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ATTUALITÀ

“Il cuore di Raffaele”, tutto pronto per una serata unica e di sensibilizzazione

CATANIA – “La vita qualunque di un ragazzo vincente” è il tema della serata dedicata a Raffaele Barresi che avrà luogo sabato 30 novembre a partire dalle 18 alle Ciminiere in piazzale Asia a Catania.

Una serata tra spettacolo, musica, emozioni e la campagna di sensibilizzazione per scuole e associazioni sportive riguardo al primo soccorso e alla formazione per l’utilizzo del defibrillatore, anche da parte dei ragazzi a partire dai 16 anni, sotto l’egida del progetto “Il cuore di Raffaele”.

Il programma della serata promette grandi emozioni e sarà presentato dai ragazzi della compagnia teatrale autogestita “Ouroboros”. Ci sarà tanto spettacolo, ma anche spazi dedicati allo sport, con la premiazione delle squadre che hanno partecipato ai tornei domenicali novembrini di pallavolo, basket e calcio aperto ai ragazzi del Liceo “Principe Umberto”; uno spazio dedicato alla sensibilizzazione sociale sfruttando il veicolo teatrale con la presentazione del progetto “Lottare per la vita” promosso da “Ourobos”.

“Il cuore di Raffaele” rappresenterà il clou della serata, con la proiezione di un video realizzato da Roberta, sorella di Raffaele, e alcuni colleghi di università e la consegna di un defibrillatore al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, donato dall’azienda Sielte. I promotori del 1° Memorial Raffaele Barresi sono: Comune di Catania, Gruppo Strazzeri, Ouroboros, Sielte, Link Consulenza tecnica, Vsa e Asc, Attività sportive confederate.

Raffaele Barresi è lo studente 17enne stroncato un anno fa da un arresto cardiaco mentre si trovava a scuola, il liceo Principe Umberto. La famiglia, gli amici, gli insegnanti, i compagni di squadra, perché Raffaele era un campione di lotta greco romana, ma anche un campione di dolcezza e di altruismo nella vita, non hanno lasciato passare un giorno senza che il suo ricordo guidasse le loro azioni.

Da subito è nato il progetto “Il cuore di Raffaele”, sostenuto da Sara Pettinato, presidente VI Commissione consiliare Sanità, e subito “sposato” dal Comune, per promuovere, a iniziare dalle scuole, la cultura della prevenzione dell’apprendimento delle nozioni di primo soccorso, ma soprattutto del conseguimento del brevetto BLSD per l’utilizzo del defibrillatore.

Il secondo passo è stato il coinvolgimento delle scuole superiori, perché il brevetto BLSD è conseguibile a partire dai 16 anni di età, e la campagna di sensibilizzazione alla dotazione del defibrillatore in tutte le scuole, in tutte le strutture sportive, in tutti gli uffici pubblici, perfino nelle aree cittadine all’aperto dove si pratica sport e dove c’è maggior afflusso di persone. Una battaglia di civiltà sicuramente difficile, ma non impossibile.

Nel nome di Raffaele, ma non solo. Una battaglia che si combatte anche a livello parlamentare e che vede in corso l’iter di approvazione di un apposito decreto per la dotazione obbligatoria di defibrillatori e personale in grado di utilizzarlo.

A oggi le criticità risiedono nei costi per il conseguimento del brevetto e di acquisto del defibrillatore (acquisto tra l’altro scaricabile dalle aziende): per non fermare il progetto è scattata una gara di solidarietà fra le scuole, con una “staffetta” del salvadanaio a forma di cuore rosso di legno dove raccogliere le offerte utili a coprire i costi per formare almeno 20 ragazzi per scuola con corsi formativi a cura di associazioni di volontariato che operano in campo sanitario.

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Intimidazione ad Altofonte, Tamajo: «Gesto crudele, solidarietà all’imprenditore colpito»

L’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha espresso ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni di un imprenditore avvenuto ad Altofonte, in provincia di Palermo, e accompagnato dalla brutale uccisione di alcuni animali e dall’esposizione di una testa mozzata di cavallo.

