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ECONOMIA

Taormina: “La Giara”, di proprietá del comune, “vale” oltre 87mila euro al mese

Taormina – Anche la Giunta del sindaco, Cateno De Luca, mette una pietra tombale sulla gara d’appalto relativo all’affidamento dello storico locale “La Giara”. Su proposta del vicesindaco, Antonio Lo Monaco, il governo cittadino ha preso atto dell’annullamento del pubblico incanto relativo al locale di proprietà comunale che ha fatto la storia delle notti taorninesi. Si tratta del completamento di un indirizzo politico che era partito con una precedente atto che spingeva gli organi della casa municipale ad agire in autotutela. Come si ricorderà Il segretario comunale, Giuseppe Bartorilla, ha annullato, alcune settimane fa, tutti gli atti di gara per l’affidamento dei locali de “La Giara” storico locale, in pieno stile night bar a “stelle e strisce” avviato dalla famiglia Scimone. Bartorilla, com’è noto, ha annullato il bando di gara del 26 marzo 2018 relativo l’assegnazione in locazione dell’immobile comunale sito in Vico la Floresta. Tra le tante motivazioni di questa iniziativa la casa municipale “ribadisce innanzitutto che nella procedura, il canone di locazione posto a base di gara è stato determinato sulla base di una valutazione risalente all’anno 2014, che stimava il valore locativo in misura pari ad 60 euro al metro quadrato. Tale valutazione già frutto di sottostima in relazione alle caratteristiche ed all’importanza dell’immobile, è stata illegittimamente ridotta in sede di gara del 68% con un valore locativo a base di gara pari ad 19,2 euro a metro quadro con un canone annuo a base di gara di 177mila euro. A fronte di tale importo, questa Amministrazione, a mezzo di perizia di stima del 24 maggio 2024 ha accertato un valore locativo pari ad 150 Euro al metro quadro che fa vento fuori un canone mensile arrotondato pari ad 87mila 800 euro al mese con un canone annuo pari ad un milione, 53mila 600 euro. Risulta evidenziare che l’eventuale aggiudicazione e stipula del contratto di locazione comporterebbe un grave danno patrimoniale al Comune, che si troverebbe ad affidare in locazione un importante bene comunale per un canone irrisorio, pari a circa un decimo dell’utilità ricavabile. Il danno economico è stimabile a carico della Pubblica Amministrazione in svariati milioni di euro atteso che il bando di gara aveva previsto una durata contrattuale di anni 6, rinnovabili per ulteriori anni 6”. Non è escluso che questo atto della Giunta possa essere impugnato dagli interessati che nel frattempo si sono aggiudicati la gara. Intanto non è escluso un ulteriore pubblico incanto che possa interessare, soprattutto, i grandi marchi internazionali capaci di sopportare l’onere di un canone così esoso. Ci si domanda se con questi numeri il sindaco, De Luca, voglia ancora vendere la proprietà dello storico locale

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ECONOMIA

Irca, Tamajo : «Avremo nuovo sistema finanziario per supportare meglio le piccole e medie imprese»

«Con la conclusione del processo di creazione di Irca, l’ente unico in cui convergeranno le due strutture storiche della Regione Siciliana Ircac e Crias, che secondo il direttore generale Pietro Tortorici dovrebbe arrivare in primavera, riusciremo a costruire un sistema finanziario regionale più forte e snello, in grado di supportare meglio le piccole e medie imprese». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, che esprime soddisfazione per i nuovi traguardi raggiunti dal Consiglio di amministrazione di Irca, Crias e Ircac che ha deliberato nella seduta dello scorso 13 settembre finanziamenti per un totale di quasi 24 milioni di euro in meno di 90 giorni. 
«Da quanto comunica Tortorici, il percorso di fusione tra i due enti è ormai giunto alle fasi finali – continua Tamajo -. Irca sarà il punto di riferimento per il medio credito nella Regione, integrando le funzioni e le competenze di entrambi gli istituti precedenti. Siamo ormai vicini al traguardo e questo progetto rappresenta un’importante svolta per la nostra economia», conclude il rappresentante del governo Schifani.

Inoltre, il cda di Irca, sotto la guida del direttore generale Pietro Tortorici che è stato riconfermato per ulteriori 60 giorni, ha approvato una nuova tranche di finanziamenti, con un impegno di oltre 5 milioni di euro da destinare all’economia siciliana. Tra questi, sono stati deliberati 573 mila euro di finanziamenti a medio termine e oltre 210 mila euro per le scorte nei settori agricoltura e autotrasporto. Sono stati inoltre approvati finanziamenti per 4,5 milioni di euro relativi alle pratiche di esercizio presentate tra dicembre 2023 e gennaio 2024.

