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POLITICA

Acireale: civica benemerenza a Suor Alfonsina Fileti e al Sergente Davide Grasso

Nel mese di novembre la Città di Acireale assegnerà la “Civica Benemerenza” al sergente Davide Grasso, paracadutista della Brigata Folgore, e a suor Alfonsa Fileti della Comunità Madonna della Tenda di San Giovanni Bosco.

I riconoscimenti verranno consegnati: al sergente Davide Grasso, durante il corso della Cerimonia pubblica del 4 novembre e a suor Alfonsa Fileti, in occasione della cerimonia della “Giornata della Città di Acireale” sabato 30 novembre 2024.

L’Amministrazione comunale nell’intento di concorrere al miglioramento della propria comunità sotto il profilo sociale e morale, ritiene opportuno segnalare alla pubblica considerazione l’impegno di tutti coloro che, con opere e azioni di alto profilo morale, si siano distinti nel campo sociale, culturale, economico, sportivo, artistico e letterario, oltre a tutti coloro che si siano distinti per la loro attenzione agli altri o per atti di coraggio e di abnegazione civica, e che in qualche modo, abbiano giovato all’intera comunità della Città di Acireale elevandone il prestigio.

Il consigliere comunale Alessandro Coco ha avanzato proposta al sindaco Roberto Barbagallo per il riconoscimento di una civica benemerenza al sergente Davide Grasso, cittadino acese, paracadutista in servizio alla Brigata Folgore per i meriti e i riconoscimenti ottenuti durante le varie missioni internazionali.

Suor Alfonsina Fileti, che opera nella comunità Madonna della tenda in San Giovanni Bosco, è stata insignita del riconoscimento “Frate Jacopa Rosa d’argento” in occasione delle celebrazioni per il Patrono d’Italia San Francesco d’ Assisi. Il premio, ricevuto alla presenza della delegazione comunale, è un segno di stima per il servizio svolto da Suor Alfonsina in favore delle famiglie in difficoltà, dei minori a rischio e delle donne vittime di violenza domestica.

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ECONOMIA

Emergenza idrica in Sicilia: pronto il secondo piano di interventi che include oltre 130 progetti

In riferimento alle dichiarazioni del ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, durante il question time alla Camera dei deputati, Palazzo d’Orleans precisa che la Regione, tramite l’ufficio del Commissario delegato all’emergenza, ha già avviato da tempo la seconda fase del processo per affrontare la crisi idrica in Sicilia. È stata, infatti, già trasmessa al dipartimento nazionale della Protezione civile una proposta del secondo piano di interventi che include oltre 130 progetti, elaborati in risposta alle richieste pervenute da ATI, gestori idrici e da Comuni.

Oltre a 200 interventi di riparazione e acquisto di autobotti per i Comuni per oltre 8 milioni di euro. Questo piano è attualmente oggetto di una stretta interlocuzione con gli uffici competenti della Protezione civile di Roma e si sta tenendo conto delle osservazioni delle autorità nazionali e anche di quelle ricevute, fino a poche ore fa, dai Comuni e dai gestori. Il processo di aggiornamento per garantire che gli interventi siano tempestivi ed efficaci nel rispondere alla grave siccità che affligge la regione, dopo le numerose riunioni con le ATI, l’ultima delle quali si è tenuta ieri, è stato ultimato ed è pronto per essere inviato definitivamente a Roma.

La crisi idrica in Sicilia è il risultato, oltre che della grave siccità, di decenni di ritardi nella manutenzione delle infrastrutture e nella pianificazione strategica. Nonostante ciò, l’attuale governo regionale ha intrapreso azioni concrete, anche grazie allo stanziamento di 20 milioni di euro approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso maggio per fronteggiare l’emergenza, ai quali si sono aggiunti già 39 milioni del bilancio regionale e altri 40 sono previsti nel ddl delle variazioni di bilancio già approvato dalla giunta regionale e trasmesso all’Ars per il completamento dell’iter legislativo. Si continua a lavorare per ottenere ulteriori risorse necessarie al completamento degli interventi, in linea con le priorità segnalate dalla cabina di regia e dal commissario delegato, il presidente della Regione Renato Schifani.

