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SANITÀ

Giarre: martedì 24 settembre la consegna dei lavori per la realizzazione della Casa di Comunità

Saranno consegnati martedì 24 settembre i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità di Giarre presso l’ex Ospedale di Via Don Minzoni, 1.

L’intervento, finanziato nell’ambito della Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), dovrà essere ultimato entro il mese di dicembre del 2025. L’importo complessivo del finanziamento è di 3 milioni e 73 mila euro.

I lavori riguarderanno parte del piano terra e il secondo piano dell’ex Ospedale. Per la realizzazione dell’intervento la Direzione del Distretto sanitario di Giarre ha già provveduto al trasloco degli uffici e dei servizi al piano terra, in locali non interessati dai lavori (sempre nello stesso piano).

Le Case di comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino potrà accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. Nelle Case di Comunità i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’offerta di servizi costituita da: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in hub e spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

Prevista, alla consegna dei lavori, la presenza del direttore dell’UOC Tecnico, Francesco Alparone; del RUP (responsabile unico del progetto), Simone Furnari; e del direttore del Distretto sanitario di Giarre, Renato Raciti.

In provincia di Catania saranno realizzate 29 Case di Comunità a: Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Catania (3), Fiumefreddo, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Linguaglossa, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Palagonia, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ramacca, Randazzo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Scordia, Viagrande.

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SANITÀ

Happy Love Day 2024: il 23 settembre open day su benessere sessuale e fertilità nei consultori familiari

Il prossimo 23 settembre il Servizio Materno Infantile dell’Asp di Catania organizza l’Happy love day 2024, una giornata nei Consultori familiari dedicata alla promozione della salute sessuale e riproduttiva.

L’iniziativa, che vede il coinvolgimento di tutti i Consultori familiari dell’Asp di Catania, si propone, sulla formula dell’open day, come una occasione per informare e favorire una maggiore consapevolezza individuale e comunitaria sulla prevenzione, sulla fertilità e sul benessere sessuale come parte integrante del benessere complessivo della persona.

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce la salute sessuale come «uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non […] semplicemente l’assenza di malattia, disfunzione o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, nonché la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Affinché la salute sessuale possa essere raggiunta e mantenuta, i diritti sessuali di tutte le persone devono essere rispettati, protetti e realizzati».

L’Happy love day 2024 rappresenta anche un’occasione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione, abbattere i tabù e rendere consapevoli, soprattutto i più giovani, dei rischi che possono derivare da malattie sessualmente trasmissibili.

Nel corso della giornata le equipe multidisciplinari dei Consultori familiari, composte da ginecologi, psicologi, assistenti sociali e ostetriche, svolgeranno le diverse attività in programma: prevista la proiezione di video e confronti sulla salute sessuale e riproduttiva.

Presentare i servizi offerti dai Consultori familiari

Con questa nuova iniziativa, che segue l’Happy family day 2024, del 15 maggio di questo anno, continua la campagna di promozione della salute e di corretti stili di vita realizzata dai Consultori familiari attraverso gli open day. È una opportunità per presentare i servizi dei Consultori familiari istituiti a tutela della salute della donna, più globalmente intesa e considerata nell’arco dell’intera vita, a tutela della salute dell’età evolutiva e dell’adolescenza e delle relazioni di coppia e familiari.

Attività e servizi anche per i giovani

Per gli adolescenti, nei Consultori sono organizzati degli incontri all‘interno dello “Spazio Giovani” e vengono proposti interventi rivolti alla prevenzione del disagio e delle problematiche relative alla crescita e alla socialità, alla sessualità e alla procreazione responsabile, alla conoscenza e al rispetto del proprio corpo e della propria identità.

Nello scorso anno scolastico più di 2000 giovani studenti della provincia hanno partecipato alle attività del Progetto “Trust your body and follow me – Ascolta il tuo corpo e seguimi” per promuovere la conoscenza dei Consultori Familiari e coinvolgerli attivamente nelle azioni di prevenzione e di promozione della salute. Per loro, in ogni Consultorio familiare,

I Consultori familiari e la prevenzione oncologica

I Consultori familiari sono importanti porte d’ingresso per la prevenzione, in particolare per i percorsi di screening oncologico del tumore del collo dell’utero. Nel 2023, complessivamente sono state effettuate circa 20.000 prestazioni.

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SANITÀ

Salute, Schifani convoca vertice su Pnrr: <<Una cabina di monitoraggio a Palazzo d’Orleans>>

Accelerare tutte le procedure per portare a termine i progetti finanziati dal Pnrr “Missione 6 Salute” destinati all’ammodernamento del sistema sanitario regionale. Con questo obiettivo, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha convocato a Palazzo d’Orleans un vertice al quale hanno partecipato l’assessore alla Salute Giovanna Volo, i dirigenti generali dei dipartimenti Pianificazione strategica e Attività sanitarie dell’assessorato, Salvatore Iacolino e Salvatore Requirez, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano e i dirigenti degli uffici competenti. 