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ECONOMIA

Aree montane, bando da 19 milioni. Messina: <<Contributo per la valorizzazione di territori fragili>>

Pronto il bando da 19 milioni di euro destinato ai Comuni montani e parzialmente montani della Sicilia. Si tratta di risorse del Fosmit, Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, assegnate alla Regione Siciliana dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per finanziare interventi di promozione e per rafforzare le reti sociali di questi territori. Ciascun Comune, in particolare, potrà proporre: la realizzazione di progetti che riguardano l’informatizzazione, attraverso soluzioni di alfabetizzazione e inclusione digitale per stimolare l’uso del web; l’acquisizione di beni strumentali per il rafforzamento dei servizi essenziali; la valorizzazione del patrimonio esistente materiale o immateriale per aumentare l’attrattività dei luoghi; interventi finalizzati a ridurre nel medio e lungo termine la dipendenza da fonti fossili e per l’efficientamento energetico; la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade comunali e intercomunali.

«Il bando destinato a 180 Comuni delle aree montane – dice Andrea Messina, assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica – è l’ultimo atto di un processo che ha visto impegnati i nostri uffici in un’attività di coordinamento di numerosi assessorati e dell’Autorità di Bacino nel recupero di risorse nazionali che sarebbero andate perse. I 19 milioni di euro complessivamente recuperati – prosegue l’assessore – rappresentano un impegno concreto del governo regionale per sostenere lo sviluppo e la valorizzazione dei Comuni montani, lasciando libere le amministrazioni di proporre progetti in ambiti particolarmente significativi per la promozione dei loro territori. Si tratta di un’azione che mira a rafforzare l’attrattività di aree particolarmente fragili per contrastarne lo spopolamento attraverso il potenziamento delle reti sociali e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale. Questo attraverso azioni che mirano alla salvaguardia ambientale, al miglioramento della viabilità e a incrementare l’economia locale, in coerenza con il “Turismo delle radici”, l’offerta turistica italiana che punta quest’anno sulla memoria dei luoghi».

I progetti, dettagliatamente descritti e con le previsioni dei costi, dovranno essere presentati dai Comuni, previa approvazione della giunta locale, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, a pena di esclusione. 

Al fine di diffondere la conoscenza della nuova misura e di illustrare le modalità di presentazione dei progetti, l’assessorato ha in programma due incontri operativi con i sindaci e i tecnici comunali, che si terranno nei  prossimi giorni a Palermo e Catania.

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ECONOMIA

Comuni virtuosi, Messina e Dagnino: <<Premialità di 1,6 milioni di euro per i più attivi>>

La Regione Siciliana premia i Comuni virtuosi con trasferimenti per circa 1 milione e 600 mila euro. L’assessore delle Autonomie locali Andrea Messina e l’assessore dell’Economia Alessandro Dagnino hanno firmato il decreto che riconosce premialità agli enti locali che si sono maggiormente spesi nell’attivazione e nel potenziamento di interventi e servizi di accoglienza turistica.

«Un riconoscimento in denaro rappresenta un segno tangibile dell’attenzione che il governo regionale presta alle buone pratiche adottate dai Comuni – dice l’assessore Andrea Messina –. L’obiettivo che ci siamo posti, attraverso il trasferimento di risorse relative al bilancio 2024 di parte corrente, è quello di premiare le amministrazioni virtuose e stimolare anche altri comuni ad attivare iniziative capaci di salvaguardare l’ambiente costiero, migliorare la qualità del territorio e dei servizi e promuovere il turismo costiero e la qualità della vita nei nostri centri storici, sempre più riconosciuti a livello internazionale come modello di stile di vita».

In particolare ai comuni che hanno ricevuto il riconoscimento internazionale di Bandiera Blu da parte della Fondazione per l’educazione ambientale (Fea) andranno complessivi 200 mila euro, 100 mila euro sono destinati ai comuni contrassegnati dalla Bandiera Verde, a seguito di una valutazione dei pediatri italiani, e 50 mila euro a quelli a cui è stata assegnata la Bandiera Lilla da parte dell’omonima cooperativa che dal 2012 individua i comuni che prestano particolare attenzione alle persone con disabilità.

Agli enti che hanno ottenuto il riconoscimento di “plastic free” da parte dell’omonima onlus nazionale sono andati complessivi 100 mila euro. Mentre 800 mila euro sono stati destinati a quelli che hanno ricevuto negli anni il riconoscimento di “Borgo più bello d’Italia” per l’attivazione o il potenziamento di interventi e servizi di accoglienza e promozione turistica e culturale. Ottanta mila euro ciascuno, infine, sono stati riconosciuti ai comuni di Ganci, Montalbano Elicona, Sambuca di Sicilia e Petralia Soprana che hanno ricevuto negli anni il riconoscimento di “Borgo dei Borghi”. 

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