alla nipotina, si era trasferita a casa loro, a causa della fine del rapporto con il compagno, animato da una gelosia fuori controllo, e particolarmente violento anche nei confronti dei suoceri. Violenze e intemperanze che, nel corso dell’ultimo anno, sono aumentate rendendo la situazione insostenibile per tutto il nucleo familiare.

Dopo essere stata dimessa dal Pronto soccorso, la donna ha formalizzato la denuncia contro l’ex compagno, descrivendo le angherie e le violenze subite, anche psicologiche, nei suoi confronti e dei suoi genitori.

L’uomo l’avrebbe costretta a rapporti sessuali anche dinanzi al suo espresso diniego, rivolgendole volgari ingiurie. In una occasione, addirittura, le avrebbe infilato un calzino in bocca per farla tacere, minacciandola di percuoterla e sputandole in faccia.

La donna ha riferito anche di urla furibonde dell’uomo, anche verso la bambina e di aggressioni nei confronti dei genitori arrivate fino al punto di spintonarli facendoli rovinare in terra, provocando peraltro diverse contusioni al suocero.

Anche quest’ultimo ha deciso di formalizzare la denuncia per le violenze subite la sera di ferragosto, allorquando è stato colpito dal genero con un pugno sullo zigomo, riportando lesioni.

In relazione accaduto l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, nonché denunciato in stato di libertà per porto di armi od oggetti atti a offendere.

Il Pubblico Ministero di turno, informato dei fatti, ha disposto il suo accompagnamento presso la Casa Circondariale Piazza Lanza di Catania in attesa di udienza innanzi al GIP all’esito della quale l’arresto è stato convalidato.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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