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Festival delle Parrocchie 3 Insieme è più bello…

CATANIA – Speranza che unisce, Bellezza che emoziona”. L’intervista al Presidente del Tribunale dei minori Roberto Di Bella

Ci siamo: domani torna al Teatro Metropolitan di Catania il Festival delle Parrocchie
Tutto pronto per andare in scena con la terza edizione del Festival delle Parrocchie che si terrà al Teatro Metropolitan di Catania domani, venerdì 25 ottobre, alle ore 21:00.

La manifestazione, organizzata dall’associazione Atacanì con la collaborazione di Missione Chiesa-Mondo e la benedizione della Diocesi di Catania, porterà in scena gruppi di ragazzi di alcuni oratori e parrocchie che si esibiranno con balli e canti, ispirati dal tema di quest’anno: “Speranza che Unisce, Bellezza che Emoziona”.

Lo spettacolo sarà presentato da Salvo La Rosa. Previsto il sold out. Diversi ospiti d’eccezione arricchiranno la serata, inoltre una parte del Festival sarà trasmessa in diretta sulle frequenze di Radio Studio Italia, a partire dalle ore 20:00. Tra le testimonianze raccolte sull’argomento dell’edizione di quest’anno del Festival si registra anche quella del Presidente del Tribunale dei minori di Catania, Roberto Di Bella.

Ecco le sue considerazioni in merito al tema della speranza e della bellezza: “Ciò che dico generalmente ai ragazzi che incontriamo in Tribunale, nelle scuole, nei quartieri è che bisogna avere il rispetto per gli altri, che significa anche rispetto di sé stessi: andare a scuola e formarsi una cultura, perché la cultura qualifica, apre tante strade e permette di avere una vita libera e dignitosa. Lo spaccio, le attività criminali che possono portare a un guadagno immediato poi si pagano perché prima o poi si finisce in carcere. Quello della devianza è un vicolo cieco. La criminalità organizzata provoca sofferenza non soltanto alle vittime dei reati ma anche a chi li commette. Il nostro compito è quello di aprire gli orizzonti culturali e conoscitivi dei ragazzi, far capire loro che esiste la bellezza e che le scorciatoie non fanno stare bene con sé stessi, con gli altri e portano al rischio di perdere la libertà, bene inestimabile che insieme alla salute è un valore da difendere a tutti i costi. La città è in una condizione di degrado. Ho visto che sia il sindaco che l’arcivescovo stanno facendo tanti appelli, partendo dalle piccole-grandi cose come l’utilizzo del casco sul motorino o il rispetto della raccolta differenziata. Tanti piccoli comportamenti che possono consentire a tutti di vivere meglio nella comunione, e far risplendere la città che è bellissima ma purtroppo afflitta da una povertà culturale e educativa in certi contesti. Ci stiamo battendo con tutte le forze per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica che purtroppo ha delle punte altissime in città. L’arcivescovo, le diocesi, le parrocchie… Siamo tutti uniti in questa battaglia durissima. Esiste una povertà educativa intergenerazionale: non andava a scuola il nonno, non è andato a scuola il papà, non va a scuola il figlio e pure il nipote. Dobbiamo invertire questa tendenza e ci stiamo provando con i nostri provvedimenti, con la sensibilizzazione, andando nelle scuole, con l’amministrazione comunale, lo sta facendo l’arcivescovo con i richiami che fa anche in occasione di festività e celebrazioni importanti come quella di Sant’Agata. Dobbiamo dire ai ragazzi che la bellezza è altro, non sono le scarpe griffate che si acquistano con il provento dello spaccio e che poi ti portano direttamente in carcere. I modelli non sono i boss, al contrario sono figure perdenti perché, andando a guardare bene, i boss – anche quelli catanesi – sono tutti finiti in carcere, al 41 bis o uccisi. Noi con il progetto ‘Liberi di scegliere’ ai detenuti diciamo ‘voi state patendo questa sofferenza in carcere, avete sbagliato ma aiutateci a risparmiare la stessa sofferenza ai vostri figli. Aiutateci nei percorsi di recupero, emancipatevi da quella cultura e spingeteli a non seguire le vostre orme’. I genitori hanno una responsabilità enorme. Dobbiamo toccare i cuori dei ragazzi, le menti dei genitori e stimolare le politiche per riqualificare i quartieri e fare tutto ciò che serve per rendere la città più vivibile, più attraente. Vorrei che non si parlasse più di Librino, San Giovanni Galermo, San Cristoforo come quartieri ghetto ma come quartieri rinati della città di Catania”.

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A centodieci anni dalla nascita, Isola delle Femmine ricorda il grande campione di baseball Joe Di Maggio

Domenica 24 novembre 2024, dalle 10:00 alle 13:00, a centodieci anni dalla nascita di Joe Di Maggio, BCsicilia Isola delle Femmine, Friends of  Isola delle Femmine, Isola Pittsburg Forever e Italian American Club of Pittsburg ricorderanno il grande campione.

