SANITÀ
Acireale: il vescovo Raspanti benedice il Centro di Odontoiatria Sociale inaugurato nei locali della Caritas
Giovedì 14 novembre, nei locali messi a disposizione dalla Caritas diocesana di Acireale, è stato inaugurato il Centro di Odontoiatria Sociale alla presenza del vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti.
Quest’iniziativa si lega alla prossima Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebra domenica 17 novembre, con l’intento di offrire un sostegno concreto a coloro che vivono in situazioni di difficoltà economiche.
Il Centro è nato grazie a un protocollo d’intesa tra la Caritas Diocesana e la società Ro.Ca.Mi. Srl di Giarre e rappresenta una risorsa essenziale per persone economicamente svantaggiate, che possono ora accedere a cure dentistiche a costi accessibili, promuovendo inclusione e benessere sociale.
Don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana, dichiara: “Il Centro di Odontoiatria Sociale rappresenta un atto di solidarietà e vicinanza della diocesi, che risponde al bisogno di salute e dignità anche per le fasce più vulnerabili“.
I servizi, erogati da dentisti e igienisti dentali professionisti, sono rivolti con particolare attenzione a chi versa in situazioni di disagio economico, con tariffe agevolate. Questo consente a chiunque di prendersi cura della propria salute orale, senza rinunciare alle cure necessarie per motivi economici.
Massimo Sorbello, amministratore pro tempore della Ro.Ca.Mi. Srl, ha aggiunto: “La mission è ridurre le disuguaglianze legate alle situazioni di criticità, fondandosi sui valori dell’uguaglianza nell’accesso alle cure, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone“.
Il Vescovo Raspanti, al termine della benedizione dei locali, ha espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa: “Il Centro di Odontoiatria Sociale è un esempio positivo di come la collaborazione possa fare la differenza nella vita delle persone. L’accesso alle cure non sia un lusso riservato a pochi. Questa realtà rappresenta un’opportunità preziosa per chi ha bisogno di prendersi cura della salute senza l’ostacolo delle preoccupazioni economiche“.
SANITÀ
Palermo, ospedale Arnas Civico: effettuato per la prima volta un trapianto di reni da donatore a cuore fermo
Per la prima volta a Palermo è stato possibile trapiantare reni a cuore fermo da un donatore in età avanzata su pazienti anziani.
In meno di 12 ore all’ospedale Arnas Civico del capoluogo due reni, prelevati da un uomo di 75 anni deceduto all’ospedale “Villa Sofia” a causa di un arresto cardiaco, sono stati trapiantati su due pazienti.
Il gesto di generosità ha consentito la ripresa di una vita normale a due uomini rispettivamente di 65 e 72 anni, costretti al trattamento emodialitico tre volte la settimana. “E’ la prima volta che a Palermo vengono trapiantati a cuore fermo reni provenienti da donatore palermitano – spiegano Angelo Ferrantelli, drettore della unità di nefrologia dialisi e trapianto renale, e Saverio Matranga, direttore della unità di chirurgia del trapianto renale del Civico – Tutto è stato prontamente e ottimamente gestito dal centro regionale tapianti, che ha coordinato tutte le fasi della donazione multiorgano. Il trapianto – aggiungono i due medici – è stato eseguito rispettando il principio dell’ “old to old”, cioè che un donatore anziano oggi può donare gli organi a riceventi di età avanzata o a pazienti a rischio di vita. I due pazienti trapiantati stanno benissimo e già a poche ore dall’intervento chirurgico erano seduti a chiacchierare”.
ECONOMIA
Ramacca: al via i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità finanziati tramite i fondi del PNRR
Consegnati oggi i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità di Ramacca presso il Presidio Sanitario di Piazza Cavallotti, 41.
L’intervento, finanziato nell’ambito della Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), sarà ultimato entro il mese di dicembre 2025. L’importo complessivo dei lavori è di 557.524,80 euro.
Presenti, alla consegna dei lavori, il responsabile unico del progetto (RUP), Mario Favara; il sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale, e i rappresentanti dell’impresa aggiudicataria.
In provincia di Catania l’Asp di Catania è impegnata nella realizzazione di 29 Case di Comunità a: Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Catania (3), Fiumefreddo, Giarre, Grammichele, Gravina di Catania, Linguaglossa, Militello Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Palagonia, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ramacca, Randazzo, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Scordia, Viagrande.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale, il presidio nel quale i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’offerta di servizi costituita da: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base: ecografo, elettrocardiografo, spirometro.
Le case di comunità si distinguono in hub e spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
SANITÀ
Salute in Sicilia: il governo rende operativo lo psicologo di base al servizio delle famiglie
Diventa operativa in Sicilia la figura dello psicologo di base, istituito con legge regionale alla fine dello scorso anno. A fissare criteri e tempi per la formazione degli elenchi provinciali dei professionisti, competenze e settori di intervento del servizio di psicologia delle cure primarie è il decreto del presidente della Regione, Renato Schifani, approvato durante la giunta di oggi, dopo aver ottenuto il parere favorevole della sesta commissione dell’Ars.
«In armonia con le finalità della recente legge regionale 18 del 2023, il nostro governo intende promuovere lo sviluppo omogeneo di questo fondamentale servizio sul territorio regionale – afferma il presidente Schifani – per rispondere ai bisogni di assistenza psicologica dei cittadini, affiancando e integrando l’azione dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. Attraverso lo psicologo delle cure primarie sarà possibile potenziare l’efficacia del Servizio sanitario regionale, intercettando tutte quelle fragilità, soprattutto tra i giovani, che è necessario prendere in carico prima che possano diventare gravemente patologiche».
«È ben chiaro a tutti che il crescente disagio psicologico vissuto sia dai giovani sia da chi è in età più avanzata – aggiunge l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – pone la necessità di garantire a tutti assistenza non solo di tipo clinico ma finalizzata alla riduzione e alla risoluzione di questo disagio. Lo psicologo di base è un professionista che individua il problema e indirizza il paziente a colui che, nell’ampio ventaglio degli specialistici, risulta il maggiormente indicato. Opererà in stretto rapporto con le comunità scolastiche, proprio per intervenire sulle situazioni di maggiore difficoltà dei giovani, che manifestano sempre più segni di isolamento, soprattutto dopo il lungo periodo della pandemia».
Il decreto disciplina la formazione degli elenchi provinciali degli psicologi delle cure primarie, che verranno istituiti in ciascuna Asp, e la gestione degli incarichi convenzionali, la definizione delle specifiche competenze e dei titoli degli psicologi di base, i criteri di valutazione. Tra gli obiettivi del servizio, quelli di intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure sia per il pronto soccorso, individuare i bisogni di benessere psicologico inespressi della popolazione, organizzare e gestire l’assistenza psicologica distrettuale rispetto ad altri tipi di cura, realizzare una buona integrazione con tutti i servizi specialistici, gestire i problemi comportamentali ed emotivi derivanti dalla pandemia da Covid-19 o da altre situazioni emergenziali.
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