ATTUALITÀ
Riposto: stop all’utilizzo di sacchetti, contenitori, stoviglie e cotton fioc non biodegradabili
RIPOSTO – Il Comune di Riposto, ottemperando alla normativa vigente, ha l’obbligo di predisporre ogni azione di prevenzione e di riduzione delle quantità di rifiuti, svolgendo azioni rivolte alla valorizzazione, allo studio ed all’introduzione di sistemi integrati per favorire il massimo recupero di energia e risorse.
L’Amministrazione persegue da tempo l’obiettivo di implementare la performance della raccolta differenziata finalizzata al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero delle frazioni organiche e dei materiali recuperabili, riducendo in modo sensibile la quantità di rifiuti secchi indifferenziati da conferire nelle discariche. E’ stato ampiamente accertato che i sacchetti, i contenitori, le stoviglie di plastica e i cotton fioc, utilizzati quotidianamente, hanno un impatto ambientale nocivo anche per quanto riguarda la produzione e lo smaltimento degli stessi.
“In questo quadro – osserva il sindaco Enzo Caragliano – è ritenuto opportuno e necessario assumere tutte quelle iniziative finalizzate alla riduzione al minimo dell’utilizzo di sacchetti, contenitori, stoviglie e cotton fioc monouso non biodegradabili, di qualsiasi materiale essi siano costituiti, fino a giungere alla completa eliminazione di essi, con l’ordinanza si intendono disciplinare le modalità di asporto di cibi, alimenti, beni e merci di vario genere sul territorio comunale ripostese”.
Dal canto suo l’assessore all’Ambiente, Vanessa Lampuri rammenta che “l’ordinanza nasce dall’esigenza di ridurre l’utilizzo e la produzione di plastica per tutelare l’ambiente terrestre e soprattutto quello marino per il quale, il danno ambientale negli ultimi anni è in costante crescita, con risvolti negativi anche sulla salute dell’uomo. Infatti, l’ordinanza, dispone il divieto di vendita e utilizzo stoviglie monouso in plastica quali piatti, bicchieri, posate, ciotole, favorendo così l’utilizzo di materiale biodegradabile per salvaguardare l’ambiente ed in particolare il mare”.
“Inoltre – conclude l’assessore Lampuri – il mancato conferimento in discarica della plastica comporterà una diminuzione della produzione di rifiuti e faciliterà il raggiungimento da parte dell’Amministrazione della percentuale differenziata fissati dalle vigenti disposizioni legislative abbattendo, altresì, i costi di smaltimento della frazione non riciclabile e della plastica con riflessi positivi sulla tassa dei rifiuti”.
Con l’ordinanza del sindaco Enzo Caragliano, si stabiliscono alcune precise ed ineludibili regole da osservare: gli esercenti sul territorio comunale, le attività commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande, a decorrere dalla data di efficacia dell’ordinanza, potranno distribuire agli acquirenti, sacchetti, contenitori, stoviglie e cotton fioc monouso esclusivamente in materiale biodegradabile e compostabile; gli esercenti sul territorio comunale che commercializzano cibi da asporto, a decorrere dalla data di efficacia della presente ordinanza, utilizzino sacchetti, contenitori e stoviglie monouso esclusivamente in materiale biodegradabile e compostabile; i commercianti, i privati cittadini, le associazioni, gli enti in occasione di feste pubbliche e sagre, a decorrere dalla data di efficacia dell’ordinanza, potranno distribuire al pubblico, visitatori e turisti, sacchetti, contenitori e stoviglie monouso esclusivamente in materiale biodegradabile e compostabile.
I cittadini residenti nel Comune di Riposto, si dovranno dotare ed utilizzare sacchetti monouso per la spesa in materiale biodegradabile e compostabile, ovvero di borse riutilizzabili a rete in stoffa o tessuto e utilizzare contenitori e stoviglie (piatti, bicchieri, cotton fioc e posate) monouso esclusivamente in materiale biodegradabile e compostabile; tutti i visitatori e turisti che soggiornano a Riposto, a decorrere dalla data di efficacia della presente ordinanza si dovranno dotare ed utilizzare sacchetti monouso per la spesa in materiale biodegradabile e compostabile, ovvero di borse riutilizzabili a rete in stoffa o tessuto e utilizzare contenitori e stoviglie (piatti, bicchieri e posate) monouso esclusivamente in materiale biodegradabile e compostabile; agli esercenti, alle attività commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti e bevande che operano sul territorio comunale è consentito smaltire entro i primi 60 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione della presente ordinanza, le eventuali scorte di sacchetti, contenitori e stoviglie monouso in materiale non biodegradabile giacenti nei propri magazzini.
Fatta salva l’applicazione di altre disposizioni di legge, nonché delle previsioni del codice penale, la violazione alle disposizioni previste dalla presente ordinanza comporta la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.
ATTUALITÀ
Stati Generali dei Sentieri Siciliani: a Piazza Armerina l’evento dedicato al Turismo Sostenibile
La città di Piazza Armerina, mercoledì 20 novembre, si è trasformata, per un giorno, nel cuore pulsante delle Vie Sacre in Sicilia, ospitando gli Stati Generali dei Cammini e Sentieri. L’evento, che ha coinvolto oltre 50 partecipanti tra creatori di cammini, guide ambientali ed esperti del settore, ha celebrato l’immenso patrimonio culturale, spirituale e naturale dell’isola, ponendo le basi per una visione condivisa e sostenibile del turismo.