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ECONOMIA

Urbanistica in Sicilia, verso la riforma. Conclusa la concertazione per il Piano territoriale regionale

Si è chiuso a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale del Territorio e ambiente, il ciclo di incontri pubblici con rappresentanti delle istituzioni e attori sociali per discutere delle strategie e degli obiettivi per lo sviluppo dei territori siciliani. Un percorso avviato a inizio settembre a Trapani e proseguito attraverso incontri organizzati in tutti i capoluoghi di provincia, con l’obiettivo di ascoltare le istanze delle comunità e giungere alla redazione del Ptr, il Piano territoriale regionale, con la maggiore condivisione possibile. All’incontro di oggi erano presenti, oltre all’assessore Giusi Savarino e al dirigente generale del dipartimento dell’Urbanistica Rino Beringheli, Raffaele Gerometta, presidente di Mate Società Cooperativa; Filippo Chesi, cofondatore di Lattanzio Kibs, e una numerosa delegazione di deputati regionali, sindaci, amministratori locali e tecnici del settore. 

«Si concludono a Palermo – dice l’assessore regionale al Territorio e ambiente Giusi Savarino – gli incontri che abbiamo organizzato nelle nove province della Sicilia per ascoltare i sindaci, gli amministratori, gli ordini professionali e gli stakeholder. Confronti utili e necessari per arrivare a una redazione più condivisa possibile del Piano territoriale regionale, un piano-cornice che la Regione Siciliana sta redigendo guardando al futuro, definendo quella che è la propria idea di sviluppo e di società. Inoltre, il Ptr è uno strumento fondamentale per dare coerenza all’organizzazione del territorio su base regionale e andrà a semplificare il lavoro degli enti locali che potranno contare su indicazioni chiare e precise quando, successivamente, dovranno redigere i loro Piani urbanistici generali (Pug)».

«È per me motivo di grande orgoglio – prosegue Savarino – poter applicare oggi, nel ruolo di assessore, questa legge regionale che nella passata legislatura ho presentato all’Ars da relatrice, in quanto presidente della commissione Territorio e ambiente. Si tratta di una legge di riforma molto importante che abbiamo affrontato con il massimo rispetto e la massima cautela poiché va a modificare norme che sono state volute, oltre 40 anni fa, da Piersanti Mattarella. Come sappiamo, l’ex presidente della Regione ha pagato con la vita la decisione di imporre regole precise alla gestione del territorio, spesso nelle mani della mafia. Dovevamo, però, alla Sicilia una visione più moderna del territorio, con città più smart, a misura d’uomo, con il verde che diventa protagonista. Una visione in cui si ferma il consumo del suolo e si punta tutto sulla rigenerazione urbana, soprattutto attraverso la riqualificazione di quanto già esiste».   

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POLITICA

Catania, accoglienza in sicurezza dei turisti al porto: al via la collaborazione istituzionale tra la Questura, il Comune e l’Autorità Portuale

Al via da oggi la collaborazione istituzionale tra la Questura di Catania, il Comune di Catania, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale e il concessionario del Terminal Crociere “Catania Cruise Port” per assicurare un’accoglienza in sicurezza dei tanti turisti che arrivano con le navi da crociera per visitare la città.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina al porto e si pone l’obiettivo di incrementare i controlli nel centro storico cittadino e nella zona del porto in concomitanza con l’arrivo dei crocieristi.

In particolare, allo sbarco dei turisti, i volontari della Consulta Giovanile del Comune forniranno loro informazioni e indicazioni sui siti di maggiore interesse storico e culturale.

La sicurezza dei turisti è garantita, all’interno del porto, dalla Polizia di Frontiera e dalle guardie particolari giurate dell’Autorità Portuale.

All’esterno, gli agenti della squadra Volanti della Questura, con equipaggi automontati e motomontati, unitamente alla Polizia Locale, intensificheranno le attività di controllo e pattugliamento, per prevenire ogni forma di reato in danno dei turisti.Anche le guide turistiche collaboreranno con la Polizia di Stato mediante contatti diretti per segnalare eventuali persone moleste o malintenzionati

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