Connect with us

CRONACA

Catania, scoperta <casa dello spaccio> a San Cristoforo: arrestato 34enne già noto alle Forze dell’Ordine

La Polizia di Stato ha arrestato un catanese di 34 anni che ha allestito nella sua abitazione una vera e propria casa dello spaccio, nel quartiere San Cristoforo.

L’uomo, già denunciato per estorsione, pur essendo sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora con la contestuale permanenza nella sua abitazione dalle 21 alle 7, aveva creato una sua base logistica per il confezionamento della droga e per la successiva commercializzazione.

A mettere fine all’attività illecita sono stati agli agenti della Squadra Volanti della Questura che, durante un ordinario controllo in virtù della misura cautelare a carico del 34enne, hanno trovato su un mobiletto della camera da letto 50 grammi di cocaina, materiale in genere utilizzato per confezionare le dosi di droga, nonché 600 euro in banconote di diverso taglio, ritenuto provento dell’attività di spaccio. I poliziotti hanno approfondito le ricerche e hanno trovato un sofisticato sistema di videosorveglianza dell’edificio per prevenire ed eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine.

Infatti, l’uomo poteva monitorare quanto accadeva attorno alla sua abitazione direttamente dalla sua camera da letto, grazie ad un monitor collegato ad alcune microcamere nascoste lungo l’impianto elettrico.

I poliziotti, acquisiti tutti gli elementi utili, hanno arrestato il 34enne catanese per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente per poi condurlo in carcere.

Continua a leggere

CRONACA

Catania: rapinano un anziano in un parco ma vengono immediatamente arrestati dalla Polizia

Hanno preso di mira un anziano catanese per derubarlo all’interno di un parco cittadino. I ladri, però, non hanno avuto vita facile perché sono stati immediatamente fermati dalla Polizia di Stato.

Entrambi catanesi, i due uomini di 49 e 56 anni sono stati arrestati dai Falchi della squadra Mobile, impegnati nelle costanti attività di controllo e osservazione, svolte anche nei parchi e nei giardini della città, in particolar modo nei luoghi dove, in passato, sono state segnalate diverse rapine ai danni di persone anziane.

Ad attirare l’attenzione dei poliziotti sono stati i movimenti particolarmente sospetti dei ladri che, guardandosi intorno, cercavano di raggiungere velocemente l’uscita del parco. I due, però, non hanno fatto in tempo a fuggire perché sono stati bloccati dagli agenti che hanno provveduto a identificarli e a controllarli, scorgendo, nel frattempo, l’anziano che, pochi istanti prima, era stato rapinato.

I due ladri senza scrupoli lo avevano individuato e, dopo aver provato ad immobilizzarlo, lo avevano derubato del cellulare, di un pacchetto di sigarette, di monete e banconote per una somma complessiva di 65 euro. Quanto sottratto alla vittima è stato ritrovato durante la perquisizione dei due catanesi.

Le ulteriori verifiche hanno rivelato che il 49enne risultava destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso a giugno dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, per espiare la pena di 2 anni, 3 mesi e 15 giorni di reclusione.

Dopo le formalità di rito, sentito il PM, i due ladri sono stati condotti nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, nei giorni scorsi, ha convalidato l’arresto di entrambi.

Continua a leggere

CRONACA

Catania, estorsione e atti persecutori nei confronti di titolari di esercizi commerciali: arrestati due fratelli

Su delega di questa Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, militari della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura custodiale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di due fratelli, Lombardo Domenico Giuseppe, 37enne, e Lombardo Lucio, 33enne, in quanto entrambi indiziati , allo stato degli atti ed in una fase procedurale che non ha ancora consentito l’instaurazione del contraddittorio con le difese, della commissione dei reati di estorsione e di atti persecutori.

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine scaturita dalla denuncia-querela presentata nell’agosto 2022 dai titolari di due esercizi commerciali situati nel centro storico di Catania.

Le investigazioni, coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania e delegate al Nucleo Operativo e dalla Stazione Carabinieri di Catania Piazza Dante, hanno evidenziato come, nel tempo, i due indagati, titolari a loro volta di un esercizio commerciale limitrofo a quello delle vittime, avrebbero posto in essere , in danno di costoro , una sequela di atti di intimidazione, al fine di poter destinare lo spazio pubblico antistante a loro uso esclusivo a scapito delle parti offese, nonostante esse fossero titolari , in forza di una regolare concessione , del permesso di occupare il suolo pubblico.

Le indagini,sviluppate anche attraverso l’acquisizione di immagini di videosorveglianza e di documenti presso i competenti uffici comunali, hanno consentito di accertare come gli episodi violenti, talvolta anche articolati con atti di violenza fisica o di danneggiamento o connotati da espressioni marcatamente minatorie, sarebbero stati non occasionali , bensì costanti e ripetuti nel tempo, con condotta perdurante fin dall’agosto 2022, fino a culminare nel noto episodio del 10 ottobre, conclusosi con l’arresto in flagranza dei due odierni prevenuti , per atti di violenza verso pubblici ufficiali della Polizia Locale .

In considerazione della gravità del descritto quadro indiziario, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta dei Pubblici Ministeri titolari del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, nei confronti di entrambi gli indagati,i quali , dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa circondariale di Catania Piazza Lanza.

Continua a leggere

CRONACA

Sant’Agata di Militello: 50enne arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

Nell’ambito dei servizi antidroga predisposti dal Questore Annino Gargano, a Messina e in tutta la provincia, agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto un santagatese di 50 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Sant’Agata di Militello, impegnati in specifici servizi di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, avendo appreso di un’attività di spaccio nel territorio del comune santagatese, sono subito entrati in azione.

Ed infatti, acquisita una segnalazione anonima circostanziata che riferiva di un quartiere periferico del comune di Sant’Agata di Militello dove sarebbe stata detenuta sostanza stupefacente, gli agenti si sono appostati ed hanno richiesto l’intervento dell’unità cinofila antidroga della Questura di Catania.

Il fiuto del cane “Ares” ha permesso ai poliziotti di scovare 8 involucri ben sigillati ed abilmente custoditi nell’armadietto di un immobile, in particolare all’interno di un vano tecnico indubbiamente riconducibile al sospettato. Gli accertamenti speditivi su quantitativo e contenuto dello stupefacente hanno subito dopo consentito di acclarare che la sostanza rinvenuta e debitamente sequestrata ammonterebbe a quasi 800 grammi di hashish.

Al termine degli opportuni accertamenti, il detentore è stato pertanto tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, condotto al proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.

Continua a leggere

Notizie più lette