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Roma: il 22 ottobre l’evento durante il quale il Cinema incontrerà le imprese e il mondo imprenditoriale

ROMA – Sviluppare nuove occasioni di confronto tra i professionisti dell’industria audiovisiva italiani ed europei è l’obiettivo che anche questa volta si pone la tavola rotonda CINEMA&IMPRESE. Il tema è dunque sulle novità che riguardano le modifiche alla disciplina che regola il tax credit, così come previsto dalla legge cinema “Franceschini”.

L’evento si svolgerà come di consueto presso lo Spazio Regione Lazio-Roma Film Commission, Auditorium Arte, Festa del Cinema di Roma, il giorno 22 ottobre alle ore 12.30. Sarà un importante appuntamento dove si discuterà sulla complessità dell’industria cinematografica nella sua accezione più ampia, con un focus attento sul riordino della misura di sostegno che per anni ha permesso il realizzarsi di tante opere filmiche, il tax credit interno, oggi rivisto e riformulato su precise indicazioni governative volte da un lato a rafforzare la qualità e la diversità culturale delle opere e dall’altro accrescerne la diffusione presso un pubblico nazionale e internazionale, secondo un chiaro principio di revisione del meccanismo di finanziamento.

L’evento, che tocca un punto cruciale del mondo delle produzioni cinematografiche, e come si evolverà lo scenario economico e finanziario, nel cui interno sono inserite, è realizzato e coordinato dai professionisti dello Studio Saccuzzo e Associati per il tavolo tecnico e dall’agenzia di cinema Studio Lamia Management di Emanuela Corsello, che insieme alla direzione di Giampietro Preziosa cureranno la parte artistica.

Tra i relatori del workshop, che si terrà in occasione della Festa del Cinema di Roma, Fabio Saccuzzo dottore commercialista, ideatore del panel e Patron del Premio “Atena Nike”, evento collaterale a “Cinema & Imprese“, esperto in materia fiscale e in tax credit cinema, che interverrà sui punti salienti della riforma in atto; Lucy De Crescenzo, distributore cinematografico ceo della Europictures, parlerà del ruolo cinetrale della distrubuzione e della sua crisi in Italia, in materiea di diffusione di opere indipendenti; Ludovico Cantisani, illustrerà le misure finanziarie messe in atto da Stato e Governo a sostegno dell’industria cinematografica, con il regista e produttore cinematografico Marco Simon Puccioni, fondatore della InthelFIlm, si discuterà dell’impatto con il mondo delle produzione che si avrà con la riforma del tax credit. A conclusione dei lavori del panel, moderato da Chiara Ombelli, ci sarà una parentesi legata al Premio Atena Nike, che ogni anno si svolge in Sicilia, nel periodo estivo, si consegneranno alcuni riconoscimenti. Diversi gli artisti che parteciperanno, Silvio Orlando, premio miglior attore edizione 2022, Francesco Gheghi, premio miglio attore cortometraggi, edizione 2024; Giulio Beranek, miglior attore edizione 2024; Claudia Conte premio speciale impresa donna; menzioni speciali a: Romano Talevi, per il film “Bassifondi”; Andrea Papini, per il film “I nostri ieri”; Ludovica Martino e Marco Leonardi per il film “Il mio posto è qui”; Desiree Popper per la serie TV “Mare Fuori”. Tra gli ospiti Dario Bandiera. Conduce l’evento Antonella Salvucci.  

Si ringrazia il Main Sponsor Atena Nike – Cinema & Imprese “CA Domus Luxury Boutique Roma Hotel”, i partner commerciali dell’evento: Formula Coach, Plurimpresa, Indaco Sped, Agenzia Lamia Management e Studio Saccuzzo e Associati

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Trasporti, 13 voli settimanali per New York. Aricò: «Grande occasione di sviluppo per la Sicilia»

