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CRONACA

Sicurezza stradale, lavoro nero e movida molesta a Ragusa: il bilancio dei controlli eseguiti dai Carabinieri

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Ragusa hanno dato esecuzione ad un servizio coordinato di controllo a largo raggio, concentrando le forze lungo tutto il territorio del comune di Ragusa, dal litorale sino alle zone centrali del Capoluogo.
Con il supporto aereo del 12° Nucleo Elicotteri di Fontanarossa, sono state ben 6 le pattuglie contemporaneamente impegnate nel garantire una cornice di maggior sicurezza stradale, lungo le arterie viabilistiche così tanto flagellate da incidenti durante l’estate ed, al contempo, promuovendo controlli contro la movida molesta, il consumo smodato di alcolici e di sostanze stupefacenti, nei principali luoghi di aggregazione cittadini. Nel corso dell’attività, che ha visto inoltre l’intervento sinergico dei reparti territoriali dell’Arma e dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ragusa, i militari hanno sottoposto a controllo l’azienda agricola di un imprenditore di Contrada Randello, ove hanno sorpreso diversi lavoratori extracomunitari impiegati nella raccolta degli ortaggi senza alcun contratto di lavoro. Il titolare dell’azienda, che è risultata carente sotto diversi altri aspetti anche di natura amministrativa, è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria e nei suoi confronti sono state comminate ammende e sanzioni per oltre 30.000 euro.

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CRONACA

Catania, fugge durante un controllo con la droga sotto il sedile dell’auto: arrestato giovane pusher

Nasconde marjuana in macchina e per sottrarsi al controllo della Volante inizia una pericolosa fuga ma viene raggiunto e bloccato dalla Polizia di Stato che lo arresta per detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel fine settimana, durate i servizi pomeridiani di pattugliamento del territorio, gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania, nel corso di un posto di controllo, decidono di fermare per accertamenti un veicolo, condotto da un giovane, mentre percorreva la circonvallazione, nei pressi dell’Ospedale Garibaldi di Nesima.

Il ragazzo ha dapprima fatto finta di fermarsi all’ALT intimato dai poliziotti, ma subito dopo ha accelerato bruscamente per darsi alla fuga.

A quel punto è iniziato un inseguimento. L’uomo, al fine di guadagnarsi la fuga, ha effettuato manovre pericolose per i pedoni e per le altre auto, sorpassando in circolazione su entrambi i lati della carreggiata, senza mai rallentare, neanche in prossimità degli incroci. 

La folle corsa si è conclusa nei pressi della rotonda di San Nullo, quando l’equipaggio della volante è riuscito a raggiungere e bloccare il fuggitivo, ponendo così fine all’azione pericolosa.

La perquisizione del veicolo, condotta dai poliziotti, ha consentito di rinvenire decine di bustine di marijuana nascoste sotto il sedile del passeggero e svariati contanti, presumibile guadagno derivante dall’attività di spaccio.

All’interno del garage dell’abitazione del ragazzo, dentro un secchio di vernice posto sul ripiano più alto di una scaffalatura, è stato scovato materiale per il confezionamento di sostanza stupefacente, quali bustine in cellophane, bilancini e altra marijuana.

Il giovane è stato arrestato, dunque, in flagranza di reato per spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale e il Pubblico Ministero di turno ha disposto nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari.

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CRONACA

Catania, modificava pistole a salve per renderle funzionanti e letali: 45enne arrestato

Nove pistole, alcune delle quali a salve ma modificate per renderle funzionanti e letali, sono state sequestrate a Catania dai carabinieri nell’abitazione del quartiere di Librino di un 45enne.

L’uomo, che è stato arrestato per detenzione di armi clandestine, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione si sarebbe specializzato nell’alterare le pistole a salve che, trasformate in armi capaci di sparare proiettili, avrebbe poi rivenduto alla criminalità. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

Le armi erano nascoste nel cassetto di una parete attrezzata del salotto in cui sono stati trovati anche diversi arnesi come trapani con punte piccole, potenzialmente idonei a smontare parti d’armamento. Le armi sequestrate sono una una pistola semiautomatica Beretta 8000 F Cougar calibro 9×21 con la matricola cancellata completa di caricatore; una pistola a salve marca ATAK modello Zoraki 917T calibro 9 mm la cui canna era stata sostituita in modo da poter esplodere i proiettili calibro 9 corto con 13 proiettili nel caricatore; una pistola a salve marca Blow modello tr-914 calibro 9mm con la canna modificata.

Le modifiche apportate ad altre sei pistole a salve, tra cui 3 revolver calibro 9 mm e 3 semiautomatiche calibro 8 mm, avevano riguardato invece la foratura e il taglio della canna, la sostituzione di altri congegni come la culatta otturatore, il mirino e il grilletto, o semplicemente la rimozione del tappo rosso. I militari dell’Arma hanno anche trovato un grilletto per pistola revolver munito di innesto metallico che probabilmente sarebbe stato montato su uno dei revolver a salve recuperati.

Sono in corso le indagini per risalire ai clienti del 45enne. Le armi verranno inviate al Risdi Messina per gli accertamenti tecnici.

L’arresto si inserisce in una più ampia e continua azione di contrasto al traffico di armi posta in essere dall’Arma di Catania su tutta la provincia etnea volta a debellare le capacità militari dei clan che solo nel 2024 ha permesso di recuperare 32 pistole, sette fucili automatici, sei mitragliatrici, 15 fucili da caccia, e più di 1.500 munizioni, per un totale di 66 persone tra arrestate e denunciate.

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CRONACA

Catania, treno imbrattato alla stazione: siracusano 40enne denunciato dalla Polizia

La Polizia Ferroviaria di Catania ha denunciato in stato di libertà, un quarantenne, originario della provincia di Siracusa, per il reato di deturpamento di un treno regionale con un scritta con della vernice gialla.

In particolare il capotreno di un treno in servizio tra Catania e Siracusa, una volta giunto a destinazione, si è accorto che un vagone del convoglio era stato imbrattato con della vernice, pertanto ha sporto denuncia presso il locale Posto di Polizia Ferroviaria.

Lo scambio di notizie info-investigative tra i diversi presidi della Polizia Ferroviaria della regione ha fatto sì che gli investigatori di Catania risalissero al presunto autore del graffitaggio, ossia un uomo che, il giorno precedente, era stato indicato da alcuni operai come il soggetto che si era impossessato di una latta di vernice gialla e di un rullo impiegati per i lavori per il rifacimento della segnaletica orizzontale all’interno di quella stazione centrale.

Il quarantenne è lo stesso soggetto che la settimana prima era stato deferito all’autorità giudiziaria, sempre dalla Polfer di Catania, per aver imbrattato un pilastro della stazione centrale etnea con una scritta fatta con un pennarello; in quella circostanza gli agenti gli avevano sequestrato 65 matite colorate e 3 pastelli a cera.

La Polizia Ferroviaria attenziona particolarmente il fenomeno del graffitaggio atteso le consistenti ripercussioni economiche, a danno delle ferrovie, che dallo stesso derivano, legate al ripristino dei luoghi e delle cose nonché alla ricaduta sulla cittadinanza in termini di disservizi. Spesso, infatti, i convogli deturpati sono inutilizzabili e ciò può comportare ritardi o soppressioni di corse.

Solo a Catania dall’inizio dell’anno la Polizia Ferroviaria ha denunciato 7 writers, di diversa età e nazionalità, sorpresi ad imbrattare sia treni che infrastrutture ferroviarie.

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