«Esprimo massima solidarietà all’imprenditore vittima di un vile gesto. Questo atto di inaudita crudeltà – ha detto Tamajo – rappresenta una mentalità mafiosa che deve essere sradicata. È fondamentale che i Carabinieri e la magistratura facciano piena luce su questo episodio e portino i responsabili di fronte alla giustizia. Questi gesti di violenza devono essere affrontati non solo con l’azione delle forze dell’ordine, ma anche con un impegno forte nella diffusione della cultura della legalità nelle scuole, affinché le future generazioni possano crescere libere da questa mentalità».

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Rifiuti in Sicilia, stato di emergenza per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Di Mauro: «Area in sicurezza»

La Regione Siciliana ha deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in contrada Zuppà, nel Messinese. Il provvedimento, che avrà la durata di 12 mesi, è stato adottato dalla giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani. La giunta ha anche dato il via libera alla nomina del commissario delegato alla gestione della discarica: l’incarico è stato conferito al dirigente regionale del dipartimento Acque e rifiuti, Arturo Vallone, su proposta dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro.

Il dipartimento Acqua e rifiuti ha assegnato al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea risorse per un milione e mezzo di euro, destinate ad interventi urgenti, quali operazioni di gestione ordinaria, sorveglianza attiva, dotazione di dispositivi antincendio ed emungimento del percolato.

«Stiamo agendo su due fronti – afferma l’assessore Di Mauro – da un lato adottiamo misure d’emergenza per fronteggiare le criticità ambientali e sanitarie legate al sito, dall’altro sviluppiamo un progetto per mettere in sicurezza l’intera area e proteggere dal rischio di danni ambientali gli abitanti di Mazzarrà e dei numerosi Comuni del comprensorio. Il progetto – ha aggiunto l’assessore – prevederà un investimento di circa 30 milioni di euro di risorse del Pnrr, sulla base dell’Accordo per l’attuazione degli interventi concordato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica». 

Domani, giovedì 21 novembre, alle 10,30 i tecnici dell’assessorato regionale, del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea e altri rappresentanti istituzionali si incontreranno nel sito della discarica per stabilire il programma degli interventi.

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Catania: al via oggi nelle scuole della città il progetto Educare alla Cultura della Legalità

Ha preso il via oggi il progetto di educazione alla cultura della legalità promosso dalla Polizia di Stato e rivolto agli studenti di quattro scuole della città.

Fortemente voluta dal Questore di Catania, l’iniziativa nasce grazie ad un’intesa con diversi attori istituzionali e sociali del territorio, in particolare con Confindustria Catania, con i Dirigenti scolastici, con le Associazioni antiracket e con professionisti della comunicazione.

Il primo incontro si è svolto, questa mattina, presso l’Istituto Omnicomprensivo “Pestalozzi”, nel quartiere Librino, con il coinvolgimento diretto degli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola superiore di secondo grado.

Ad interloquire con i ragazzi è stato il Questore, dott. Giuseppe Bellassai, che ha introdotto il tema principale dell’incontro incentrato sul fenomeno mafioso, spiegando le diverse fasi legate alla nascita e all’evoluzione delle organizzazioni criminali, soffermandosi, in particolare, sulle attività illecite che trovano nello spaccio di droga il volano dell’economia dell’intero sistema mafioso.

Il Questore ha tracciato, poi, il profilo storico e organizzativo delle cosche che operano nel territorio catanese, mostrando alcune immagini relative alla ripartizione delle diverse piazze di spaccio, gestite dalle diverse organizzazioni criminali.

Tra gli altri temi affrontati durante l’incontro spicca senz’altro quello legato alla violenza di genere, anche in ragione della ormai prossima ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Le considerazioni del Questore, che ha mostrato anche alcune slides relative ai temi trattati, hanno catturato l’attenzione dei ragazzi che si sono sentiti coinvolti per poi esprimere e condividere le loro riflessioni e le loro emozioni, dando vita ad un vivace dibattito.

Ha destato interesse anche l’intervento della Vice Presidente di Confindustria Catania, dott.ssa Monica Luca, che si è soffermata sul mondo delle attività imprenditoriali e di come sia possibile fare impresa nel territorio senza cedere, in alcun modo, ai fenomeni del racket e dell’usura, trovando nelle Forze di Polizia un supporto immediato e concreto.

Il progetto della Questura di Catania proseguirà nei prossimi giorni, con ulteriori tappe nelle scuole cittadine.

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