L’evento è stata un’opportunità per riportare l’attenzione sul ricco patrimonio spirituale e culturale che i percorsi di pellegrinaggio dell’isola offrono.
Gli Stati Generali hanno rappresentato una possibilità di dialogo e confronto in particolar modo per coloro che si dedicano alla valorizzazione e alla promozione di questi sentieri. Dai camminatori alle comunità locali, attraverso il lavoro delle guide e le esperienze di spiritualità proposte, si è tutti chiamati alla costruzione di percorsi di fede stimolanti e nuove.
Dopo i saluti della Presidente del Borgo di San Giacomo, Lucia Giunta, e dell’Assessore comunale al Turismo, Ettore Messina, il dibattito ha preso il via con gli interventi di Sergio Scaffidi, dell’Assessore Regionale al Turismo Elvira Amata (in videoconferenza), e di Don Roberto Fucile, Direttore della diocesi di Acireale e regionale per la Pastorale del Turismo, dello Sport e del Tempo Libero.
Tra i temi affrontati:
- il ruolo dei cammini come motore di turismo sostenibile;
- le ricadute economiche dei percorsi di pellegrinaggio sulle comunità locali;
- la necessità di costruire una rete solidale tra i promotori dei cammini;
- il superamento di individualismi per valorizzare un patrimonio condiviso.
“I cammini non sono solo sentieri: raccontano storie, tradizioni e spiritualità. Insieme possiamo costruire un modello di turismo che unisce le comunità e valorizza il nostro passato” ha dichiarato Don Roberto Fucile, sottolineando l’importanza del dialogo e della collaborazione per il futuro del territorio.
Nasce il Coordinamento Regionale dei cammini e Sentieri di Sicilia.
A coronamento dell’evento, è stato istituito il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri di Sicilia, composto da:
- Don Roberto Fucile, Direttore regionale per la Pastorale del Turismo;
- Giuseppe Riggio, scrittore e giornalista;
- Totò Trumino, promotore del Cammino di San Giacomo;
- Peppe De Caro, referente della Trasversale Sicula;
- Giuseppe Currenti, promotore del Cammino di Tindari.
“Questo Coordinamento rappresenta un nuovo punto di partenza”, ha aggiunto Don Fucile, “per costruire un’eredità che unisca passato e presente, promuovendo la Sicilia come terra di accoglienza, cultura e spiritualità.”
L’iniziativa di Piazza Armerina ha dimostrato che, attraverso l’unione di intenti, è possibile valorizzare il patrimonio millenario delle vie sacre e dei sentieri dell’isola.
“Camminando insieme, possiamo costruire un futuro sostenibile e condiviso per la Sicilia”, ha concluso Don Fucile.
Il Coordinamento Regionale dei Cammini e Sentieri rappresenta solo l’inizio di un viaggio ambizioso verso una Sicilia sempre più unita e accessibile.
ATTUALITÀ
Catania: Serata evento “TI amo da morire” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere
“Ti amo da morire. Confronto sulla lotta contro il femminicidio e la violenza di genere”, questo il tema della serata evento che si terrà lunedì, 25 novembre. L’incontro sarà aperto dalla forte testimonianza dell’imprenditrice Gabriela Scibilia, che ospiterà l’evento, seguirà l’impegno delle istituzioni scolastiche, rappresentate dall’Istituto Marconi-Magano e dall’Eris, rispettivamente Maria Catena Trovato e da Antonio Oliveri; il sostegno dei club service, come il Rotary, con Cinzia Torrisi, assistente del governatore, e del volontariato come l’associazione Aurea Caritate, rappresentata da Anthea Di Benedetto. E ancora: professioniste impegnate sul fronte della difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti: la garante al Comune di Pedara, Katya Germanà, e Letizia Ferrante, psicoterapeuta presso Olos Centro studi; e il presidente della I Municipalità, Francesco Bassini. Testimonianza di Vera Squatrito, che da anni opera affinchè il sacrificio della figlia Giordana non sia stato inutile e proprio a lei è dedicato l’abito simbolo, Ti amo da morire, realizzato dalla stilista Rosa Platania, con l’assistenza di Flavio Massimo Nisi, indossato da Giuliana Petrizzo, accompagnata da Eros Piazza. Conclusioni e regia della serata evento a cura di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di belle arti di Catania. Modera l’incontro il giornalista Daniele Lo Porto.
L’evento del 25 novembre, al Casale dell’Arte, via Plaja, 200, dalle 20, dopo una ampia tavola rotonda, sarà conclusa con la proiezione di un corto realizzato dal filmmaker Piero Sabatino, con la sfilata di abiti della stilista Pina Nannuli Scaminaci, con la performance degli studenti dell’Istituto Marconi-Mangano, diretti da Salvo Valentino e Pietro Coccuzza, esperti del laboratorio teatrale, e dalla sfilata degli allievi dell’Accademia di Belle arti di Catania, diretti dalla professoressa Liliana Nigro.
ATTUALITÀ
Piano Rifiuti, ok dalla giunta. Schifani: «Passo decisivo per realizzare i termovalorizzatori»
Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dalla giunta regionale, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea. Il presidente Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano, mentre la responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. «L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile.
Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente e offriamo una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici». Il Piano consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.
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