Alla Regione sono stati assegnati 638 milioni di euro per 260 interventi infrastrutturali e 471 di innovazione e digitalizzazione del sistema sanitario regionale. Nel corso dell’incontro, è stata presentata una relazione dettagliata su ogni linea di investimento e sullo stato di avanzamento dei lavori degli interventi previsti. Alcuni target sono già stati raggiunti, così come previsto dalla tabella di marcia del ministero della Salute, in altri, si sono superati gli obiettivi assegnati grazie all’ottimizzazione delle spese, in altri ancora è necessaria allungare il passo per rispettare la scadenza del 2026. In quest’ottica, il presidente della Regione ha deciso di creare una struttura interna di monitoraggio, con sede a Palazzo d’Orleans, per vigilare rigorosamente sul rispetto dei tempi di tutti i cronoprogrammi.

«Ho chiesto a tutti i dipartimenti regionali coinvolti – dice Schifani – uno sforzo ulteriore per superare ogni criticità e  raggiungere gli obiettivi nei tempi previsti. La Missione Salute del Pnrr è una grande opportunità per migliorare il nostro sistema sanitario e l’assistenza territoriale, sia in termini di infrastrutture che di servizi e non possiamo permetterci ritardi o indugi di nessun tipo. Nel ribadire la mia fiducia a tutti i soggetti competenti – aggiunge il presidente della Regione – ho chiesto il massimo impegno. Io sono al loro fianco, pronto a intervenire per rimuovere ogni ostacolo che potrebbe separarci dal raggiungimento dei nostri obiettivi. L’ho detto e lo ripeto: sono qui per dare una svolta alla Sicilia, anche in tema di sanità e non arretrerò di un millimetro fino a quando non vedrò un sistema più moderno, più efficiente e al servizio di ogni singolo siciliano. I tempi dell’immobilismo sono passati, questo è il momento di rimboccarsi le maniche e di pensare al bene comune».

Scheda tecnica

Tra le opere previste, c’è la realizzazione delle 50 Centrali operative territoriali, per un finanziamento di 8,5 milioni di euro, attualmente risultano collaudate e certificate il 92%. Il restante 8% degli interventi verrà completato entro fine settembre, termine entro il quale è prevista la piena funzionalità di tutte le strutture. 

Ha già raggiunto l’obiettivo di almeno il 75% delle risorse impiegate il progetto che prevede la Digitalizzazione di 29 Dipartimenti di emergenza e accettazione (Dea), per un totale di 73 interventi e un finanziamento complessivo di 140 milioni. Il completamento, secondo i target dettati dal ministero, è previsto entro il terzo trimestre del 2025. 

Altro risultato ottenuto, è quello relativo al tema delle Grandi apparecchiature. Quelle previste sono in tutto 298, con un budget di 115 milioni di euro. A oggi ne risultano già operative e funzionanti il 57% (169). Il restante 43% delle strumentazioni risulta ordinato o consegnato agli enti del Servizio sanitario e sarà progressivamente messo in funzione. Grazie a un’attenta gestione dei processi di approvvigionamento è stato possibile acquistare ulteriori 36 apparecchiature aggiuntive rispetto alle 262 inizialmente previste.

Per quanto riguarda le Case della comunità, sui 155 interventi previsti e finanziati con 217 milioni di euro, risultano già avviati 44 cantieri. Entro la fine dell’anno partiranno i lavori per tutte le altre strutture. Con riferimento, infine, ai 43 ospedali di comunità previsti con una dotazione di 96 milioni di euro, 11 sono già in costruzione ed entro dicembre sarà dato il via anche agli 32.

Sui dodici interventi previsti per rendere gli Ospedali più sicuri e sostenibili con un investimento di 61,6 milioni di euro, ne sono già partiti 4 e altri 6 saranno avviati entro qualche mese.

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SANITÀ

Influenza stagionale: autorizzati dall’Aifa 8 nuovi vaccini per la stagione 2024-2025

Sono otto i vaccini autorizzati dall’Agenzia italiana del farmaco e dall’Agenzia europea per i medicinali contro l’influenza stagionale.

Come ogni anno, i ceppi virali sono stati aggiornati secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), basate sulle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali circolanti nell’ultima stagione, spiega l’Aifa in una nota.

I vaccini autorizzati dall’Agenzia italiana con procedura di mutuo riconoscimento e decentrata sono: Efluelda tetra (Sanofi Pasteur), Fluarix tetra (Glaxosmithkline biologicals s.a.), Influvac s (Viatris healthcare Limited), Influvac s tetra (Viatris healthcare Limited), Vaxigrip tetra (Sanofi Pasteur Europe).

Mentre quelli autorizzati con procedura centralizzata (coordinata dall’Ema) sono: Fluad tetra (Seqirus Netherlands B.V.), Flucelvax tetra (Seqirus Netherlands B.V.) e Fluenz (Astrazeneca Ab).

Non tutti sono necessariamente disponibili sul mercato, precisa l’Aifa, le Regioni infatti decidono annualmente, tramite gare per la fornitura di vaccini, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che verranno utilizzati durante le campagne vaccinali. Il ministero della Salute ha raccomandato di condurre le campagne di vaccinazione regionali a partire dall’inizio di ottobre. L’Aifa ricorda inoltre che la vaccinazione è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente, tra gli altri, a chi ha compiuto 60 anni, alle donne in gravidanza e nel post-partum, ai bambini tra 6 mesi e 6 anni, a chi è affetto da malattie croniche che espongono a un maggior rischio di complicanze in caso di influenza, alle persone ricoverate presso strutture di lungodegenza, ai familiari di soggetti ad alto rischio di complicanze, agli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo, come medici e personale sanitario e socio-assistenziale, forze di polizia e vigili del fuoco.

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