L’iniziativa si terrà presso la Casa Museo Joe Di Maggio in via Cutino, a Isola delle Femmine. L’ingresso è libero e gratuito.

Joe Di Maggio, a cui è dedicata la Casa Museo, è il più grande giocatore del baseball di tutti i tempi, nato il 25 novembre 1914 a Martinez una cittadina della California da genitori originari di Isola delle Femmine. La storia inizia il 9 dicembre 1897 quando gli stessi si unirono in matrimonio nella chiesa del paese Maria Santissima delle Grazie. La prima figlia Adriana nasce a Isola l’11 settembre 1898, mentre il padre era assente perché partito insieme ad un gruppo di pescatori per la California per costatare se quella era una terra che poteva migliorare la loro vita. Nel 1902 l’intera famiglia si trasferisce a Martinez. Giuseppe Di Maggio e Rosalia Mercurio in America avranno altri 8 figli, il penultimo nato il 25 novembre 1914 si chiamerà Giuseppe Paolo Di Maggio, in inglese Joseph Paul Di Maggio, per tutti Joe Di Maggio, indimenticabile campione di baseball degli anni ’30 e ’40 e marito prima di Dorothy Arnold e poi di Marilyn Monroe.

“Oggi probabilmente sono pochi – afferma il Presidente della sede locale di BCsicilia Agata Sandrone – i ragazzi di Isola delle Femmine che conoscono la storia del grande Joe Di Maggio. Lo scopo dell’iniziativa è quello di  suscitare, attraverso il racconto del mitico campione di baseball, interesse per il passato di Isola delle Femmine e valorizzare dal punto di vista turistico il paese, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico”.

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Stati Generali dei Sentieri Siciliani: a Piazza Armerina l’evento dedicato al Turismo Sostenibile

La città di Piazza Armerina, mercoledì 20 novembre, si è trasformata, per un giorno, nel cuore pulsante delle Vie Sacre in Sicilia, ospitando gli Stati Generali dei Cammini e Sentieri. L’evento, che ha coinvolto oltre 50 partecipanti tra creatori di cammini, guide ambientali ed esperti del settore, ha celebrato l’immenso patrimonio culturale, spirituale e naturale dell’isola, ponendo le basi per una visione condivisa e sostenibile del turismo.

L’evento è stata un’opportunità per riportare l’attenzione sul ricco patrimonio spirituale e culturale che i percorsi di pellegrinaggio dell’isola offrono

Gli Stati Generali hanno rappresentato una possibilità di dialogo e confronto in particolar modo per coloro che si dedicano alla valorizzazione e alla promozione di questi sentieri. Dai camminatori alle comunità locali, attraverso il lavoro delle guide e le esperienze di spiritualità proposte, si è tutti chiamati alla costruzione di percorsi di fede stimolanti e nuove.

Dopo i saluti della Presidente del Borgo di San Giacomo, Lucia Giunta, e dell’Assessore comunale al Turismo, Ettore Messina, il dibattito ha preso il via con gli interventi di Sergio Scaffidi, dell’Assessore Regionale al Turismo Elvira Amata (in videoconferenza), e di Don Roberto Fucile, Direttore della diocesi di Acireale e regionale per la Pastorale del Turismo, dello Sport e del Tempo Libero.

Tra i temi affrontati:

  • il ruolo dei cammini come motore di turismo sostenibile;
  • le ricadute economiche dei percorsi di pellegrinaggio sulle comunità locali;
  • la necessità di costruire una rete solidale tra i promotori dei cammini;
  • il superamento di individualismi per valorizzare un patrimonio condiviso.

“I cammini non sono solo sentieri: raccontano storie, tradizioni e spiritualità. Insieme possiamo costruire un modello di turismo che unisce le comunità e valorizza il nostro passato” ha dichiarato Don Roberto Fucile, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione per il futuro del territorio.

Nasce il Coordinamento Regionale dei cammini e Sentieri di Sicilia. 

A coronamento dell’evento, è stato istituito il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri di Sicilia, composto da:

  • Don Roberto Fucile, Direttore regionale per la Pastorale del Turismo;
  • Giuseppe Riggio, scrittore e giornalista;
  • Totò Trumino, promotore del Cammino di San Giacomo;
  • Peppe De Caro, referente della Trasversale Sicula;
  • Giuseppe Currenti, promotore del Cammino di Tindari.

“Questo Coordinamento rappresenta un nuovo punto di partenza”, ha aggiunto Don Fucile, “per costruire un’eredità che unisca passato e presente, promuovendo la Sicilia come terra di accoglienza, cultura e spiritualità.”

L’iniziativa di Piazza Armerina ha dimostrato che, attraverso l’unione di intenti, è possibile valorizzare il patrimonio millenario delle vie sacre e dei sentieri dell’isola.

“Camminando insieme, possiamo costruire un futuro sostenibile e condiviso per la Sicilia”ha concluso Don Fucile.

Il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri rappresenta solo l’inizio di un viaggio ambizioso verso una Sicilia sempre più unita e accessibile.

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Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere

“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.

L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.

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