Sicilia e America non sono mai state così vicine. Dalla prossima estate saranno attivi 13 voli diretti settimanali che collegheranno Palermo e Catania a New York, operati dalle compagnie Neos, Delta e United Airlines. Stamattina l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, Alessandro Aricò, ha incontrato a Palazzo Orleans, proprio il vice presidente della Delta Air Lines per Europa, Africa e India, Matteo Curcio. L’incontro è stato un’occasione per discutere delle strategie di espansione della compagnia americana e per parlare delle opportunità derivanti dal rafforzamento dei collegamenti tra l’Isola e gli Stati Uniti. «Ringrazio Curcio e la Delta Air Lines per l’attenzione che stanno dimostrando nei confronti della nostra regione e di tutti i siciliani. Con l’avvio dei 7 voli giornalieri di Delta da Catania a New York salgono a 13 i collegamenti tra la Sicilia e gli Stati Uniti. Un risultato straordinario, che ci inorgoglisce e dimostra quanto questa terra sappia essere attrattiva al di là dell’Atlantico in cui vivono, tra l’altro, molti emigrati siciliani di seconda e terza generazione. Un’occasione straordinaria di sviluppo non soltanto per questi due scali ma, più in generale, un forte impulso alla crescita turistica ed economica di tutta la Sicilia, che si conferma strategica nel Mediterraneo per il trasporto aereo internazionale». La compagnia italiana Neos, del gruppo Alpitour, ha già annunciato che, in previsione della prossima stagione estiva, porterà da due a tre la frequenza dei voli settimanali tra l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo e il JFK di New York. A questi si aggiungono i voli della United Airlines che collegheranno Palermo a Newark, uno dei tre principali aeroporti della Grande mela, tre volte a settimana. La Delta Air lines, infine, appena qualche giorno fa ha ufficializzato il lancio di una rotta quotidiana dall’aeroporto Fontanarossa di Catania al Kennedy di New York.

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Congedi per i padri: 4E-Parent propone 22 giorni obbligatori e 4 mesi retribuiti all’80%

Riformare i congedi per i padri per assicurare salute e benessere dei bambini, correggendo l’ineguale distribuzione della cura e favorendo occupazione femminile e natalità. La proposta del progetto europeo 4e-Parent, che vede l’Istituto superiore di sanità (Iss) capofila, è stata presentata ai politici in vista della legge di bilancio nella conferenza “Il tempo dei papà”, e comprende un pacchetto di misure tra cui estensione del congedo di paternità obbligatorio da 10 a 22 giorni lavorativi, previsione di 4 mesi di congedi retribuiti all’80% (2 per genitore), anticipo statale dei compensi per le Pmi.

L’Italia è uno dei Paesi europei con il minor numero di giorni di congedo adeguatamente retribuiti per i padri e con il massimo divario fra congedi materni e paterni.

Sono diversi i vantaggi che derivano da un maggiore coinvolgimento del padre nell’accudimento, soprattutto, spiegano gli esperti, nei primi mille giorni.

La sua presenza attiva si associa infatti a più elevati livelli di competenza cognitiva e sociale, maggiore capacità di empatia, migliore autoregolazione e autostima e maggiori progressi scolastici dei bambini. Diminuisce inoltre i rischi durante la gravidanza e il parto, può contribuire all’aumento della occupazione femminile e promuove le ‘mascolinità accudenti’, diminuendo il rischio di violenza domestica. I promotori chiedono anche di cambiare il nome da “congedi parentali” a “congedi genitoriali”.

“Non dovrebbero servire prove per dimostrare che la partecipazione dei padri all’accudimento è vantaggiosa per l’intera famiglia”, osserva Angela Giusti, ricercatrice del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità e responsabile del coordinamento scientifico del progetto.

“Eppure, queste prove le abbiamo”. Tra le altre proposte vi sono almeno 10 giorni consecutivi di congedo obbligatorio nel primo mese dalla nascita senza obbligo di preavviso, l’applicazione delle stesse regole del congedo di maternità con l’inclusione dei padri freelance, l’aumento dall’80 al 100% della retribuzione del congedo di maternità, incentivi per aziende con certificazione di genere e promozione del lavoro agile e campagne informative per il coinvolgimento dei padri.

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Studio negli USA: smettere di fumare anche a 75 anni allunga la vita degli individui

Non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Buttare le sigarette anche a 75 anni di età aumenta del 14% le probabilità di guadagnare 1 anno intero di vita.

Per chi smette a 65 anni invece, dopo aver fumato sin da giovane, le probabilità di 1 anno in più di longevità salgono del 23%. Lo spiega la prima indagine ad aver esaminato specificamente gli effetti dell’eliminazione del fumo così avanti con gli anni.

Pubblicato sull’ American Journal of Preventive Medicine, il rapporto di ricercatori dell’ università del Michigan ha analizzato i dati di varie indagini su fumo e longevità, ed ha osservato che in generale, per i fumatori da oltre 30 anni e di mezza età, il rischio di morte nei 25 anni successivi risultava più alto del 21% rispetto ai non fumatori.

Ma dai calcoli degli studiosi è anche emerso che eliminare il fumo a qualsiasi età fa inevitabilmente salire l’ aspettativa di vita anche a 75 anni.

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