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CRONACA

Catania, scoperto ristorante abusivo in via Plebiscito: elevate sanzioni per oltre 1500 euro

Nel corso del fine settimana la Polizia di Stato ha condotto una serie di controlli, rivolti ad alcune attività commerciali e finalizzati alla verifica della sicurezza sui luoghi di lavoro, dell’igiene e della genuinità degli alimenti e degli spazi destinati alla loro conservazione, nonché della regolarità della posizione lavorativa dei dipendenti.

In particolare la Divisione Polizia Anticrimine e la Squadra Volanti della Questura di Catania hanno coordinato una task forcecui ha preso parte anche personale della Polizia Locale e del Corpo Forestale dello Stato.

Tra le attività controllate anche un ristorante di via Plebiscito specializzato nella vendita di carne equina. Gli accertamenti hanno avuto inizio nelle ore serali, quando diversi avventori erano seduti per consumare carne preparata su un braciere posizionato sul suolo pubblico.

I poliziotti hanno proceduto al controllo del titolare ed altri soggetti presenti, alcuni dei quali già noti alle Forze dell’Ordine.

La Polizia Locale ha constatato la totale assenza delle autorizzazioni per la somministrazione di alimenti, dei requisiti professionali, delle autorizzazioni sanitarie, nonché per l’accensione di fuochi e per l’occupazione suolo pubblico. Il titolare è risultato, dunque, privo dei permessi necessari per l’apertura dell’attività, trasformando una macelleria in un vero e proprio ristorante, senza richiedere le prescritte autorizzazioni.

Per le violazioni alle normative comunali sono state comminate sanzioni per oltre 10.000 euro.

Per quanto riguarda la sicurezza degli alimenti, il Corpo Forestale ha constatato la mancanza di tracciabilità di 300 kg di carne di cavallo, procedendo al sequestro ed alla successiva distruzione.

Gli alimenti, inoltre, erano conservati senza alcun rispetto delle normative previste, in particolar modo il titolare è risultato privo della certificazione HACCP che prevede specifiche procedure per evitare la contaminazione degli alimenti. Per queste irregolarità sono state contestate sanzioni per oltre 1.500 euro.

Al termine del controllo gli agenti hanno proceduto al sequestro anche del braciere, dei tavoli e delle sedie utilizzati per l’esercizio abusivo dell’attività di ristorazione.

Anche in questo caso i controlli coordinati dalla Polizia di Stato hanno permesso di tutelare la salute dei consumatori, ignari delle violazioni commesse dal titolare in ordine alle basilari norme igieniche e per la trattazione degli alimenti.

L’azione sinergica tra le forze scese in campo ha permesso, altresì, di operare controlli meticolosi tali da assicurare anche il rispetto delle normative sui luoghi di lavoro, a tutela degli impiegati e per la sicurezza degli avventori.

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CRONACA

Sant’Agata di Militello, abusava delle sue due figlie minorenni: arrestato per violenza sessuale

Un uomo è stato arrestato dai carabinieri a Sant’Agata di Militello (Messina), con l’accusa di violenza sessuale nei confronto delle sue due figlie minorenni.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip, su richiesta della Procura di Patti guidata dal procuratore Angelo Vittorio Cavallo.

Dalle indagini è emerso che l’uomo, per i quali sono stati disposti i domiciliari, avrebbe abusato delle due figlie, entrambe minori di 14 anni.

L’inchiesta è stata avviata dopo una denuncia presentata nell’ottobre scorso dalla madre delle due ragazzine, ex convivente dell’indagato. L’attività investigativa, sviluppata anche attraverso intercettazioni, ha accertato che l’uomo avrebbe abusato delle figlie fin dal 2021 approfittando dell’assenza della madre.

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CRONACA

Sicilia, Beni culturali: aereo della II Guerra mondiale ritrovato nei fondali di Capo Passero

Un velivolo Junkers 88 è stato ritrovato a 51 metri di profondità nei fondali di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Si tratta di un aereo tedesco che è stato possibile identificare con precisione grazie all’individuazione del seriale: un KG 54 (Kampfgeschwader) decollato il 2 marzo 1943 da Catania per bombardare il porto di Tripoli, in Libia. L’aeromobile venne colpito da caccia nemici e ammarò a sud di Capo Passero. Grazie alle ricerche effettuate dal team del Capo Murro Diving di Siracusa è stato identificato anche l’equipaggio: il pilota, Hans Bergé, che risultò ferito, l’osservatore, Werner Paetow, che risultò morto e successivamente sepolto a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, il radiotelegrafista, Hans Treffkorn, che risultò ferito, e il mitragliere, Albert Burging, anch’egli morto e sepolto a Motta Sant’Anastasia.

«La scoperta – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un ulteriore tassello nella ricostruzione storica delle operazioni aeree che si svolsero lungo il litorale siracusano durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel contesto dell’Operazione Husky, lo sbarco alleato in Sicilia del luglio 1943».

L’aereo mostra ancora distintamente i resti delle due ali, prive in gran parte del rivestimento metallico. Lunghe circa 14 metri, si trovano adagiate sul fondale, in assetto di volo, immerse in una rigogliosa prateria di posidonia. Sono inoltre riconoscibili alcuni serbatoi, tubazioni appartenenti ai sistemi elettrici e idraulici, insieme a componenti strutturali dei motori e dei carrelli. 

Lo Junkers Ju 88 fu uno dei velivoli più versatili della Luftwaffe, l’aeronautica militare tedesca, utilizzato in numerosi ruoli: bombardiere, caccia notturna, ricognitore, bombardiere in picchiata, aereo da attacco al suolo e aerosilurante. Ebbe un ruolo centrale durante la Seconda Guerra Mondiale; molti esemplari operarono lungo la costa siracusana, in particolare tra il 10 e il 17 luglio 1943, quando numerosi furono abbattuti durante le operazioni di contrasto all’Operazione Husky. Gli storici riportano che, tra il 10 e il 12 luglio, molti Junkers Ju 88 furono coinvolti nell’affondamento di imbarcazioni nemiche.

Con questa recente scoperta, il numero totale di Junkers Ju 88 ritrovati nelle acque siracusane sale a sei: il primo fu individuato negli anni ‘80 a Punta Izzo, a 26 metri di profondità; successivamente furono ritrovati gli altri a Capo Ognina, nel 2021 a 63 metri di profondità, alla foce del fiume Simeto nel 2023 a 19 metri di profondità, a Punta Campolato nel 2023 a 102 metri, a Calabernardo nel settembre del 2024 a 19 metri e quest’ultimo nei fondali di Capo Passero, a 51 metri di profondità.

Gli ultimi cinque relitti, sono stati ritrovati dal team di Capo Murro Diving, guidato da Fabio Portella e composto da Antonio Di Grazia, Linda Pasolli, Fabrizio Rosina, Edo Salaj, Vincenzo Carrubba, Elio Nicosia e Marco Gargari. Il lavoro del team di subacquei, coordinato dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, continua a offrire un prezioso contributo alla comprensione delle operazioni belliche avvenute nel Mediterraneo durante la Seconda Guerra Mondiale. 

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CRONACA

Palermo, auto contro guardrail in viale Regione Siciliana: morto sul colpo il conducente 32enne

Un uomo di 32 anni, Gianluca Billitteri, è morto la scorsa notte in un incidente stradale a Palermo in viale Regione Siciliana nei pressi di corso Calatafimi.

L’uomo viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo 159.

L’auto è finita contro il guard-rail ed è uscita fuori strada.

Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso e gli agenti della polizia municipale che hanno eseguito i rilievi.

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