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CRONACA

Castiglione di Sicilia: piantagione di droga scovata dai Carabinieri tramite l’utilizzo del drone

Nell’ambito delle attività connesse all’esecuzione del piano di controllo del territorio, come disposto dal Comando Provinciale dell’Arma, i Carabinieri della Compagnia di Randazzo, con lo specifico prezioso supporto dei colleghi dello specializzato Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”, stanno eseguendo una vasta ricerca in quell’intero versante etneo per lo specifico monitoraggio di quelle aree che, per le loro caratteristiche, meglio si prestano alla coltivazione di sostanze stupefacenti.

Le ricerche sono svolte anche mediante un uso strategico e avanzato di sofisticati droni, in dotazione ai colleghi dello Squadrone Eliportato, per ottimizzare le ricerche e quindi osservare dall’alto anche le zone più impervie e difficoltose da raggiungere.

In tale quadro, infatti, solo alcuni giorni dopo l’arresto in flagranza di un 50enne castiglionese, sorpreso ad “accudire” una piantagione di cannabis indica lungo il perimetro esterno di un terreno di sua proprietà in località Canne, i militari della locale Stazione hanno rinvenuto un’ulteriore piantagione con ben 18 piante della stessa tipologia, aventi le stesse caratteristiche di quelle già sequestrate in precedenza. Un vero e proprio “vivaio di marijuana”, con piante alte fino a 2 mt, la cui lavorazione avrebbe permesso di ottenere oltre 1500 dosi.

In particolare, i Carabinieri, perseguendo le finalità dell’attività, dopo una lunga battuta tra i terreni del e le campagne del luogo, hanno individuato le piante in questione in un terreno demaniale sito ancora nella medesima località. La particolarità che ha hanno notato gli investigatori è l’estrema similitudine con il precedente rinvenimento, avendone constatata la medesima altezza di quasi due metri circa e lo stesso escamotage di nascondere le piante tra le erbacce, ciò al fine di renderle invisibili ad eventuali “curiosi”. Sono, chiaramente, al vaglio dei tecnici gli esami delle inflorescenze, per stabilirne il principio attivo e le caratteristiche da confrontare con le altre piante sequestrate in precedenza.

Continuano, incessanti, le attività di ricerca di eventuali altri siti, analogamente utilizzati per la medesima illecita coltivazione e, i contestuali servizi di pattugliamento finalizzati a contrastare efficacemente i reati connessi agli stupefacenti, principale fonte di approvvigionamento della criminalità organizzata.

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CRONACA

Siracusa: denunciati un 36enne trovato con un coltello a serramanico e un 40enne per guida in stato di ebbrezza

Incessante l’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri di Siracusa: i Carabinieri della Sezione Radiomobile, a seguito di un controllo alla circolazione stradale, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un 36enne, pregiudicato per reati contro il patrimonio, che nascondeva nel vano porta oggetti della propria autovettura un coltello a serramanico.

Un 40enne con precedenti di polizia è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza poiché, durante il controllo, mentre si trovava alla guida della propria autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento preliminare dello stato di alterazione alcolica. All’uomo è stata revocata la patente, decurtati 20 punti e il veicolo sequestrato ai fini della confisca.

È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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CRONACA

Catania, scoperta una sala giochi abusiva in un circolo privato: elevate sanzioni per 132mila euro

Un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore di Catania per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia.

Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno. L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

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CRONACA

Castelvetrano, aggrediscono un connazionale e lo abbandonano in strada privo di sensi: denunciati

I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno denunciato 4 persone di nazionalità straniera di età compresa tra 18 e 42 anni responsabili di una violenta aggressione ai danni di un connazionale.

I Carabinieri sono intervenuti nel centro abitato, a seguito di segnalazione al 112, di un uomo privo di sensi accasciato sul ciglio della strada. L’uomo, un tunisino di 28 anni, sarebbe stato aggredito da connazionali che con calci, pugni e bastonate gli avevano cagionato traumi e fratture al viso e al corpo (giudicate guaribili con prognosi di 30 giorni), allontanandosi subito dopo l’azione delittuosa.

Gli autori sono stati identificati grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza urbana e alle testimonianze raccolte.

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