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ECONOMIA

Terme di Acireale: sopralluogo tecnico della Regione con FederTerme e Cassa Depositi e Prestiti

Procede il percorso tecnico e amministrativo che punta alla riqualificazione e al rilancio del termalismo siciliano.

Ieri la Regione Siciliana, con la senatrice Simona Vicari, consulente in materia del presidente Schifani e i dirigenti e i funzionari dei dipartimenti coinvolti; i rappresentanti di Federterme e di Cassa Depositi e Prestiti hanno effettuato un sopralluogo nel complesso termale di Acireale. Ad accompagnarli il sindaco Roberto Barbagallo e i commissari liquidatori di “Terme di Acireale spa” Francesco Petralia e Nino Oliva.

“Abbiamo constatato insieme la situazione reale del complesso e al termine del sopralluogo a Palazzo di Città si è svolto un tavolo tecnico di confronto sullo stato degli immobili, sulla verifica dei luoghi e sulle possibili soluzioni ai fini della redazione del bando per la ristrutturazione e la gestione del sito termale, -riepiloga il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo-. Ancora una volta ho potuto constatare la volontà di questo Governo regionale diretta alla riapertura dei complessi termali di Acireale e Sciacca. Il percorso avviato con l’importante stanziamento di somme a valere sul FSC continua secondo il cronoprogramma definito dai tecnici del Governo Schifani. Ritengo importantissimo il coinvolgimento ed il confronto con i sindaci dei territori direttamente coinvolti”.

“Prosegue il percorso che porterà ai lavori di ristrutturazione del complesso termale. I 50 milioni stanziati dalla Regione serviranno a rilanciare un settore decisivo per l’economia del territorio. Ringrazio il presidente della Regione e l’assessore Tamajo per la sensibilità e la concretezza dimostrate in questi mesi”, commenta il deputato regionale acese Nicola D’Agostino.

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ECONOMIA

Palermo, onorevole Bica: a Palazzo Reale l’incontro con una delegazione di 20 imprenditrici indiane

Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana On. Gaetano Galvagno, insieme al deputato regionale di Fratelli d’Italia all’ARS On. Giuseppe Bica, e al direttore generale di Ownwinexport e promotore dell’iniziativa Dott. Pietro Argento, riceveranno il 14 novembre, alle ore 11.00 al Palazzo Reale a Palermo, 20 imprenditrici e importatrici indiane, che si trovano in Sicilia per importanti relazioni commerciali e per conoscere i prodotti dell’enogastronomia dell’isola da poter esportare nel loro Paese.
La delegazione è guidata da Karen Anand, nota scrittrice e presentatrice televisiva indiana nonché massima esperta di enogastronomia italiana in India.
Cinque aziende siciliane rappresenteranno le eccellenze dell’isola: Cantoneri con i vini dell’Etna, Donnalia di Delia con conserve e marmellate, Olio Biondo di Santa Ninfa, i prodotti al pistacchio di Bronte dell’azienda Triscari e il pastificio artigianale Piazza di Moio Alcantara.
L’incontro si inserisce nei progetti di internazionalizzazione del Made in Sicily nel mondo, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze enogastronomiche siciliane nel mercato internazionale.
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ECONOMIA

Gangi: 23 buyer provenienti da tutto il mondo per scoprire le bellezze del Borgo più bello d’Italia

Ventitré buyer internazionali, provenienti da diverse parti del mondo (Europa, Canada, Stati Uniti e India), hanno visitato Gangi. Il Borgo più bello d’Italia è stato tra i comuni Siciliani che ha partecipato, con un proprio spazio espositivo, alla BTE la Borsa del turismo Extralberghiero 2024 organizzata, lo scorso fine settimana, a Palermo da Confesercenti Sicilia.

La vista dei Buyer è stata l’occasione per presentare Gangi e le sue bellezze artistiche e monumentali e tutte quelle strutture extralberghiere presenti come: B&B, case vacanza, agriturismi e casali ma anche l’iniziativa delle case a 1 euro, l’enogastronomia, i Cammini di Sicilia e l’iniziativa del Turismo delle Radici. Assieme al sindaco Giuseppe Ferrarello ad accogliere e accompagnare il gruppo è stato l’assessore Stefano Sauro e il consigliere comunale Carmelo Giunta.

Il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello. “Ringrazio Confesercenti per l’organizzazione di questa importante vetrina punto di riferimento per la promozione turistica siciliana di quelle località ancora poco conosciute, la presenza dei Buyer ci ha consentito di presentare il nostro paese ma anche i diversi cammini di Sicilia che lo attraversano come: la via Francigena, l’itinerario dedicato a San Giacomo e ancora il Turismo delle Radici, dove siamo comune capofila per la Sicilia. Un ringraziamento va anche a Michele Migliazzo, Gandolfo Zaffora, Aldo Conte e al centro commerciale naturale di Gangi sia per la partecipazione alla BTE e sia per l’accoglienza ai Buyer”.

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ECONOMIA

Report Assovini Sicilia: nel 2023 prodotte complessivamente 47.6 milioni di bottiglie

Sono 47,6 milioni le bottiglie prodotte nel 2023 dalle cantine associate ad Assovini Sicilia prese in esame dal report 2024 (80 su 101) “Cultivating the future.

La Sicilia del vino si racconta”, presentato oggi a Roma e commissionato dall’associazione all’università di Messina.
Degli oltre 11.022 gli ettari coltivati dalle 80 imprese che hanno risposto al sondaggio, di queste il 31.2 % in biologico (3.434)Per l’83% delle aziende la produzione riguarda vini Doc, il 18% Docg e il 74% Igt.
Oltre ai vini bianchi (85.2%), rossi (83.3%) e rosati (74.1%) che dominano la produzione delle imprese Assovini e che esprimono le aromaticità tipiche dell’isola, emerge una significativa produzione di vini spumanti (55.6%), così come considerevole è la percentuale di imprese (53.7%) che producono vini dessert, sia dolci naturali che vini da meditazione, che vantano una lunga tradizione nell’isola.


Sono oltre 11.022 gli ettari coltivati dalle 80 imprese che hanno risposto al sondaggio, di queste il 31.2 % in biologico (3.434). In questo mosaico di vigne, sono i vitigni autoctoni a farla da padrone: Nero d’Avola e Grillo sono i più rappresentativi delle imprese Assovini Sicilia: il 74.1% produce, infatti, uve Nero d’Avola, indicando il suo ruolo centrale nell’enologia siciliana; seguono poi il Grillo, prodotto dal 70.4% delle imprese. Il Catarratto, con un significativo 57.4%, resta inoltre uno dei pilastri della viticoltura siciliana, unitamente all’Insolia e al Nerello Mascalese, prodotto dal 42.6% e dal 40.7% delle imprese. In totale, sono 13 i vitigni più rappresentativi: oltre quelli menzionati, troviamo il Carricante (38.9%), il Moscato bianco (33.3%), il Frappato (31.5%), lo Zibibbo (26.3%), il Perricone (27.8%), il Nerello Cappuccio (22.2%), il Grecanico (18.5%) e la Malvasia di Lipari (9.3%). 
Tra le varietà internazionali spiccano, invece, il Syrah (64.8%) per le uve a bacca nera e lo Chardonnay (44%) per le uve a bacca bianca.

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