CRONACA
Giarre, pizzicati dai Carabinieri con le <<mani nel sacco>>: deferita coppia di truffatori dello specchietto
I numerosi incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri in tutta la provincia etnea, aventi come tema principale la tutela dalle truffe, hanno indubbiamente contribuito a cogliere sul fatto due giovani provenienti da Noto (SR), di 21 e 26 anni, già noti per le loro specifiche pregresse vicissitudini giudiziarie, entrambi denunciati per truffa aggravata e, solo quest’ultimo (il 26enne) per usurpazione di titolo, dai militari della Stazione di Fiumefreddo di Sicilia.
L’ennesimo episodio della cosiddetta “truffa dello specchietto” ha visto stavolta come vittima un pensionato 79enne di Piedimonte Etneo, che intorno alle 11.30, a bordo della propria autovettura, come nel copione di un film ormai visto più volte, ha udito un rumore metallico sul proprio sportello anteriore destro, mentre stava percorrendo la via Callipoli del comune di Giarre, in prossimità di un noto centro commerciale.
A quel punto l’anziano signore, proseguendo per la sua strada, qualche metro dopo sarebbe stato affiancato da una Fiat Panda condotta dal 26enne, che dopo avergli praticamente sbarrato la strada, costringendolo a fermarsi, sarebbe sceso dal mezzo insieme al complice più giovane e lo avrebbe accusato quindi di avergli danneggiato lo specchietto retrovisore. In quei concitati momenti, sarebbe quindi iniziata la “pressione psicologica” da parte del truffatore, che qualificandosi quale appartenente alla Forze dell’Ordine, avrebbe intimato alla vittima designata di consegnargli 50,00 euro a titolo di risarcimento danno, avvertendolo che qualora avesse voluto risolvere la “situazione” attraverso la sua compagnia assicurativa, sarebbe sicuramente incorso nel ritiro della patente di guida.
Tuttavia la bramosia del 26enne, in una sorta di escalation, sarebbe poi aumentata. Percependo infatti il momento di difficoltà in cui era chiaramente precipitato il 79enne, il malvivente avrebbe finto di effettuare una telefonata, informandolo poi che il costo della riparazione sarebbe stato in realtà di ben 500,00 euro.
Fortunatamente il malcapitato, memore delle “raccomandazioni” apprese nel corso di una conferenza con i Carabinieri a cui aveva recentemente partecipato, compreso di essere caduto tra le “grinfie” di due truffatori, avrebbe finto di assecondare la richiesta per paura di essere malmenato, invitandoli però a seguirlo in banca per effettuare un prelievo all’ATM.
Ovvia l’accettazione della proposta da parte dei due giovani che però, giunti dinnanzi all’istituto di credito, avrebbero rifiutato di fornire all’uomo i rispettivi documenti di riconoscimento, necessari per stilare una sorta di “ricevuta di pagamento”; ne nasceva quindi una discussione, che veniva però osservata dai Carabinieri di Fiumefreddo di Sicilia, in quel momento impegnati in un servizio di prevenzione dell’illegalità diffusa nel comune di Giarre, che si sono immediatamente fermati, avendo intuito cosa stesse accadendo.
Palese in quegli attimi lo scoramento della coppia di truffatori alla vista della pattuglia, che avendo appunto intuito il tentativo di raggiro, hanno subito bloccato i due ragazzi, iniziando a perquisire loro e l’autovettura su cui viaggiavano. E proprio sul tappetino del passeggero anteriore destro dell’automobile, i Carabinieri hanno scoperto ben 9 sassolini, sicuramente utilizzati per il lancio sui veicoli delle vittime per provocare la percezione di un contatto tra le vetture.
Le conseguenti contestazioni mosse dall’equipaggio hanno subito fatto vacillare la sicurezza fin lì mostrata dei truffatori; il 26enne infatti, messo alle strette, ha infine ammesso le proprie responsabilità, riconsegnando all’anziano la banconota da 50,00 euro. Per entrambi a quel punto è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria.
Continua quindi senza sosta l’impegno dell’Arma per contrastare questo odioso fenomeno criminale; al riguardo, i militari ricordano che nessun appartenente delle Forze dell’Ordine può, a qualsiasi titolo, richiedere somme di denaro o beni in genere né nel corso di un intervento.
CRONACA
Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza
Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.
Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
CRONACA
Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro
Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.
L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.
Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.
Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.
I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.
CRONACA
Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati
I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.
I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.
Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.
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