Confindustria Catania e assessorato delle Attività produttive della Regione Siciliana uniscono le forze per promuovere lo sviluppo delle imprese locali. Durante l’incontro nella sede di Confindustria Catania tra il consiglio di presidenza guidato da Maria Cristina Busi Ferruzzi e l’assessore regionale Edy Tamajo, svoltosi ieri nella sede dell’associazione, si è discusso di un protocollo di intenti che punti a rafforzare la competitività delle aziende e favorire la crescita economica del territorio.

“Oggi è una giornata davvero importante – ha dichiarato la presidente Busi -. L’incontro con l’assessore Tamajo non può che riempirci di entusiasmo, poiché siamo arrivati a porre la basi per la firma di un accordo per la città. Abbiamo molto apprezzato, in primis, la decisione di destinare 50 milioni di euro alla nostra zona industriale, un’area importantissima, che rappresenta il motore dell’economia manifatturiera della Sicilia. Il potenziamento delle aree industriali di tutta la provincia è la misura principe per mantenere e attrarre nuovi investimenti. Il lavoro svolto con il sindaco Trantino e i nostri delegati Marco Causarano e Mario Indovina è uno dei nostri impegni primari”.

“Confindustria Catania è un punto di riferimento importante per il nostro assessorato – ha affermato l’assessore Tamajo -. La nostra presenza qui, insieme al direttore generale del Dipartimento delle attività produttive della Regione siciliana, Carmelo Frittitta, e il commissario dell’Irsap, Marcello Gualdani, è un modo concreto sia per accorciare le distanze con le associazioni degli industriali, sia per illustrare le misure mirate ad attrarre nuovi investimenti. Con il FESR 2021-27 abbiamo la grandissima opportunità di mettere in campo un miliardo e mezzo di euro di risorse, che andranno a coprire i settori della ricerca e dell’innovazione, del trasferimento tecnologico, della transizione digitale e dell’efficientamento energetico”.

Ad illustrare i dettagli contenuti nella proposta di collaborazione è il vice presidente vicario di Confindustria Catania, Franz Di Bella: “Confindustria Catania indica come indispensabili una serie di iniziative concrete volte a supportare le imprese, a partire dall’istituzione di uno Sportello informativo periodico a Catania. Questo servizio dovrebbe essere dedicato alle aziende che necessitano di informazioni dettagliate su bandi, agevolazioni e altre opportunità offerte dall’assessorato regionale. L’obiettivo è fornire un sostegno diretto e costante, facilitando l’accesso delle imprese alle risorse disponibili. Un altro punto chiave – ha continuato – è la promozione delle misure agevolative e dei bandi regionali. Confindustria Catania può diventare un ponte tra le imprese e Assessorato nel facilitare la diffusione di queste opportunità tra le aziende associate, organizzando incontri dedicati e mantenendo una stretta collaborazione con i referenti regionali. Tra le esigenze più sentite c’è il potenziamento della sede di Catania dell’IRFIS-FinSicilia per garantire tempi di risposta più rapidi alle imprese”.
Una specifica attenzione dovrebbe essere dedicata inoltre a tutte le aree industriali della Città Metropolitana, comprendendo nella programmazione delle azioni di riqualificazione anche quelle di Belpasso, Caltagirone e Paternò e promuovendo l’istituzione di un fondo regionale destinato alle attività di manutenzione ordinaria.

Con la firma di un accordo di collaborazione, Alpiq Energia Italia e le autorità responsabili della Sicilia adottano un nuovo approccio alla lotta contro gli incendi e contro i reati ambientali sull’isola.

Nell’ambito del progetto pilota denominato “Torri sentinelle del territorio”, Alpiq Energia Italia sarà il primo operatore a installare telecamere antincendio in un parco eolico in Sicilia.

Grazie a questo accordo, condiviso e sostenuto dall’Assessorato regionale all’Energia, l’azienda svizzera, che opera da anni nel mercato italiano con 14 impianti per una potenza di circa 770 MW, ha elaborato un piano che interesserà i parchi eolici siciliani impegnati in operazioni di repowering.

“Abbiamo deciso di raccogliere un’indicazione della Commissione Tecnica e Specialistica (Cts) – spiega Massimiliano Bignami, country manager di Alpiq – avviando un confronto con tutti gli enti coinvolti per fissare le linee guida che saranno poi estese a tutti gli altri operatori. La nostra presenza in Sicilia è ormai radicata, siamo operativi nell’Isola da una quindicina di anni e abbiamo imparato a sintonizzarci con il territorio e ad ascoltare le istanze per capire cosa possiamo fare per migliorare l’ambiente in cui operiamo. Quello degli incendi è un problema enorme in Sicilia e anche un piccolo contributo come questo può rivelarsi fondamentale in tema di prevenzione. Essere stati i primi a raccogliere questa sensibilità e a elaborare un progetto pilota è motivo di grande orgoglio per l’azienda”.
    Da alcuni mesi la Cts ha deciso di affiancare ai pareri rilasciati anche una prescrizione che obbliga i produttori di energia eolica di dotare gli impianti di telecamere. Ma al momento mancano le linee guida sulla tipologia di strumenti da utilizzare e sull’interfaccia con la Regione stessa. “Alpiq ha deciso di anticipare tutti e di avviare, grazie al progetto “Torri sentinelle del territorio”, un confronto con gli enti coinvolti per creare un modello applicabile anche agli altri operatori,” aggiunge Massimiliano Bignami. La sperimentazione interesserà il parco eolico di Monte Mele, già operativo con 10 aerogeneratori, che saranno sottoposti a repowering.

Quattro milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) della Sicilia. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha liquidato agli enti i fondi per il 2024: 3,2 milioni di euro serviranno per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e 800 mila euro saranno riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni dei dipendenti degli istituti definitivamente inattivi.

«Gli uffici, quest’anno, sono riusciti ad assegnare e liquidare i contributi in anticipo rispetto al passato – dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano – L’attenzione del governo Schifani è sempre stata massima sulle condizioni dei lavoratori delle Ipab, molti dei quali attendono numerose mensilità. Questi fondi, infatti, serviranno agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti».