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CRONACA

Messina, detenzione illegale di armi alterate e munizionamento: arrestato 40enne

Messina Catania

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, disposti dal Questore Annino Gargano, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati nella città di Messina, agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto in flagranza di reato un messinese di 40 anni ritenuto responsabile del reato di detenzione illegale di armi alterate e munizionamento.

I controlli hanno riguardato, in particolare, il rione Taormina, area ad elevata intensità criminale, ove gli uomini della Squadra Mobile e della locale SISCO (Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo), nei giorni scorsi, hanno effettuato una perquisizione personale, estesa all’autovettura condotta dal quarantenne controllato.

All’esito dell’attività, occultata all’interno del vano collocato sotto il freno a mano, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola a salve, semiautomatica, artigianalmente modificata, rifornita di caricatore con cinque cartucce, anch’esse modificate mediante applicazione di un’ogiva in metallo.

Gli investigatori, pertanto, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, diretta dal Dott. Antonio D’Amato, hanno sequestrato l’arma, subito affidata alla Polizia Scientifica per gli accertamenti del caso, ed arrestato il messinese che deteneva illegalmente la pistola, il quale è stato accompagnato in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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CRONACA

Caltagirone: sospesa per 7 giorni l’attività di un bar considerato ritrovo di pregiudicati

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone hanno eseguito il provvedimento emesso dal Questore di Catania che ha disposto la sospensione dell’attività di un bar del centro cittadino, secondo le prerogative previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

I numerosi controlli dei poliziotti del locale Commissario, eseguiti in un significativo arco temporale, hanno permesso di constatare l’assidua presenza di clienti con precedenti anche in materia di stupefacenti.

L’attività della Polizia di Stato rientra tra gli specifici servizi negli esercizi commerciali finalizzati alla prevenzione e al contrasto di fenomeni criminali e di illegalità diffusa, anche attraverso approfondite analisi delle persone che li frequentano.

Sulla base degli accertamenti degli agenti del Commissariato di Caltagirone e ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura, è stata disposta la temporanea sospensione del bar per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art. 100 del TULPS, il quale consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

Le verifiche agli esercizi commerciali proseguiranno senza sosta al fine di garantire il pieno rispetto delle regole a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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CRONACA

Scicli, violava le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria: 62enne posto agli arresti domiciliari

Nella serata di ieri i militari della Tenenza di Scicli hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sostituzione della misura di affidamento in prova al servizio sociale con la detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Ragusa, Ufficio Esecuzioni Penali, nei confronti di un 62enne sciclitano, gravitante nel territorio della città barocca e già noto ai militari dell’Arma per i suoi pregiudizi penali. La sostituzione della misura è la naturale conseguenza delle reiterate violazioni commesse dal destinatario del provvedimento odierno, più volte accertate e documentate dai militari del Reparto procedente, tra cui emerge per gravità quella di essere risultato positivo all’alcooltest a seguito di un controllo su strada mentre si trovava alla guida del suo ciclomotore. A seguito delle formalità di rito, all’uomo è stato notificato il provvedimento con cui viene stabilita l’espiazione del residuo della sua condanna, frutto di un cumulo di pene concorrenti, sino al mese di ottobre del 2025 presso il suo domicilio. Nonostante la concessione della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, così da realizzare a pieno il principio di finalità rieducativa della pena, l’interessato ha assunto comportamenti che hanno violato totalmente le disposizioni imposte dal Tribunale. Pertanto, sulla base della evidente mancanza di rispetto delle prescrizioni impartitegli, la Tenenza di Scicli ha compendiato tutte le violazioni commesse proponendo l’applicazione di una misura più gravosa per l’espiazione del residuo pena, considerata e valutata la necessità di porre un freno alle costanti violazioni dell’uomo.

L’odierna operazione di polizia giudiziaria testimonia il costante impegno dell’Arma di Modica che, attraverso l’attività sinergica delle varie articolazioni distribuite sul territorio di competenza, riesce a contenere la pericolosità sociale dei soggetti di interesse operativo che minano la serenità cittadina.

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CRONACA

Catania: 58enne posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale

Su disposizione della Locale Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa nei confronti di un catanese di 58 anni, ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale.

Le indagini, coordinate da quest’Ufficio ed eseguite dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di “Borgo Ognina”, hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti e in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento della difesa, elementi che dimostrerebbero la responsabilità dell’uomo per un fatto allo stesso contestato.

Il provvedimento compendia gli esiti di un’attività di indagine e di riscontro scaturita dalla denuncia presentata da una donna, nei primi giorni di settembre, presso il Commissariato “Borgo Ognina”, con la quale rappresentava di essere stata vittima di violenza sessuale.

La donna, una 21enne residente in Corsica, si trovava in Sicilia per trascorrere un periodo di vacanza e, mentre si trovava seduta su una panchina a prendere il sole e a guardare il mare, in pieno giorno, nella centralissima piazza Europa, è stata avvicinata dal 58enne.

L’uomo, con la scusa di un’informazione stradale, avrebbe instaurato un dialogo con la ragazza, spacciandosi per fisioterapista e facendole notare che stava assumendo una postura scorretta.

In questo modo, l’uomo avrebbe cercato di carpire la fiducia della ragazza, avvicinandosi per massaggiarle la schiena. Da lì a poco, il sedicente fisioterapista le avrebbe allentato la cinta dei pantaloni, sfilato le scarpe e le calze, appoggiando la sua gamba sinistra sui propri organi genitali.

La ragazza, colta di sorpresa, è rimasta immobile per la paura, ma, superato lo shock ed il disorientamento iniziale, sarebbe riuscita a divincolarsi dalla presa dell’uomo riuscendo a scappare e a chiedere aiuto alla Polizia.

A quel punto, l’uomo si sarebbe allontanato alla svelta, riuscendo a dileguarsi prima dell’arrivo della volante. La donna ha sporto querela presso il Commissariato “Borgo Ognina” e, immediatamente, i poliziotti hanno avviato le indagini, svolte secondo le direttive dell’Autorità Giudiziaria.

L’attività degli agenti ha consentito di risalire in breve tempo all’identità dell’autore della violenza sessuale che, tra l’altro, è stato riconosciuto anche dalla vittima.

Il 58enne, già noto per i suoi precedenti penali di analoga natura, è stato, in passato, denunciato ed arrestato per violenza sessuale, commessa con lo stesso modus operandi.

Alla luce del quadro indiziario raccolto, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Catania, ha disposto nei confronti dell’uomo l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

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